Tadej Pogacar e la sua UAE Team Emirates XRG concludono con il sorriso la frazione inaugurale del Tour de France 2025. Nonostante un percorso che, almeno sulla carta, sembrava essere destinato ad una volata di gruppo, la prima giornata della Grande Boucle è stata caratterizzata da un importante attacco sferrato dalla Visma | Lease a Bike che, approfittando del vento e di un tratto di strada poco riparato dagli edifici posto a poco meno di 20 chilometri dalla conclusione, ha aperto un ventaglio prendendo alla sprovvista molti tra velocisti e uomini di classifica, facendo perdere quasi 40″ a corridori come Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step), Primoz Roglic (Red Bull-Bora-hansgrohe) e Joao Almeida (UAE Team Emirates XRG).
Chi invece non si è fatto sorprendere è il Campione del Mondo Tadej Pogačar che è riuscito a rimanere nel gruppo di testa e a concludere senza particolari sforzi la prima giornata di gara: “È stata una giornata caotica esattamente come ci aspettavamo – commenta lo sloveno nel post tappa – Ma sono davvero felice che questa giornata si sia conclusa e che ora si possa pensare alla prossima. Nel finale c’è stata qualche frattura in gruppo, io e Tim Wellens eravamo davanti fortunatamente, anche grazie ad un ottimo lavoro della squadra. Siamo rimasti davanti sin dal chilometro zero e alla fine questo lavoro è stato ripagato”.
Il DS della formazione emiratina Martin Fernandez, intervistato da Cyclingnews, ha poi aggiunto: “Oggi Tadej sapeva di dover rimanere sempre concentrato, sulla tappa, sullo stare al sicuro e sul non spendere troppe energie. Lui e la squadra ci sono riusciti, quindi possiamo essere soddisfatti di questa giornata. […] Joao Almeida ha perso un po’ di tempo ma ha avuto un ruolo cruciale. È stato lui a comunicarci via radio chi era nel gruppo che è rimasto attardato, quindi sapevamo subito che Roglic, Skjelmose e altri erano dietro”.
L’attenzione è quindi già sulla tappa di oggi, la seconda di una striscia di nove prima del giorno di riposo in cui sarà importante soprattutto non perdere tempo inutilmente piuttosto che cercare di guadagnarne: “Nei primi nove giorni di Tour c’è la cronometro che è molto importante ma poi ci sono anche cinque o sei tappe che possono essere molto complicate – conclude Fernandez – la seconda tappa sarà sicuramente una giornata per gli attaccanti, per corridori come Mathieu Van der Poel, Julian Alaphilippe, Marc Hirschi, Wout Van Aert e, perché no, anche Tadej Pogacar”.