Tour de France 2023, Wout Poels trionfa a Saint-Gervais! Wout Van Aert ancora 2°, Pogacar e Vingegaard arrivano assieme

La fuga premia Wout Poels nella quindicesima tappa del Tour de France 2023. Il corridore della Bahrain – Victorious si invola nell’ultimo strappo staccando tutti i suoi compagni di avventura, costringendo Wout Van Aert ad un ennesimo secondo posto. A chiudere il podio è Mathieu Burgaudeau, che anciti mentre i big si giocano solo i piazzamenti avendo lasciato ampio margine agli attaccanti, fra i quali un Guillaume Martin che recupera tempo in classifica generale entrando nei primi dieci. Arrivano invece affiancati, con un ritardo di 6’04”, Tadej Pogacar e Jonas Vingegaard, che risponde prontamente ad ogni scatto dello sloveno, al quale non concede così neanche un secondo.

Il video dell’arrivo

Il racconto della corsa

Inizio di tappa a velocità altissime quest’oggi, con il gruppo che rimane di fatto compatto per 26 chilometri, prima dello scatto solitario di Nils Politt che accende la miccia sulla prima leggera salita di giornata. Il tedesco si porta via un gruppo di circa 30 corridori, dal quale evade quasi subito Julian Alaphilippe e Alexey Lutsenko. I due insistono, mantenendo a lungo circa 40” di vantaggio senza fermarsi ad aspettare il gruppone degli inseguitori che via via si fa sempre più numeroso, arrivando a contare fino a 33 corridori prima che il gruppo Maglia Gialla lo lasci andare.

Nel frattempo, una caduta provocata da un telefonino oltre le transenne poco prima del chilometro 50, manda a terra Kuss, Van Hooijdonck, Bernal e molti altri corridori del gruppo Maglia Gialla, nessuno dei quali per fortuna sembra riportare conseguenze gravi. Questo incidente si rivela decisivo sulla dinamica di gara visto che il gruppo prende il tempo per far rientrare tutti prima che la Jumbo-Visma torni a controllare la situazione.

La coppia di testa prosegue comunque la sua azione fino a scollinare con 30 secondi di vantaggio sul primo GPM rispetto a Guillaume Martin (COF), Mikel Landa (TBV), Wout van Aert (TJV), Warren Barguil (ARK), Mathieu Burgaudeau (TEN), Mattias Skjelmose (LTK), Michael Woods (IPT), Christopher Hamilton (DSM), Wout Poels (TBV), Giulio Ciccone (LTK), Dylan Teuns (IPT), Ion Izagirre (COF), Krists Neilands (IPT), Hugo Houle (IPT), Neilson Powless (EFE), Juan Pedro López (LTK), Alex Aranburu (MOV), Mathieu van der Poel (ADC), Omar Fraile (IGD), Nils Politt (BOH), Marc Soler (UAD), Rui Costa (ICW), Nans Peters (ACT), Marco Haller (BOH), Jonas Abrahamsen (UXT), Rigoberto Urán (EFE), Lawson Craddock (JAY), Magnus Cort (EFE), Simon Guglielmi (ARK), Torstein Træen (UXT), Andrey Amador (EFE), Søren Kragh Andersen (ADC), Christopher Juul-Jensen (JAY), Olivier Le Gac (GFC) e Søren Wærenskjold (UXT). Dopo aver raggiunge così un ritardo massimo che ha sfiorato i nove minuti, il gruppo, nuovamente condotto da Christophe Laporte (TJV) scollina con un ritardo di 8’25”.

Compreso che possono giocarsi la vittoria di tappa, la bagarre fra gli attaccanti inizia da lontano, mentre Ciccone spende energie nella lotta per la maglia a pois con Powless. Ripresi così Alaphilippe e Lutsenko, è Haller a muoversi, provando ad anticipare in vista della salita successiva, nella quale viene tuttavia velocemente raggiunto e staccato da Rui Costa. Alle spalle dell’ex iridato, che guadagna un massimo di 30 secondi, sono i Lidl-Trek a fare il lavoro in favore dell’abruzzese. Dopo il sacrificio di Lopez, che perde poi terreno, a fare l’andatura arriva anche Skjelmose, il cui ritmo esaurisce l’azione di Rui Costa, che poi non riesce più a seguire. Liberatosi da Powless grazie al forcing dei suoi compagni, Ciccone passa così per primo al GPM, raggiungendo in vetta alla classifica lo statunitense.

