Tour de France 2024, Kevin Vauquelin vince in solitaria! Tadej Pogacar e Jonas Vingegaard staccano tutti sul San Luca

Anche oggi vince la fuga al Tour de France 2024. E nuovamente il Grand Départ italiano sorride a un francese, con Kevin Vauquelin che si invola da solo sul San Luca, staccando nettamente tutti i compagni di avventura per imporsi in solitaria al termine della impegnativa frazione che collegava Cesenatico e Bologna. Il corridore della Arkéa-B&B Hotels si prende così una splendida vittoria superando nettamente Jonas Abrahamsen (Uno-X Mobility), in fuga per il secondo giorno consecutivo, che nel finale anticipa Quentin Pacher (Groupama-FDJ) e gli altri reduci della fuga.

Tra i big invece tutto tranquillo fino agli ultimi 500 metri della seconda scalata verso il Santuario, dove Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) piazza  uno scatto secco che vede il solo Jonas Vingegaard (Visma|Lease a Bike) riuscire a seguirlo. I due guadagnano così 21 secondi su tutti gli altri, ad esclusione di Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step) e Richard Carapaz (EF Education – EasyPost) che rientrano in vista del traguardo dopo un lungo inseguimento.

Nuova maglia gialla è lo sloveno, che per la somma dei piazzamenti è davanti a Evenepoel, Vingegaard e Carapaz, tutti ovviamente che lo seguono nello stesso tempo. A sei secondi segue invece il vincitore della prima tappa Romain Bardet (Team dsm-firmenich PostNL).

Il video dell’arrivo

Il racconto della tappa

Concluso il lungo tratto di trasferimento, durante il quale si registrano diverse forature, il via ufficiale vede subito diversi corridori provare ad andare all’attacco. Si forma quindi rapidamente un drappello comprendente anche la Maglia a Pois Jonas Abrahamsen (Uno-X Mobility) e il campione del mondo Mathieu Van Der Poel (Alpecin-Deceuninck), ma questo tentativo viene presto annullato dal gruppo. Gli attacchi riprendono tuttavia subito e, sotto l’impulso ancora di Abrahamsen, in testa si forma rapidamente un gruppetto di cinque uomini, raggiunto poi da altri sei.

Oltre al norvegese, a far parte di questo drappello sono Quentin Pacher (Groupama-FDJ), Axel Laurance (Alpecin-Deceuninck), Hugo Houle (Israel-Premier Tech), Nelson Oliveira (Movistar Team), Kévin Vauquelin e Cristián Rodríguez (Arkéa-B&B Hotels), Mike Teunissen (Intermarché-Wanty), Bram Welten (Team dsm-firmenich PostNL), Harold Tejada (Astana Qazaqstan Team) e Jordan Jegat (TotalEnergies). Con un attimo di ritardo, quando il vantaggio di questi uomini sul plotone è già quasi di un minuto, si muovo anche Michael Matthews (Team Jayco AlUla) e Brent Van Moer (Lotto Dstny), che provano a colmare il gap e a riportarsi sui battistrada.

Con il passare dei chilometri, però, i due inseguitori vedono il loro ritardo aumentare sempre di più e alla fine decidono di desistere e di rialzarsi, venendo ripresi dal gruppo, distante ormai più di sette minuti, al termine di una prima ora percorsa a 46 km/h. A condurre l’inseguimento, mantenendo comunque un’andatura piuttosto tranquilla, è il Team dsm-firmenich PostNL della Maglia Gialla Romain Bardet, che lascia comunque spazio ai fuggitivi dato che i più vicini in classifica sono Abrahamsen e Tejada, lontani 15’13”. Gli attaccanti arrivano così ai piedi del primo GPM di giornata, la salita di Monticino, con un vantaggio di 8’20”.

