Un Anno Fa…Donne, le più importanti novità in arrivo

In vista delle grandi riforme, sono state inserite anche alcune modifiche all’UCI Women’s World Tour, ai cui eventi non potranno più essere invitate squadre Nazionali. Inoltre, per le stagioni 2019, 2020 e 2021, gli organizzatori dovranno invitare 15 squadre, mentre a partire dalla stagione 2022, tutti gli UCI Women’s WorldTeams. Gli stessi organizzatori, non potranno rifiutare nessuna squadra che abbia risposto positivamente all’invito. Nel 2019, i 15 inviti obbligatori faranno capo alle classifiche élite e U23, mentre, a partire dal 2020, faranno la loro comparsa i WorldTeams i quali, tuttavia, non godranno del diritto-dovere di partecipazione fino al 2022.

Inoltre, viene dato ora risalto all’indipendenza delle corse WorldTour, con gli organizzatori che dovranno evidenziare nelle procedure di accreditamento in calendario, “l’esistenza di un potenziale collegamento con un UCI Women’s WorldTeam”. Nel caso in cui l’UCI dovesse scoprire eventuali collegamenti, l’evento sarà multato con una sanzione dai 3.000 ai 10.000 franchi svizzeri.

A fine stagione, l’UCI premierà le prime tre atlete del ranking, la miglior giovane e la miglior squadra. Nel caso il nome della vincitrice venga modificato quando i premi e trofei sono già stati consegnati, questi verranno prelevati e consegnati alla vincitrice effettiva.

Le squadre che riceveranno la licenza UCI Women’s World Tour avranno il diritto e dovere di partecipare alle corse appartenenti a questo circuito. La licenza sarà detenuta e gestita dal delegato ai pagamenti della squadra WorldTour e sarà valutata e controllata dalla commissione licenze della UCI. Il possedere una licenza implicherà il rispetto delle regole UCI, che ha la facoltà di non ammettere ad una corsa una determinata squadra.

A partire dal 2020 saranno cinque le squadre a poter ottenere una licenza WorldTour, che diventeranno dieci nel 2021 e quindici nel 2022. Se le circostanze lo permettessero, nel 2020-21 tre squadre aggiuntive potrebbero ottenere la licenza. Ogni squadra dovrà comunque essere registrata come WorldTour o come Continental. L’assegnazione delle licenze verrà decisa in base a criteri amministrativi, finanziari, etici e, a partire dal 2021, anche organizzativi. In ogni caso la licenza non durerà oltre il 2023. Questo permesso può essere revocato o diminuito nella sua durata in mancanza del rispetto di parametri finanziari ed etici, con particolare attenzione alla regolazione dei contratti, alla composizione dello staff e al rispetto delle politiche anti doping.

Per quanto riguarda l’aspetto economico, ogni team dovrà dare una garanzia bancaria per l’UCI all’inizio della stagione. La cifra, stabilita di anno in anno dal massimo organismo internazionale del ciclismo, servirà a permettere il pagamento di eventuali debiti, sanzioni e indennizzi durante la stagione. Secondo quanto stabilito dal regolamento, non potrà essere inferiore al 15% del budget della squadra o a 20.000 franchi svizzeri nel 2020, al 20% o a 65.000 CHF nel 2021, al 25% o a 135.000 franchi nel 2022. Nel caso in cui la garanzia si rivelasse inadeguata, l’UCI potrà applicare una multa compresa tra i 1.000 e i 10.000 franchi svizzeri.

Il regolamento prevede poi che ogni formazione indichi la propria nazionalità entro il primo ottobre di ogni anno. I membri dell’UCI controlleranno che non ci siano contatti né conflitti di interesse tra membri di diversi team World Tour e Continental. In questo caso si rischia una multa tra i 3.000 e i 10.000 franchi svizzeri.

Le atlete delle squadre World Team dovranno essere assunte con un contratto full-time valido per tutta la stagione. Ogni squadra ne potrà ingaggiare tra le nove e le sedici nel 2020 e 2021, tra le dieci e le venti dal 2022. Se il limite minimo non dovesse essere rispettato, le formazioni avrebbero un mese per sistemare la situazione prima di incorrere in una sanzione economica. Inoltre, come per le squadre maschili, possono assumere due stagisti da agosto a fine dicembre.

I trasferimenti pagati rimangono proibiti. L’UCI stabilisce un salario minimo per le cicliste del World Team: 15.000€ nel 2020, 20.000€ nel 2021 e 27.500€ nel 2022. Per i contratti come lavoratore autonomo, quest’importo è aumentato del 164%. Infine vengono rese obbligatorie le assicurazioni delle squadre per le atlete: per la salute e la maternità dal 2020, a cui si aggiungeranno il piano per la pensione nel 2022.

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