Tour de France 2017, deluso dall’attendismo del gruppo Offredo propone punti WorldTour ai fuggitivi

Yoan Offredo si conferma tra i più attivi del Tour de France 2017. Autore anche ieri di una lunga fuga, che ha iniziato sin dal chilometro zero, il corridore della Wanty – Groupe Gobert ha mostrato il coraggio e l’intraprendenza fondamentali per vivere intere giornate in tentativi votati per lo più al fallimento. Un esercizio nel quale ieri è stato seguito dal solo Elie Gesbert (Fortuneo-Oscaro), considerando anche che il gruppo non ha invece lasciato andare Stefan Kung (BMC), che poteva invece essere un validissimo supporto.

Una situazione che lo ha sorpreso visto che dopo il giorno di riposo si aspettava che ci fossero più tentativi. “Sono sorpreso dalla mancanza di iniziativa di certe squadre e dai pochi attacchi – commentava ieri alla televisione francese – Sicuramente manca la motivazione. Certo, non c’era grande interesse ad andare in fuga con solo due GPM di quarta categoria, ma la cosa mi innervosisce. Non solo per me, ma anche per gli spettatori“.

Invitato dall’ex professionista Cedric Vasseur, presente in studio, a mandare dei messaggi la sera per capire le intenzione degli altri, il corridore francese ha approfittato del mezzo televisivo, molto rilanciato poi sui social, per invitare altri coraggiosi a giungersi a lui, venendodolo a trovare il mattino al pullman. Più una boutade che altro, ma da parte sua il ciclista della formazione belga propone anche qualche idea interessante per cercare di smuovere la situazione. “Se fossero assegnati dei punti WorldTour ai fuggitivi, alcuni corridori sarebbero sicuramente più motivati“, ha proposto.

Inoltre, analizzando lo scenario di queste tappe di volata, con Marcel Kittel dominatore, propone anche maggiore coraggio per cercare anche di forzare le tattiche delle altre squadre, creando potenziali esitazioni che potrebbero favorire gli attaccanti. “Se ci sono dieci uomini in fuga e le altre squadre dei velocisti no tirano, forse si può arrivare in fondo – spiega – Mi si chiede perché vado in fuga, ma se non ci si va che facciamo? Ci mettiamo ad un chilometro dal traguardo e liberiamo i velocisti come animali da corsa? Non c’è alcun interesse…”

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