Ben Turner (Ineos Grenadiers): A questa Vuelta non doveva neppure partecipare, dato che era in Belgio al Renewi Tour, poi è stato chiamato all’ultimo per sostituire Hamilton e oggi è arrivato il suo primo successo in un Grande Giro. Ben supportato da Kwiatkowski, il britannico riesce poi a sprigionare tutta la sua potenza sul rettilineo finale in leggera salita e con una splendida volata si mette nettamente alle spalle nientemeno che Philipsen, confermando la crescita vista negli ultimi mesi allo sprint.
Edward Planckaert (Alpecin-Deceuninck): Lavoro fantastico quello svolto del belga nel finale per pilotare e poi lanciare Philipsen, che tuttavia non riesce ad approfittarne. Nonostante tutto questo riesce a concludere al terzo posto, dando anche l’impressione di avere qualcosa in più rispetto al compagno di squadra.
Ethan Vernon (Israel-Premier Tech): Altra bella volata e buon piazzamento per il britannico, che proprio oggi compiva 25 anni e sperava forse di farsi un bel regalo. Abile a districarsi da solo nel complicato finale, trova anche questa volta qualcuno più forte di lui, ma proseguendo così potrebbe essere solo questione di tempo prima di riuscire a trovare la vittoria.
Jasper Philipsen (Alpecin-Deceuninck): Utilizzando una metafora calcistica, i compagni di squadra gli servono un assist perfetto che deve solo trasformare in gol, ma lui sbaglia praticamente a porta vuota. Dopo l’arrivo ammette di non aver avuto le migliori sensazioni quest’oggi, ma anche così difficilmente avrebbe perso se non avesse aspettato un po’ troppo a partire negli ultimi 150 metri, subendo così la rimonta di Turner, che da dietro è arrivato più veloce.
Bryan Coquard (Cofidis): Arrivi un po’ “sporchi” come questo sono solitamente molto adatti allo sprinter transalpino, che però, assieme al compagno di squadra Aniolkowski, si perde un po’ nel finale e inizia troppo indietro la volata, non riuscendo poi neanche a rimontare e chiudendo fuori dalla top-10.
Casper Van Uden (Team Picnic PostNL): Seconda volata di questa Vuelta e seconda top-15 mancata per il velocista neerlandese. L’arrivo di Voiron era forse un po’ meno adatto alle sue caratteristiche, ma dato che le occasioni in questa Vuelta sono poche bisogna cercare di sfruttarle tutte e il 17° posto odierno è sicuramente troppo poco.
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