Liegi-Bastogne-Liegi 2025, Tadej Pogačar fa il vuoto sulla Redoute! 2° Giulio Ciccone, 4° Simone Velasco, 6° Andrea Bagioli

Tadej Pogačar conquista anche la Liegi – Bastogne – Liegi 2025! Uno scatto implacabile sin dalle prime fasi de La Redoute gli permette di restare da solo compiendo l’ennesima cavalcata solitaria dopo che i suoi compagni hanno tenuto alto il ritmo per tutto il giorno, riprendendo la fuga a 60 chilometri dalla conclusione. Partito a 35 chilometri dalla conclusione, senza neanche doversi alzare sui pedali, il leader della UAE Team Emirates XRG ha progressivamente costruito un solco enorme rispetto ai rivali, che alle sue spalle si sono rapidamente ritrovati a darsi battaglia per la seconda posizione, che alla fine vede emergere Giulio Ciccone (Lidl-Trek), fra i più attivi all’inseguimento, in uno sprint a due davanti a Ben Healy (EF Education – EasyPost).
A regolare la volata del gruppo, giunto all’arrivo con un ritardo di 1’10”, appena sette secondi dopo i due inseguitori, è Simone Velasco (XDS Astana), che anticipa Thibau Nys (Lidl-Trek) e Andrea Bagioli (Lidl-Trek).
Il video dell’arrivo
Il racconto della corsa
La partenza è subito molto veloce e fa registrare diversi tentativi di attacco, ma l’andatura si mantiene alta e nessuno riesce ad evadere dal gruppo nelle prime fasi di gara. Dopo un allungo di Loïc Vliegen (Wagner Bazin WB), subito ripreso, prendono qualche secondo di vantaggio Sakarias Koller Løland (Uno-X Mobility), Valentin Retailleau (TotalEnergies) e Simon Guglielmi (Arkéa-B&B Hotels), ma dopo 18 chilometri dal via anche questi corridori vengono riassorbiti. Dopo altri 4000 metri, tuttavia, si forma un gruppetto di dieci uomini e a loro il plotone concede il via libera.
Ad avvantaggiarsi sono Hannes Wilksch (Tudor Pro Cycling Team), Stan Van Tricht (Alpecin-Deceuninck), Jack Haig (Bahrain Victorious), Sakarias Koller Løland (Uno-X Mobility), Kamiel Bonneu (Intermarché-Wanty), Eduardo Sepulveda (Lotto Cycling Team), Rayan Boulahoite e Valentin Retailleau (TotalEnergies), Ceriel Desal e Henri-François Renard-Haquin (Wagner Bazin WB). Al loro inseguimento si lanciano subito Mathis Le Berre (Arkéa-B&B Hotels) e Johan Meens (Wagner Bazin WB), i quali rientrano rapidamente sul drappello di testa, che vede il proprio vantaggio salire velocemente sopra i due minuti.
UAE Team Emirates XRG e Soudal Quick-Step si portano invece subito in testa al gruppo, che tuttavia nei chilometri seguenti lascia ancora spazio, tanto che, entrando negli ultimi 200 chilometri, il gap arriva a toccare i 5’45”. Registrato il ritiro di Maxim Van Gils (Red Bull-Bora-hansgrohe) e superata la prima salita ufficiale di giornata, la Côte de Saint-Roch, il distacco inizia a scendere leggermente, ma l’andatura si mantiene comunque regolare fino al Col de Haussire, dove la situazione cambia.
Dal gruppo allunga infatti Bob Jungels (Ineos Grenadiers), seguito poco dopo dal compagno di squadra Tobias Foss, e nel giro di pochi chilometri i due riescono sostanzialmente a dimezzare il loro ritardo dai fuggitivi. Anche il plotone, però, accelera decisamente e inizia a recuperare terreno quando, ad affiancare UAE e Soudal, arriva anche un uomo Lidl-Trek. Al cartello che indica 100 chilometri al traguardo, quindi, i due inseguitori transitano con poco meno di 2′ da recuperare ai battistrada, mentre il gruppo ci arriva con poco più di 3′ di distacco.
Il margine degli attaccanti cala ancora leggermente affrontando Côte de Mont-le-Soie e Côte de Wanne, in cima alla quale resta ormai poco più di un minuto di vantaggio ai battistrada su un gruppo che va a riprendere i due inseguitori subito dopo lo scollinamento. Sulla Côte de Stockeu davanti si muove la coppia TotalEnergies, con Boulahoite che prova poi a partire da solo, raggiunto tuttavia da Sepulveda, Le Berre, Loland e Haig, pronto poi a dare una ulteriore scossa. Dietro sono i suoi compagni Edoardo Zambanini e Pello Bilbao a provare una manovra offensiva, ma la UAE Team Emirates – XRG fa buona guardia e chiude rapidamente l’azione.
