Tour de France 2024, Tadej Pogačar è la nuova Maglia Gialla: “Mi sono voluto testare sul San Luca, ora ho la maglia ma mi atterrò al piano originale”

Tadej Pogačar indossa la sua prima Maglia Gialla in questo Tour de France 2024. Il leader della UAE Team Emirates è stato il primo a lanciare un attacco durante la seconda ascesa al San Luca e ha voluto subito mettere in chiaro a tutti i suoi avversari che, nonostante le fatiche del Giro d’Italia, lui è alla Grande Boucle per vincere. Nonostante lo scatto fulmineo, però, lo sloveno non è riuscito a rimanere da solo, ma è stato immediatamente seguito dal suo principale rivale, Jonas Vingegaard (Visma|Lease a Bike), che non gli ha mai lasciato un metro di spazio e con il quale ha poi collaborato fino al traguardo di Bologna, guadagnando così 21″ su alcuni avversari come Primoz Roglic (Red Bull – Bora – hansgrohe) e Carlos Rodriguez (Ineos Grenadiers).

Indossare il simbolo del primato così presto, però, non era nei piani del 25enne che infatti non sembra avere intenzione di modificare la sua condotta di gara per difendere a tutti i costi la Maglia Gialla: “Quando la fuga è partita oggi sapevamo che avrebbero avuto buone possibilità di arrivare – spiega il vincitore dei Tour 2020 e 2021 – Quando siamo arrivati nel circuito finale mi sentivo benissimo e il ritmo era tenuto molto alto dalla Visma già dal primo passaggio sul San Luca. Al secondo passaggio noi abbiamo alzato ulteriormente il ritmo e io ho deciso di provarci, anche per mettermi un po’ alla prova”.

Lo scatto è così diventato anche ovviamente un banco di prova importante rispetto alla condizione dei rivali, partendo chiaramente dal grande rivale: “Jonas è stato velocissimo a mettersi alla mia ruota, ma per me non è una sorpresa. Poi siamo andati insieme fino al traguardo e ci hanno raggiunto anche Remco Evenepoel e Richard Carapaz”.

Un primo confronto magari non proprio andato come sperato, ma che comunque è servito al nativo di Klanec per acquisire fiducia in vista delle prossime tre settimane che si preannunciano ricche di emozioni, anche se la Maglia Gialla non sembra essere una priorità e il classe 1998 potrebbe facilmente trovarsi a dare spazio ad altri: “Ora ho la maglia, – conclude il leader della classifica generale – ma affronterò le tappe giorno dopo giorno e mi atterrò al mio piano originale“.

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