Chris Froome ha affrontato il primo giorno in giallo in questo Tour de France 2017. Il britannico guida la classifica con un vantaggio ancora risicato sugli avversari più diretti e aspetta le montagne in programma nel weekend per trovare di nuovo pane per i suoi denti. A separare il britannico dal suo terreno di caccia vi sono le tappe pianeggianti, frazioni che nascondono imboscate e imprevisti per via della forte bagarre che viene a crearsi nelle fasi più concitate di corsa. Il portacolori del team Sky sa bene che è doveroso prestare attenzione alle insidie che possono presentarsi sul percorso e dimostra di esserne pienamente consapevole: “Man mano che il Tour va avanti diventa tutto più stressante per noi che puntiamo alla generale – esordisce il keniano bianco – Cerchi di restare coperto dal vento, di rimanere a ruota e di risparmiare quante più forze possibili per i giorni a venire”, ha dichiarato Froome. Il tre volte vincitore della Grande Boucle allo stesso tempo non è timoroso della possibilità di poter perdere il simbolo del primato, ma si guarda bene da chi può essere il suo erede: “Non mi dispiacerebbe cedere la maglia gialla in mano a uomini che la ottengono in fuga e con un margine di 15 o 20 minuti in classifica e che non si preoccupano della generale. Non sarei troppo felice di rinunciare al primato ad appannaggio di uno dei miei rivali”, commenta l’ex Barloworld, che conosce bene la pressione – ma anche la motivazione – esercitata su chi indossa la maglia gialla.