Tour de France 2022, per Caleb Ewan si fa difficile: “Giorni durissimi, mi serviranno gambe migliori per arrivare in fondo”
Arrivano le Alpi e Caleb Ewan soffre. Il velocista della Lotto Soudal finora non ha avuto un Tour de France particolarmente brillante, visto che il suo miglior piazzamento di giornata è il nono posto ottenuto alla terza tappa. Ora lo scenario si fa ancora più difficile, visto che il percorso della Grande Boucle prevede da qui in avanti e pochissime occasioni per arrivi in volata. Nella peggiore delle ipotesi per l’australiano, e per tutte le altre ruote veloci, potrebbe esserci anche un solo sprint da qui alla fine, quello di Parigi, all’ultima tappa. C’è da soffrire, quindi, per arrivare a giocarsi almeno il prestigioso successo sui Campi Elisi, uno di quei traguardi che può dare un senso a un’intera stagione.
Martedì, sul traguardo di Megève, Ewan è arrivato ultimo, a 31 minuti dal vincitore Magnus Cort. L’australiano si è staccato dal gruppo già nei primi chilometri di corsa: “È sempre dura dopo il giorno di riposo – le parole del velocista della Lotto a WielerFlits – Avevo davvero le gambe in crisi. Stavo male fin dalla partenza e mi sono staccato subito dal plotone. Fortunatamente i miei compagni di squadra hanno avuto modo di aiutarmi. Non so perché avessi le gambe così vuote, ma non sono ammalato”.
Ewan, già vincitore di 5 tappe al Tour in carriera, fra il 2019 e il 2020, era preoccupato dal tempo massimo: “Ci pensavo durante la tappa. Siamo comunque riuscito a trovare subito un buon ritmo, così non ho dovuto arrivare ‘impiccato’ all’ultimo minuto. All’inizio dell’ultima salita però ho detto ai miei compagni di andar su del loro passo, perché non conoscevamo ancora quanto era il limite del tempo massimo e non volevo che, in caso non ce l’avessi fatta a star dentro, dovessero andare a casa anche loro. Adesso ci sono giorni anche più duri di quello appena passato, mi serviranno gambe migliori”.
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