Tour de France 2018, Nibali indenne sul Mûr de Bretagne: “Uno strappo da fare alla morte”
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Vincenzo Nibali risponde presente sull’ostico arrivo in cima al Mûr de Bretagne. Nella sesta tappa del Tour de France 2018, infatti, il capitano della Bahrain-Merida si è fatto trovare pronto, riuscendo a tenere le ruote dei favoriti in un finale che lo vide perdere 20 secondi nel 2015, staccandosi da un gruppo di 30 corridori. Questa volta il siciliano si è limitato a non perdere terreno, cosa non scontata visto che corridore come Chris Froome (Team Sky), Rigoberto Uran (EF Education First/Drapac) e Ilnur Zakarin hanno lasciato sulla strada qualche secondo, oltre ovviamente a Romain Bardet (Ag2r La Mondiale) e Tom Dumoulin (Team Sunweb), che si son staccati a causa di guai meccanici.
Lo Squalo dello Stretto è apparso abbastanza sereno a caldo, conscio di aver superato indenne una frazione a lui non congeniale: “Questo era uno strappo da fare a tutta, 5-6 minuti alla morte – ha commentato ai microfoni di RaiSport – Ho preso un buco, son rientrato e quando ho visto che eravamo tutti lì ho deciso di rimanere fermo e non spendere altre energie”. Rispetto al 2015, quindi, le sensazioni sono diverse: “Nel 2015 ero un’altra persona, non riuscivo ad andare forte ed ero sempre nervoso (arrivava da campione in carica, ndr)”.
Nei prossimi due giorni dovrebbero tornare protagonisti i velocisti, prima della tappa di domenica sul pavé della Roubaix, dove Nibali potrebbe provare a smuovere la classifica, in un terreno nel quale ha già dimostrato di saper andare.
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