Bilancio Squadre 2024: Soudal Quick-Step

La metamorfosi della Soudal Quick-Step ormai è completata. La formazione belga non è più, da tempo, un punto di riferimento nel panorama delle Classiche del Nord, ma ha preso la direzione dettata dall’avere in organico un fenomeno assoluto come Remco Evenepoel. Il belga, che con la maglia della Nazionale, ha vinto due ori olimpici e un titolo mondiale, ha saputo fare grandissime cose nell’arco della stagione anche con i colori della squadra diretta da Patrick Lefevere, confermandosi nell’Olimpo del ciclismo internazionale attuale. Evenepoel a parte, la squadra ha avuto un buon contributo da tutti i suoi corridori da punta e ha visto sbocciare alcuni giovanissimi che rappresenteranno risorse importanti, già nel futuro prossimo. In attesa di tornare a cacciare sulle pietre, il Wolfpack può fare scorta di successi su altre piste.

TOP

Anche quest’anno, quindi, Remco Evenepoel è stato il faro della formazione belga, anche se non è risultato il corridore più vincente in squadra. Alla fine, comunque, sono stati nove i successi portati a casa dal 24enne, a partire sin dalla prima gara, la Figueira Champions Classic, per passare poi alla terza affermazione alla Volta ao Algarve e ad imporsi nell’ultima tappa della Parigi-Nizza, che chiude al secondo posto alle spalle di Jorgenson. Al Giro dei Paesi Baschi è vittima della famigerata maxi-caduta della quarta frazione e anche al rientro al Giro del Delfinato, dove conquista la crono ma evidenzia ancora un leggero ritardo di condizione, è coinvolto in un altro incidente, questa volta con minori conseguenze. Al suo primo Tour de France, invece, si presenta in forma smagliante e sale sul podio finale alle spalle di Pogacar e Vingegaard dopo tre settimane senza sbavature, ma il capolavoro lo compie alle Olimpiadi di Parigi conquistando un doppio oro, a crono e in linea. Nonostante le fatiche e gli intoppi della stagione, riesce poi a riconfermarsi campione del mondo contro il tempo ed è protagonista anche nella gara in linea, chiudendo il 2024 con il secondo posto a Il Lombardia, sempre dietro a un imbattibile Pogacar, e dimostrando di riuscire a migliorarsi sempre più ogni anno che passa.

Tim Merlier ha sfruttato alla grande le occasioni che il calendario di squadra gli ha messo davanti, confermandosi uno dei velocisti più forti in circolazione. Il belga ha iniziato presto a vincere, lasciando il segno a Saudi Tour e UAE Tour (due e tre successi rispettivamente). Poi, sono arrivati i primi posti a Nokere Koerse e Scheldeprijs, che hanno fatto da antipasto al Giro d’Italia, dove Merlier ha dato vita a un gran duello con Jonathan Milan: il conto finale diceva 3-3, in quanto a vittorie, con il belga che è sembrato andare in crescendo di condizione. Le gare si sono poi diradate, ma il forziere ha continuato a riempirsi: due vittorie al Giro del Belgio, una al Giro di Polonia, quella al Campionato delle Fiandre, appuntamento sempre molto ambito fra i velocisti, e poi è arrivata anche la ciliegina del titolo europeo in linea. Insomma, quando poteva vincere, Merlier molto spesso ha vinto.

A livello di successi, terzo alle spalle di Evenepoel e Merlier è stato il sorprendente Paul Magnier. Il giovane e veloce corridore transalpino ha esordito con il botto tra i professionisti conquistando il suo primo successo (a 19 anni) alla prima gara disputata, il Trofeo Ses Salines-Felanitx del Challenge Mallorca, e ha poi inanellato altre quattro vittorie, tre delle quali al Tour of Britain (oltre ad altre tre affermazioni in gare U23). Notevole anche il secondo posto ottenuto in una corsa lunga e movimentata come la Bretagne Classic, segno di un corridore in grado di dire la sua anche su percorsi mossi; caratteristica che, unita al suo spunto veloce, ne può fare un corridore temibile per le classiche nel futuro, visti anche i probabili ampi margini di crescita che possiede.

Anche se non ha vinto, è sicuramente da sottolineare la grande annata vissuta dal neo arrivato Mikel Landa, che non ha esitato a mettersi a disposizione di Evenepoel. Il classe 1989 ha affiancato il belga in cinque gare e in due di queste è comunque riuscito a ottenere un piazzamento personale importante, con il quinto posto finale al Tour de France come highlight della sua stagione dopo un Delfinato chiuso in decima piazza. A questi bisogna aggiungere il secondo posto alla Volta a Catalunya dominata dal solito Pogacar e l’ottavo alla Vuelta a España, dove solo una giornata no (proprio sulle sue strade) e un po’ di pasticci in ammiraglia gli impediscono di entrare anche qui nei primi cinque.

