Tre Valli Varesine 2025, Tadej Pogačar vince quando e come vuole!

Tadej Pogačar si prende anche la Tre Valli Varesine 2025. Partito in contropiede assieme a Isaac Del Toro, il campione del mondo stacca tutti con una azione a sorpresa in discesa, che gli permette di staccare i suoi compagni di avventura e involarsi in solitaria verso il traguardo al termine di una cavalcata di 22 chilometri. Pedalata dopo pedalata i pochi secondi di vantaggio aumentano fino a diventare un minuto, permettendo così al leader della UAE Team Emirates XRG di fare ancora una volta splendida mostra della sua maglia iridata. Alle sue spalle nessuno ha le forze, fisiche e mentali, per fare la differenza, ed è così un gruppo di una trentina di unità a giocarsi la seconda posizione, che viene conquistata in volata da Albert Philipsen (Lidl-Trek) davanti a Julian Alaphilippe (Tudor Pro Cycling).
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Il video dell’arrivo
Il racconto della gara
Le prime azioni nascono sin dal chilometro zero e non ci vuole così molto prima che si formi la fuga di giornata, composta da Andrew August (Ineos Grenadiers), Kevin Colleoni (Intermarché-Wanty), Lorenzo Milesi (Movistar), Davide Ballerini (XDS Astana) e Mattia Bais (Polti-VisitMalta), che il gruppo lascia subito andare. Dopo dieci chilometri di gara il loro margine supera così già il minuto e progressivamente riescono a guadagnare fino a un massimo di 3’25” al termine della prima ora di gara, che scocca poco dopo il primo passaggio sull’arrivo e l’ingresso nel circuito breve che caratterizza gran parte della giornata.
La UAE Team Emirates XRG si mette così a controllare tenendo il distacco attorno ai tre minuti, ma dopo 80 chilometri di gara arriva la Tudor Pro Cycling a scuotere la situazione, imprimendo una accelerazione netta che cambia le carte in tavola. Il gap si dimezza così velocemente e a metà gara il ritardo dagli ormai quattro uomini di testa dopo che Colleoni perde contatto è inferiore al minuto. Primo a provare qualcosa in contropiede è Julian Alaphilippe (Tudor Pro Cycling), ma a riuscire ad allungare è Enzo Paleni (Groupama-FDJ) che si muove in discesa, dopo il sesto passaggio all’arrivo, ma la sua azione ha vita breve perché Giulio Pellizzari (Red Bull – Bora – hansgrohe) prende in carico l’inseguimento e chiude su di lui quando la strada torna a salire.
Ballerini intanto davanti fa fatica, ma stringe i denti e regge un altro giro, cedendo il passo quando si torna a salire verso il traguardo, potendo così assistere allo scatto di Egan Bernal (Ineos Grenadiers), che parte in contropiede proprio in quel momento, quando al traguardo mancano 84 chilometri. Il colombiano elimina velocemente i 40 secondi di ritardo che aveva al momento del suo scatto, continuando ovviamente a forzare una volta ripresi i quattro battistrada, visto che al passaggio al vantaggio sul gruppo è di neanche 20 secondi. Alla sua ruota resta così solamente Milesi, mentre gli altri due vengono ripresi nel corso della salita di via Montello.
Finita la salita, alle spalle dei battistrada avviene un rallentamento che permette al campione colombiano e al giovane italiano di guadagnare fino a un minuto di vantaggio, nonché a Gianluca Brambilla (Q36.5 Pro Cycling Team) e Michael Storer (Tudor Pro Cycling Team) di tentare una sortita in contropiede. I due inizialmente guadagnano e si avvicinano alla testa della corsa, ma nella lunga pianura che inizia stavolta dopo il Montello la loro azione si spegne, con la UAE Team Emirates XRG che riprende in mano la situazione. Ai piedi della prima salita di Via Matteotti il ritardo del gruppo è così di 50 secondi, ma Bernal ne ha ancora e rilancia, staccando Milesi, capace tuttavia di accodarsi a Quinn Simmons (Lidl-Trek), che si muove in contropiede rispondendo a un primo tentativo, subito rintuzzato da Ben Healy (EF Education – EasyPost), di Gianmarco Garofoli (Soudal Quick-Step).
L’azione di Simmons, soprattutto nei tratti in pianura, è poderosa e rapidamente Bernal viene ripreso, formando un nuovo terzetto al comando a 33 chilometri dalla conclusione. I tre riescono così a sentire il suono della campana 15 secondi prima di Afonso Eulalio (Bahrain Victorious), uscito in contropiede, e 41 prima del gruppo, condotto da Rafal Majka (UAE Team Emirates XRG). Si torna a salire via Montello e subito dal gruppo iniziano gli scatti con Victor Lafay (Decathlon AG2R La Mondiale) che parte come una freccia. A chiudere su di lui è Isaac Del Toro (UAE Team Emirates XRG), che inizialmente è seguito da quasi tutti i big, ma una ulteriore accelerazione vede il solo Tadej Pogačar riuscire a rientrare, oltre al francese che si accoda.
Questi tre uomini rientrano nel corso della discesa su Eulalio, con Del Toro che fa gran parte del lavoro per andare a colmare il gap anche sugli uomini di testa. Il ricongiungimento avviene così a 25 chilometri dalla conclusione, mentre dietro è la Q36.5 Pro Cycling a gestire l’inseguimento. Inevitabilmente, in testa non c’è intesa visto che nessuno vuole collaborare con la coppia UAE. Tadej Pogačar decide così di partire da solo in un tratto di discesa, sorprendendo gli avversari a 22 chilometri dal traguardo. Simmons capisce subito il pericolo e sembra andare a chiudere, ma quando il campione statunitense chiede il cambio non c’è nessuno a darglielo e i pochi metri che aveva lasciato da colmare, diventano nuovamente un fossato incolmabile.
Lafay prova a dare una mano, ma non è di certo la sua specialità e Simmons non ne ha più, permettendo così a Pogačar di fare il vuoto, pedalata dopo pedalata. Compreso che non riceverà grande aiuto, il campione americano prova a sua volta una sortita, ma ormai è tardi e la maglia iridata sparisce progressivamente dalla sua vista. A 15 chilometri dall’arrivo Simmons è così distanziato di 30 secondi, mentre gli altri sono ormai ripresi dal gruppo, che sulla nuova ascesa di Via Matteotti prova a darsi battaglia.
Tom Pidcock (Q36.5 Pro Cycling Team) porta via una azione con Toms Skujiņš (Lidl-Trek), Primož Roglič (Red Bull – BORA – hansgrohe), Ben Tulett (Team Visma | Lease a Bike), Gianmarco Garofoli (Soudal Quick-Step) e Isaac Del Toro (UAE Team Emirates XRG), ma la presenza di quest’ultimo rovina un equilibrio già precario e non c’è intesa per provare assieme a fare la differenza, non tanto sull’uomo davanti, quanto sugli altri inseguitori. Alle spalle di un Pogačar che ormai si è involato verso il traguardo la bagarre si spegne così da sola e alla fine è un gruppo di 30 corridori a giocarsi la seconda posizione in volata, 45 secondi dopo l’arrivo trionfale del duplice campione del mondo. La volata dei battuti è dunque appannaggio del giovane Albert Philipsen (Lidl-Trek), che regola l’esperto Julian Alaphilippe (Tudor Pro Cycling).
Risultato Tre Valli Varesine 2025
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