Il gruppo a quel punto inizia, sotto l’impulso di Ineos Grenadiers e UAE Team Emirates, a controllare e poi avvicinarsi, con il distacco che cala fino a cinque minuti al traguardo volante, ma proprio quando ci arriva anche il gruppo una caduta coinvolge Wout Van Aert, Matteo Jorgenson (Visma|Lease a Bike) e Laurens De Plus (Ineos Grenadiers). Il gruppo rallenta così per fare rientrare tutti e perde l’inerzia positiva, concedendo nuovamente spazio agli attaccanti, fino ad un nuovo massimo di giornata di 9’30”

Sulla terza salita di giornata il ritmo torna a salire, seppur senza grandi scossoni, con i velocisti che decidono di sfilarsi progressivamente. Vero cambio di ritmo arriva a 50 chilometri dalla conclusione, quando la Lotto Dstny decide che ci potrebbe ancora essere margine per ribaltare la situazione. Victor Campenaerts inizia così un forcing deciso, che permette al gap di scendere molto velocemente, tanto che al primo passaggio al traguardo il gap è ridotto a 4’15”, che diventano 3’50” ai piedi del San Luca.

Mentre davanti inizia una bagarre che vede andare in difficoltà soprattutto Jegat, Houle, Teunissen e Oliveira, dietro è la Visma | Lease a Bike a prendere in mano la situazione, pur senza imprimere un ritmo forsennato. In cima, dove Abrahamsen passa per primo dopo una salita di grande tenacia, il gap è così ancora superiore ai tre minuti, rendendo così ormai quasi certa la vittoria degli attaccanti, che nel frattempo si ricompattano in discesa. Oliveira a quel punto si dimostra particolarmente attivo per provare ad anticipare e al suo secondo tentativo porta con sé Vauquelin e Abrahamsen.

Dopo il GPM anche in gruppo si registrano alcuni scatti e sono Ben Healy (EF Education – EasyPost), Alexey Lutsenko (Astana Qazaqstan) e Odd Christian Eiking (Uno-X Mobility) ad allungare, raggiunti da Warren Barguil (Team dsm-firmenich), ma la loro azione si esaurirà, dopo aver avuto un vantaggio di poco superiore ai 15 secondi, subito prima di tornare a salire sul San Luca, dove invece i tre battistrada arrivano con 30 secondi di vantaggio sugli ex compagni di avventura. Subito Vauquelin allunga, iniziando una cronoscalata che lo vede fare progressivamente il vuoto, fino a scollinare con 50 secondi di margine su Abrahamsen, Oliveira, Pacher, Tejada e il compagno Rodriguez, in protezione.

Intanto, in gruppo la Visma| Lease a Bike inizia la salita in testa, ma a metà ascesa arriva Adam Yates (UAE Team Emirates) ad alzare ulteriormente il ritmo, preambolo allo scatto di Tadej Pogacar a 500 metri dal GPM. Subito alla sua ruota si porta Jonas Vingegaard (Visma|Lease a Bike), che non concede neanche un metro. Mentre gli altri, ad eccezione di Richard Carapaz (EF Education – EasyPost), sembrano guardarsi, lo sloveno picchia duro sui pedali, senza tuttavia mai riuscire a staccare il danese. I due scollinano così assieme e subito si mettono a collaborare, mentre dietro di loro Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step) stacca a sua volta gli altri big, rientrando su Carapaz. La seconda coppia si fa così tutta la discesa ad inseguire, riuscendo poi a rientrare su Pogacar e Vingegaard grazie ad una impressionante trenata del belga in pianura, mentre gli altri si studiano in vista di uno sprint senza energie.

Questo quartetto, assieme a Jegat, reduce dalla fuga, conclude con un margine di 21 secondi sugli altri uomini di classifica, tra i quali Romain Bardet (Team dsm-firmenich PostNL), che perde così la Maglia Gialla per appena sei secondi. Prima di vedere arrivare gli sfidanti per la generale, il pubblico aveva invece applaudito l’arrivo trionfale di Vauquelin, splendido vincitore, nonché degli altri attaccanti, con il mai domo Abrahamsen capace di allungare nel finale per prendersi la seconda posizione, davanti a Pacher, che regola la volata dei doppiamente battuti.

Risultato Tappa 2 Tour de France 2024

Classifiche Tour de France 2024

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