Dopo due stagioni da dimenticare, è finalmente tornato su buoni livelli Julian Alaphilippe. Anche se non è riuscito a raggiungere i picchi di qualche anno fa, il transalpino ha comunque fatto vedere alcuni lampi del suo talento ottenendo tre vittorie, la più importante e bella delle quali è stata sicuramente la tappa di Fano al Giro d’Italia, conquistata dopo un attacco da lontano che appariva un po’ folle assieme a Mirco Maestri. Oltre alla Corsa Rosa, nella quale è stato eletto Supercombattivo, l’ex campione del mondo si è rivisto anche in qualche classica, cogliendo il nono posto alla Milano-Sanremo, il secondo alla Clasica San Sebastian e il terzo al GP de Montréal, risultati che fanno ben sperare la sua nuova squadra, la Tudor, in vista del 2025.

Oltre a Magnier, hanno avuto un impatto positivo con la categoria anche i neopro’ Luke Lamperti, William Junior Lecerf e Warre Vangheluwe, tutti in grado di lasciare il segno almeno una volta (Vangheluwe anche in una gara WorldTour, il Tour of Guangxi) e di mettersi in evidenza in diverse occasioni. Tra i giovani, ma già con esperienza, Mauri Vansevenant è riuscito a tornare alla vittoria e si è messo in evidenza sulle Ardenne con un quarto posto all’Amstel Gold Race e un sesto alla Liegi-Bastogne-Liegi, ma ha un po’ faticato al Giro, mentre Ilan Van Wilder ha dovuto affiancare Evenepoel in alcuni eventi importanti, ma quando ha avuto possibilità di esprimersi in prima persona è riuscito a trovare buoni piazzamenti in corse come UAE Tour, Giro di Romandia e Renewi Tour. Lo stesso si può dire per Jan Hirt, che ha colto il secondo posto al Tour of Oman e, soprattutto, ha centrato un’altra top-10 al Giro (chiuso all’ottavo posto) prima di lavorare per Evenepoel al Tour.

Diversi problemi fisici hanno condizionato l’annata di Mattia Cattaneo, che in ogni caso non ha mancato di mettersi a disposizione della squadra, anche quando avrebbe potuto lottare per un risultato importante (vedasi 18a tappa della Vuelta a España). Il 34enne si è comunque confermato ottimo specialista delle cronometro, dove i risultati migliori li ha raggiunti con la maglia della nazionale, conquistando due medaglie con la Staffetta Mista (oro europeo e bronzo mondiale) e la medaglia di bronzo nella prova individuale della rassegna continentale.

+++ Remco Evenepoel
++ Tim Merlier
+ Paul Magnier

FLOP

Stagione totalmente anonima quella di Gianni Moscon. Arrivato alla corte di Patrick Lefevere dopo due stagioni deludenti all’Astana Qazaqstan il nativo di Trento non è riuscito neanche in questo 2024 a rendersi mai protagonista. Per inquadrare al meglio quella che è stata l’annata del classe 1994 basti pensare a questa statistica: se si esclude il 4° posto ottenuto nella cronosquadre della Parigi – Nizza, il miglior risultato “individuale” di Moscon è il 34° posto ottenuto a Colombey-les-Deux-Eglises al Tour de France. Anche alla Grande Boucle, dove comunque è impegnato a dare il suo supporto a Remco Evenepoel, non riesce mai a trovare una giornata per un’azione personale, rimanendo costantemente nelle retrovie. Dopo una sola stagione l’anno prossimo per lui è già ora di cambiare aria: lo aspetta la Red Bull – Bora – hansgrohe, dove l’obiettivo sarà quello di riavvicinarsi al Moscon del 2021.

Altro corridore che sembra ormai aver perso ogni speranza di effettuare quel salto di qualità che in tanti si aspettavano è James Knox. Considerato una grande promessa sin dagli Under 23 il britannico non è mai riuscito, nonostante gli ormai 7 anni vissuti con una delle squadre più forti e blasonate del World Tour, a sviluppare quel potenziale che gli veniva attribuito e anche in questo 2024 è stato relegato ad un ruolo da comprimario. Escluso dalle selezioni di Giro e, soprattutto, Tour, dove è stato rimpiazzato da Mikel Landa nel ruolo di scudiero di Remco Evenepoel, anche nell’ultimo Grande Giro stagionale non va oltre il 20 posto nella tappa del Campus Tecnologico Cortizo Padron, raccogliendo comunque quello che, tutto sommato, è il suo miglior risultato stagionale. Starà a lui ora ritagliarsi un nuovo ruolo entrando nella fase finale della sua carriera, con l’obiettivo di riuscire a togliere quello 0 dalla colonna delle vittorie conquistate.

