Tour de France 2025, Top/Flop del Giorno

La nostra consueta rubrica che traccia il bilancio della giornata appena conclusasi al Tour de France 2025.

  • Tadej Pogacar (UAE Team Emirates XRG): Dopo aver corso di rimessa la seconda frazione, stavolta vuole fare la corsa e vuole vincere in maglia iridata. Lo mette ben presto in chiaro schierando i suoi uomini a fare il ritmo sin dal primo GPM, fino a metterlo in rampa di lancio sull’ultima salita. L’assolo, per poco, non gli riesce a causa del solito incomodo, che probabilmente lo rallenta poi dopo anche nella successiva pianura, ma non si perde d’animo e dimostra di essere il più forte con una volata senza storia che gli consegna la storica vittoria numero cento.
  • Jonas Vingegaard (Visma|Lease a Bike): Soffre, ma resiste alla fucilata dell’eterno rivale. Una reazione forse più di testa che di gambe (anche se quelle servono eccome) che conferma, ancora una volta e se mai ce ne fosse bisogno, che al momento l’unica vera alternativa al campione del mondo è lui. Attualmente è un gradino sotto e lui stesso non lo nasconde, ma con ancora due settimane intense davanti e una differenza fra due al momento ridotta a pochi secondi, tutto è ancora possibile (domani ne sapremo comunque qualcosa in più).
  • Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step): Sa di non averne quanto gli altri due in termini di esplosività e non ci prova neanche. Ma fa la mossa giusta e con la sua grande capacità al passo riesce poi a rientrare non essendosi messo in difficoltà in salita. Se al traguardo perde tre secondi, ha il merito di averci comunque provato e di non essere rimasto esclusivamente passivo. L’impressione è che anche quest’anno il numero tre sarà lui, anche se al momento appare ancora “toccabile” dagli altri.
  • Primoz Roglic (Red Bull – Bora – hansgrohe): Se serviva ancora una dimostrazione che il classe 1989 non è al momento al livello dei rivali, oggi è arrivata. Una tappa sulla carta perfetta alle sue caratteristiche lo vede sparire nel momento decisivo, senza che possa neanche provare ad accennare una reazione. La sua difesa fino all’arrivo poi è buona, visto che riesce a fermare l’emorragia, ma ormai è evidente che ha qualcosa in meno e che anche solo il podio sarà un obiettivo tutt’altro che semplice da raggiungere se la condizione non migliora.
  • Enric Mas (Movistar): Finora perfetto, lo spagnolo oggi paga dazio, finendo la giornata nel gruppetto dello sloveno (ma quello sbagliato). Non è uno scattista, ma solitamente riesce quantomeno a limitare i danni, cosa che oggi invece non gli riesce più di tanto, complice forse anche una posizione di partenza complicata dal fatto di essere spesso da solo nei momenti chiave.
  • Florian Lipowitz (Red Bulla – Bora – hansgrohe): Poteva essere l’arma in più della sua squadra, l’uomo in grado di sovvertire le gerarchie e perfino di inserirsi nella lotta al podio finale, come mostrato di poter fare al Giro del Delfinato. Non tutto è perduto, ma il cedimento della frazione odierna non è di certo un segnale incoraggiante, avendo dovuto lasciare sulla strada praticamente un minuto.

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