A quel punto in testa restano solamente Wout van Aert (Jumbo-Visma), Marc Soler (UAE Team Emirates), Thibaut Pinot (Groupama – FDJ), Rigoberto Urán (EF Education-Easypost), Mikel Landa (Bahrain – Victorious), Wout Poels (Bahrain – Victorious), Nathan Van Hooydonck (Jumbo-Visma), Mattias Skjelmose (Lidl – Trek), Rui Costa (Intermarché – Circus – Wanty), Guillaume Martin (Cofidis), Alex Aranburu (Movistar Team), Christopher Hamilton (Team dsm – firmenich), Hugo Houle (Israel – Premier Tech), Krists Neilands (Israel – Premier Tech) Lawson Craddock (Team Jayco – AlUla), Warren Barguil (Team Arkéa – Samsic), Simon Guglielmi (Team Arkéa – Samsic) Alexey Lutsenko (Astana Qazaqstan Team), Mathieu Burgaudeau (TotalEnergies) e Torstein Træen (Uno-X Pro Cycling Team), mentre il gruppo si trova a 6’10”.

All’imbocco del Col des Aravis è Soler ad attaccare con decisione e alle sue spalle è Van Aert a muoversi, seguito da Poels e Neilands, mentre stavolta Ciccone si fa sorprendere, perdendo così anche i punti del GPM. Nella discesa i quattro uomini si compattano in testa, ma Neilands sbaglia una manovra per prendere la borraccia dalla moto di assistenza neutra, entrando in contatto e finendo malamente a terra. Nel falsopiano successivo i tre battistrada rimasti costruiscono un gap importante, tuffandosi nella discesa verso la Côte des Amerands con un gap superiore al minuto. Il margine sale ulteriormente nel corso della picchiata che vede Soler perde le ruote degli altri due, arrivando alla salita con un ritardo di 15 secondi.

Lo spagnolo sembra avvicinarsi nelle prime rampe, ma quando Poels si alza sui pedali lasciando sul posto Van Aert comincia a scavare un gap che i suoi rivali non riusciranno più a colmare. A nulla valgono i tentativi di Barguil, Ciccone o gli altri, ormai il neerlandese è imprendibile e si impone nettamente in solitaria. Van Aert deve così accontentarsi nuovamente di un secondo posto dopo aver raggiunto e superato Soler, che poi si fermerà per attendere i big e dare una mano ai compagni, superato ormai anche dal sorprendente Burgaudeau, capace di staccare gli altri e prendersi il podio di giornata.

Tra i big invece la battaglia è tutta nella salita finale, anche se già sul penultimo GPM la UAE Team Emirates alza il ritmo per provare ad isolare Jonas Vingegard, riuscendo a staccare nuovamente Tom Pidcock (Ineos Grenadiers), che riesce tuttavia a rientrare nel corso della discesa, superando a velocità tripla un Felix Gall (Ag2r Citroën) in difficoltà per un problema al cambio. L’austriaco perde così le ruote nel momento peggiore, visto che appena si torna a salire Rafal Majka (UAE Team Emirates) alza nuovamente il ritmo, seguito solamente da Adam Yates (UAE Team Emirates), Tadej Pogačar (UAE Team Emirates), Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma), Sepp Kuss (Jumbo-Visma), Carlos Rodríguez (INEOS Grenadiers) e David Gaudu (Groupama – FDJ).

Il francese tuttavia dura poco e perde contatto a cinque chilometri dalla conclusione. Subito dopo Majka si sfila e lascia a Yates la testa del gruppetto. Il britannico imprime una ulteriore accelerazione che manda in difficoltà anche Rodriguez. Pogacar e Vingegaard restano ovviamente incollati alla sua ruota e proseguono in quest’ordine fino a tre chilometri dalla conclusione, quando Pogacar fa il buco e lascia avvantaggiarsi il compagno per vedere la reazione del rivale. Vingegaard non reagisce e i due rallentano così vistosamente anche oggi, venendo nuovamente raggiunti da Carlos Rodriguez. Lo spagnolo ovviamente non ci pensa due volte e prosegue del suo ritmo, dovendo inseguire Yates che minaccia la sua terza posizione.

Ad accodarsi al classe 2001 è Vingegaard, con Pogacar che a quel punto si mette alla sua ruota, mentre davanti Yates raggiunge Soler, che spara le sue ultime cartucce al servizio del team. Rimasto dietro al rivale, costantemente girato verso di lui, sino all’ultimo chilometro, Pogacar prova a giocarsi le sue carte con una volata lunga, che nei giorni scorsi ha spesso dato i suoi frutti. Stavolta tuttavia non ci sono le pendenze sperate e Vingegaard non concede neanche un metro. I due riprendono così assieme la coppia UAE davanti a loro, con Yates che subito prova ad alzare nuovamente il ritmo per lanciare il suo capitano. Arriva così un nuovo scatto nei 500 metri finali, ma anche stavolta Vingegaard resta attaccato alla ruota del rivale fino all’ultima curva, quando si alza sui pedali e si accosta a lui a per tagliare la linea del traguardo fianco a fianco.

Risultato Tappa 15 Tour de France 2023

Classifiche Tour de France 2023

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