Le delusioni del 2024, 7-8: Felix Gall, Andrea Bagioli
Dopo aver passato in rassegna i dieci Migliori Momenti della stagione ed aver analizzato la settimana scorsa le dieci Sorprese del 2024, questa settimana sarà il momento di una delle graduatorie più amare per i protagonisti, quella delle dieci Delusioni stagionali. Come al solito questa spinosa Top-10, stabilita al termine di un articolato confronto in redazione, sarà presentata a ritroso lungo tutto l’arco della settimana, fino a domenica quando verrà svelato il nome del corridore che più di tutti ha deluso nel corso degli ultimi dodici mesi rispetto alle aspettative di inizio stagione. Voi stessi potrete esprimere la vostra opinione a riguardo con il consueto sondaggio che vi sottoporremo al termine di questa carrellata. Ecco i dieci deludenti nomi che verranno rivelati di giorno in giorno.
7: Felix Gall
Di per sé quello dell’austriaco non è stato un percorso tutto negativo. Il problema è che le grandi cose fatte vedere nel 2023 avevano alzato di molto le aspettative nei suoi confronti, tanto più che quasi tutti i suoi compagni di squadra, soprattutto nel reparto “montagna”, hanno vissuto una stagione di molto sopra le righe. Il 26enne scalatore non è invece riuscito a riproporsi sui livelli che lo avevano visto addirittura condividere con i più grandi la scena del Tour de France in alcune tappe di montagna. Per lui, nel 2024, ci sono stati invece alcuni piazzamenti nelle corse della prima metà di stagione, fra cui la Parigi-Nizza e il Giro di Svizzera, un Tour sotto traccia e una Vuelta a España di poco più brillante, trascorsa soprattutto in appoggio a quello che di giorno in giorno è diventato un capitano ingombrante, ovvero Ben O’Connor. Dall’arrivo a Madrid in poi non ha più corso, fatta eccezione per un Mondiale in linea che tutto sommato gli si addiceva, dato il tracciato, ma che lo ha visto ritirarsi.
8: Andrea Bagioli
Le attenuanti non mancano, ma quella vissuta quest’anno è la peggior stagione da professionista del classe 1999. Partendo dall’assenza di vittorie che invece era sempre riuscito a centrare sinora, passando ovviamente per le alte aspettative che si erano create dopo l’ottimo 2023, chiuso in crescendo fino al bel secondo posto a Il Lombardia, fiore all’occhiello di una stagione di grande costanza e presenza, con risultati da febbraio a ottobre. Delle tre vittorie e sette podi della passata stagione non resta nulla e quest’anno il bottino migliore son tre top10, tra cui un quarto posto di tappa al Giro d’Italia, decisamente poco rispetto alle 16 dello scorso anno, molte delle quali a livello WorldTour. Il passaggio alla Lidl – Trek per mettersi in proprio non è dunque andato nel modo migliore in questo primo anno, nel quale ha faticato, complici problemi alcuni problemi fisici che lo hanno condizionato, a mostrare la sua agilità in salita e la sua potenza allo sprint. Le occasioni per rifarsi non mancheranno.
9: Matej Mohorič
Da lui ci si aspettava un 2024 di grande spessore, e lui stesso aveva fatto intendere di avere grandi obiettivi per questa stagione. Ma quello che Matej Mohoric è riuscito a raggiungere sono solo due vittorie piuttosto modeste, per quanto eravamo stati abituati, e pochi altri piazzamenti importanti. Il 30enne della Bahrain Victorious sembrava essere nella stagione della sua piena e completa maturazione, ma il suo punto più alto in assoluto, oltre ai sigilli al campionato nazionale sloveno cronometro e alla Volta Valenciana, sono stati il quinto e il sesto posto alla Strade Bianche e alla Milano-Sanremo. Risultati che avrebbero fatto felice qualche altro corridore, ma non il vincitore della Classicissima 2022, capace anche in passato di vincere tappe al Tour de France, al Giro d’Italia e alla Vuelta a España. Ci attendevamo grandi cose anche in ottica vittorie di tappa alla Grande Boucle, ma è stato in grado di cogliere solo un 19esimo posto nella tappa di Torino.
10: Ben Healy
Dopo una stagione stellare come quella 2023, è arrivata per Ben Healy una piccola battuta d’arresto. Il 2024 del giovane ciclista irlandese è stata una leggera delusione soprattutto se paragonata alle altissime aspettative che ci eravamo fatti 12 mesi fa. Quest’anno lo scalatore della EF Education-EasyPost è riuscito a portarsi a casa una sola vittoria, al Giro di Slovenia, contro le cinque affermazioni della stagione precedente, tra cui la stupenda tappa al Giro d’Italia. Oltre alle vittorie, quella che è mancata è la brillantezza con cui aveva stupito il mondo delle due ruote e di cui in tanti si erano innamorati. Il coraggio quello non è mancato, perché i tentativi di attacco sono stati comunque tanti, ma ad essere venuti meno sono i risultati, e i piazzamenti di prestigio, di un talento che in molti pensavano già in rampa di lancio ma che invece il prossimo anno dovrà ripartire con grinta e dedizione, come lui stesso ama fare in salita.
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