UAE Team Emirates XRG: Guardando ai nomi dei corridori presenti qui alla Vuelta, la vittoria del team nella cronosquadre odierna poteva apparire scontata o quasi, ma in prove del genere non può mai essere dato nulla per certo. In questo caso, però, la formazione emiratina sfrutta al meglio l’occasione, gestendo ottimamente le forze nei primi due terzi di gara per poi dare tutto nel finale e andare a vincere, permettendo anche ad Almeida e Ayuso di guadagnare qualcosina su tutti i rivali.
Lidl-Trek: La formazione statunitense sfiora nuovamente la vittoria in questo inizio di Vuelta. Al comando per gran parte della prova dopo una prestazione notevole nella parte centrale e nonostante la caduta di Verona, la squadra a un certo punto sogna il colpo doppio (tappa e Maglia Rossa con Ciccone) quando il secondo intermedio li mostra in vantaggio su UAE e Visma, che però nel finale recuperano e passano davanti al team americano. Resta comunque l’ottima performance e il bel risultato.
Red Bull-Bora-hansgrohe: Prova di gran livello della formazione tedesca, che alla fine perde solo 12″ dalla UAE e 4″ dalla Visma nonostante per più di metà prova abbia dovuto fare a meno di un uomo importante come Matteo Sobrero, caduto pesantemente dopo essersi toccato con la ruota di un compagno di squadra. Per due scalatori come Hindley e Pellizzari questa giornata poteva rivelarsi un ostacolo insidioso, che è stato invece superato brillantemente.
Bahrain Victorious: È vero che oggi Tiberi e compagni dovevano soprattutto difendersi, ma il passivo pagato all’arrivo, più di mezzo minuto dalla UAE e poco meno dalla Visma, è abbastanza pesante in una prova del genere, dove chiudono alle spalle di squadre che sulla carta non erano più attrezzate. Dopo cinque tappe, il ritardo di Tiberi da Vingegaard sfiora già il minuto: non un bell’inizio, ma c’è tempo per rimediare.
Ineos Grenadiers: Il quinto posto a 16″ dalla UAE non è ovviamente da buttare, ma ci si poteva forse aspettare qualcosa in più dalla formazione britannica, che era tra le principali favorite di giornata visto che era tra le squadre meglio attrezzate in quanto a cronomen. Bene per due terzi della prova, il team paga invece nel finale, quando qualche corridore si stacca forse troppo presto e non riesce così a dare il proprio contributo quando più ce n’era bisogno.
Team Jayco AlUla: Squadra solitamente capace di ottenere ottimi risultati in questo esercizio, la formazione australiana chiude invece 17a con un ritardo di 44″ dal team vincitore, calando molto nel finale dopo una buona partenza. Sicuramente non avevano a disposizione molti cronomen o corridori adatti alla prova, ma si sarebbe potuto contenere i danni in maniera un po’ migliore, anche perché ora O’Connor è lontano quasi un minuto da Vingegaard.