Stagione da dimenticare anche per Kasper Asgreen. Il danese visto quest’anno, infatti, è sembrato la bruttissima copia del corridore in grado di vincere il Giro delle Fiandre e di lottare per la vittoria sia nelle classiche di primavera che anche nelle tappe dei Grandi Giri (solo lo scorso anno trionfò a Bourg-en-Bresse al Tour de France). Anche per lui, dopo 7 anni, è arrivato l’addio al Wolfpack: ad attenderlo c’è la EF Education – EasyPost che si augura, proprio come lo stesso Asgreen, che questo 2024 diventi presto solo un brutto ricordo. Dopo un 2023 abbastanza positivo, anche il connazionale Casper Pedersen non ha vissuto un’annata propriamente memorabile, sebbene il 28enne sia stato anche poco fortunato in occasione del Tour, dal quale si è ritirato dopo tre tappe per la frattura della clavicola. In ogni caso, il danese non è mai riuscito ad entrare nei primi 10 durante l’anno, ottenendo un 13° posto alla Milano-Sanremo come miglior risultato.

Era lecito aspettarsi di più anche da Yves Lampaert, che nonostante una vittoria nel prologo del Tour de Suisse, è sembrato nel corso di tutto l’anno lontano dalla migliore condizione, trovandosi spesso nelle retrovie anche in quelle gare che in passato lo avevano visto tra i protagonisti, come le classiche del Nord. Piuttosto negativa, infine, anche l’annata di Fausto Masnada., che però è stato anche tormentato da diversi problemi fisici che non gli hanno permesso di trovare la gamba necessaria per competere ai massimi livelli. Scaricato da Lefevere già a inizio agosto, il bergamasco è comunque riuscito rapidamente a trovare una nuova sistemazione per il prossimo anno (ad attenderlo è l’Astana Qazaqstan), dove spera di ritornare al buon livello fatto vedere qualche anno fa.

– Gianni Moscon
— James Knox
— Kasper Asgreen

Classifica UCI

Con Remco Evenepoel a totalizzare un terzo dell’intero punteggio annuale, la Soudal Quick-Step chiude il 2024 al terzo posto della classifica mondiale. I punti sono 18153,97, cifra praticamente uguale a quella con cui aveva chiuso il 2023. La squadra belga rimane dunque sul podio mondiale, grazie al rendimento del suo fenomeno e al contributo di diversi corridori capaci di essere redditizi ad alto livello. Di seguito i 20 atleti che hanno portato punti UCI alla causa nell’arco della stagione appena conclusa.

CORRIDORE NAZIONE PUNTI
ASGREEN Kasper
DEN
420
PEDERSEN Casper
DEN
98,57

Miglior Momento

Escludendo le tre medaglie d’oro, fra Olimpiadi e Mondiali, che Remco Evenepoel ha conquistato con i colori del Belgio addosso, il miglior momento vissuto in gara da un corridore in maglia Soudal-QuickStep rimane comunque marchiato dal talento del corridore sopracitato. La squadra ha vinto parecchio, ma il punto più alto dell’annata, anche in termini di visibilità, è stato il podio finale del Tour de France, dove Evenepoel è salito come terzo classificato, alle spalle di due enormi campioni come Tadej Pogačar e Jonas Vingegaard. Il belga ha dimostrato di saper reggere il confronto sulla scena più importante del mondo, portando a casa anche il premio come miglior giovane della competizione. Inoltre, sempre nell’ambito del Tour, è maturata anche una vittoria a cronometro, arrivata dopo uno spettacolare duello a distanza proprio con Pogačar.

Bilancio Soudal Quick-Step 2024

Volate - 8.2
Classiche - 6.9
Grandi Giri - 7.6

7.6

Nel segno di Remco Evenepoel, ma non solo. Il campione olimpico e mondiale ha firmato una grandissima stagione, al netto degl incidenti in cui è incappato, e rimane una garanzia di livello assoluto. La squadra belga però ha anche uno dei migliori velocisti al mondo, Tim Merlier e in questo 2024 ha potuto godersi anche qualche lampo da giorni migliori di corridori navigati come Mikel Landa e Julian Alaphilippe. In chiave futura, però, c'è di che essere ottimisti, visti i tanti giovani che sono stati capaci di lasciare subito il loro segno su palcoscenici importanti.

User Rating: 3.7 ( 2 votes)
Da Ekoï è già Black Friday! Tutto il sito al 60%!
Ascolta SpazioTalk!
Ci trovi anche sulle migliori piattaforme di streaming

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Pulsante per tornare all'inizio