A seguire arriva in testa la Lidl – Trek, che prova a tenere alto il ritmo in approccio al Col du Rosier, dove torna in testa la formazione emiratina, finendo per riprendere tutti i battistrada a 60 chilometri dalla conclusione. Con anche la Tudor Pro Cycling che cerca di alzare il ritmo, si arriva tutti assieme, a ritmo sfrenato, ai piedi della Côte de la Redoute. In testa c’è Pavel Sivakov (UAE Team Emirates – XRG) che sfilaccia il gruppo e rapidamente si nota l’assenza davanti di Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step), sorprendentemente indietro. Tadej Pogacar decide così di muoversi in prima persona a 34,8 chilometri dalla conclusione, con una accelerazione ancor prima di arrivare sulle pendenze più dure.
Lo sloveno parte da seduto, ma nessuno riesce a stargli dietro. Neilson Powless (EF Education – EasyPost) prova a gestire la situazione, ma rapidamente arriva lo scatto di Giulio Ciccone (Lidl-Trek), con la pronta risposta di Julian Alaphilippe (Tudor Pro Cycling), seguito da Tom Pidcock (Q36.5 Pro Cycling), Ben Tulett (Visma | Lease a Bike) e Thibau Nys (Lidl-Trek), mentre Remco Evenepoel si trova già in un secondo gruppo. In vista dello scollinamento Alaphilippe rilancia, ma ad avvantaggiarsi sono Pidcock e Healy, evitando il rientro di altri uomini. Pogacar sembra ancora a portata, con un gap di poco superiore ai dieci secondi, ma è nello strappo che segue che lo show del campione del mondo entra nel vivo.
Mentre dietro si battono fra loro, lo sloveno prosegue infatti la sua azione a ritmo indiavolato, cominciando a scavare un solco che si rivelerà rapidamente impossibile da colmare. A 30 chilometri dall’arrivo siamo infatti a quasi trenta secondi di margine sui primi inseguitori e quasi un minuto sul gruppo, dove ci si muove a scatti. Tra i più attivi anche Evenepoel, che tuttavia mostra più volte segni di nervosismo. Nel mezzo invece Alaphilippe e Ciccone rientrano su Healy e Pidcock, ma il quartetto si trova ad avere 40 secondi di ritardo a 25 chilometri dalla conclusione, dovendo così respingere gli assalti dei corridori dietro di loro, tra i quali spiccano Mauro Schmid (Team Jayco-AlUla), Alex Baudin (EF Education – EasyPost) e Brandon McNulty (UAE Team Emirates – XRG), che inizialmente sembrano riuscire ad avvicinarsi assieme a Carlos Rodriguez (Ineos Grenadiers) e Powless.
L’intesa tuttavia non si trova tra coloro che sono usciti dal gruppo, che condotto da Remco Evenepoel li riprende a venti chilometri dalla conclusione, dove ormai il gap dal battistrada è di 1’15”, mentre i quattro nel mezzo sono ormai a un minuto. Sulla Roche-aux-Faucons il ricongiungimento alle spalle di Pogacar sembra quasi cosa fatta, ma Ciccone non ci sta e riparte sin dalle prime rampe, seguito da Healy. Gli altri due vengono invece ripresi, con Pidcock che prova più volte comunque a rilanciare, ma ormai le energie residue non gli bastano per fare la differenza. Si spegne la luce invece per Remco Evenepoel, che preso dal nervosismo finisce anche per fermarsi, per poi ripartire e concludere la corsa lontano dai primi.
Il finale è ormai un assolo di Tadej Pogacar, che a dieci chilometri dalla conclusione ha 1’30” di vantaggio sui primi inseguitori e quasi due minuti sul gruppo, che nel frattempo è andato a ricomporsi sempre più, permettendo così il rientro anche di numerosi gregari. Si anima così la lotta per il podio visto che i trenta secondi di margine di Ciccone e Healy cominciano ad assottigliarsi progressivamente. Sarà tuttavia troppo tardi per gli uomini veloci, perché i due coraggiosi riescono a giocarsi la seconda posizione allo sprint, quasi un minuto dopo l’arrivo trionfale di Tadej Pogacar, che taglia il traguardo con il dito rivolto al cielo, in ricordo della madre della sua compagna Urska Zigart, morta a pochi giorni dal via della Liegi 2022. Mentre lo sloveno festeggia con i membri dello staff, Ciccone si prende la seconda posizione su Healy con un bello sprint, anticipando di una manciata di secondi Simone Velasco (XDS Astana), che vince la volata dei battuti regalando punti preziosi al suo team.
Risultato Liegi – Bastogne – Liegi 2025
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