Mark Cavendish non ha digerito la sanzione ricevuta al termine della dodicesima tappa del Tour de France 2024. Secondo i commissari il velocista britannico avrebbe “deviato dalla traiettoria scelta ostacolando o mettendo in pericolo altri corridori” e per questo è stato retrocesso dal quinto al 68esimo posto, quindi in fondo al gruppo di testa regolato da Biniam Girmay (Intermarché-Wanty) Lo sprinter della Astana Qazaqstan, così come la sua squadra non ha accettato di buon grado la scelta dei giudici di corsa, che gli è costata anche 13 punti nella classifica per la maglia verde. Nella stessa volata è stato penalizzato anche un altro velocista, il francese Arnaud Démare (Arkea-B&B Hotels) reo di aver chiuso Wout Van Aert (Visma | Lease a Bike) contro le barriere.
“Siamo ovviamente molto contrariati per lo sprint perché pensiamo che oggi Cavendish si sia guadagnato una solida quinta posizione – ha detto il direttore sportivo della Astana Mark Renshaw a ITV sport nel dopo tappa – Ci sono un paio di decisioni prese dai commissari in quel finale, e una di queste riguarda noi, e Cavendish è molto scontento con questa decisione, così come lo sono io e come lo è anche la squadra, perché pensiamo che sia un quinto posto conquistato con fatica. Ci sono molti motivi per cui lui ha sprintato in quel modo“.
Secondo Renshaw la ragione per cui il 35 volte vincitore di tappa al Tour cambia così vistosamente direzione è dovuto dal fatto che McLay una volta finito il suo lavoro di ultimo uomo smette di pedalare perdendo così parecchia velocità. “Il movimento di McLay che smette di pedalare [dopo aver lanciato Demare – ndr] merita una sanzione più di quello che ha fatto Mark Cavendish. Io da ultimo uomo so che se smetto di pedalare in uno sprint come quello ci sarà una reazione. E la reazione è stata che Cav ha deviato sulla sinistra. [Cavendish – ndr] È davvero turbato e molto arrabbiato riguardo alla decisione perché lui crede che sia ingiusta e che la sua azione sia dovuta al movimento di McLay“.