Giro d’Italia 2025, Top/Flop del Giorno

La nostra consueta rubrica che traccia il bilancio della giornata appena conclusasi al Giro d’Italia 2025.

  • Luke Plapp (Team Jayco AlUla): La giornata della gamba perfetta. L’australiano riesce nell’azione tutt’altro che scontata di entrare in una fuga decisamente combattuta, gestisce al meglio la salita lunga, ovvero quella meno adatta alle sue caratteristiche, e poi scarica a terra tutti i cavalli di cui dispone, facendo la differenza sugli strappi, in discesa e anche in pianura, sfruttando le sue doti da specialista nella cronometro. Firma così il successo più brillante, finora, della sua carriera.
  • Diego Ulissi (XDS Astana): Anche per lui viene fuori una giornata memorabile. Ci mette grinta e determinazione per rimanere davanti e, una volta resosi conto che c’è aria di Maglia Rosa, spinge al massimo fino allo fine. Non riesce a raggiungere Plapp, ma gli sforzi vengono ripagati da un primato in classifica per certi versi storico, per lui, per la squadra kazaka e per il ciclismo italiano.
  • Lorenzo Fortunato (XDS Astana): Alla fine della già entusiasmante giornata per la sua squadra, guardi la classifica generale e te lo ritrovi al secondo posto, alle spalle del compagno di squadra Ulissi. Inoltre, sfrutta alla perfezione quel che offriva il percorso odierno in chiave Maglia Azzurra. vincendo il duello con Romain Bardet sul Gpm di Sassotetto e allungando ancora di più nella speciale classifica degli scalatori.
  • Igor Arrieta (UAE Team Emirates XRG): Le qualità ci sono eccome, ma ci sono anche tanti chilometri da mettere nel serbatoio dell’esperienza, soprattutto in fasi da interpretare come possono essere quelle relative a una fuga che arriva a giocarsi la tappa. Inoltre, il giovane spagnolo si ritrova a che fare con corridori ben più navigati di lui, che alla fine lo costringono a rinunciare ai sogni di gloria.
  • Pello Bilbao (Bahrain Victorious): Fra i più attivi nelle primissime fasi, gli sfuggono però i momenti che in fin dei conti decideranno la gara. La squadra ha Antonio Tiberi da sostenere, ma un percorso del genere poteva essere propizio per le ambizioni del corridore basco, ormai ampiamente fuori classifica.
  • Davide Formolo (Movistar): Riuscire ad inserirsi nella fuga buona, dopo una caccia durata decine di chilometri affrontati a ritmo forsennato, è comunque un punto a suo favore. Non riesce però a reggere gli attacchi degli altri corridori e finisce per essere presto tagliato fuori dal cuore dell’azione. Vorrà sicuramente riprovarci, a partire magari già dalla tappa di Siena, luogo che in passato lo ha già visto protagonista.

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