Giro d’Italia 2024, impresa di Tadej Pogacar nella tappa regina! Regala spettacolo e infligge distacchi pesantissimi a tutti i rivali

Straordinaria impresa di Tadej Pogacar nella tappa regina del Giro d’Italia 2024. La Maglia Rosa regala spettacolo nella tappa più attesa di questa edizione e, dopo essere partito dal gruppo dei migliori ad una quindicina di chilometri dall’arrivo, va a riprendere sulla salita del Passo del Foscagno uno ad uno tutti i componenti della fuga di giornata fino a conquistare in solitaria il traguardo del Mottolino. Alle spalle dello scatenato sloveno, arriva ad una trentina di secondi Nairo Quintana (Movistar), che aveva nettamente distanziato tutti gli altri compagni di avventura. Terza posizione per Georg Steinhauser (EF Education-EasyPost), anch’egli tra i fuggitivi di giornata, che conclude a 2’32”, resistendo per poco agli uomini di classifica.

Primo tra questi è Romain Bardet (Team dsm-firmenich PostNL), che muovendosi in controtempo sull Passo di Foscagno riesce poi ad anticipare per una manciata di secondi Daniel Martinez (Bora-gansgrohe) e Geraint Thomas (Ineos Grenadiers), che tagliano insieme il traguardo a 2’50”. Poco dietro Ben O’Connor (Decathlon Ag2r La Mondiale) e Thymen Arensman (Ineos Grenadiers), mentre è più pesante il ritardo di Antonio Tiberi (Bahrain Victorious), che paga 4 minuti dal capitano della UAE Team Emirates, ma soprattutto uno dai rivali diretti, pur riuscendo a conservare Top5 e Maglia Bianca.

Il video dell’arrivo

Il racconto della tappa

Pronti-via e subito iniziano gli scatti, che portano rapidamente alla formazione di un drappello di dodici attaccanti. A comporlo sono Tobias Bayer (Alpecin-Deceuninck), Davide Ballerini (Astana Qazaqstan Team), Simone Velasco (Astana Qazaqstan Team), Harrison Wood (Cofidis), Laurence Pithie e Lewis Askey (Groupama-FDJ), Olivier Le Gac (Groupama-FDJ), Lilian Calmejane (Intermarché Wanty), Bert Van Lerberghe (Soudal Quick-Step), Caleb Ewan (Team Jayco – AlUla), Davide Bais (Team Polti Kometa) e Alessandro Tonelli (VF Group – Bardiani CSF – Faizanè), mentre il gruppo si tranquillizza subito a eccezione di Andrea Piccolo (EF Education-EasyPost), che con ancora un distacco di poco superiore al mezzo minuto prova a riportarsi tutto solo sui battistrada. Il 23enne non riesce però a riavvicinarsi alla testa della corsa nel tratto seguente e dopo 23 chilometri di gara viene riassorbito dal plotone, il cui ritardo è nel frattempo salito a 3’14” nonostante in testa si sia rapidamente portata la Cofidis a lavorare.

La squadra francese vuole provare a tenere vicini i fuggitivi per fare in modo di lanciare poi all’attacco Simon Geschke (Cofidis), a caccia di punti per la Maglia Azzurra, e il tedesco infatti attacca appena iniziata il GPM di Lodrino, quando il ritardo dai 12 al comando è ormai di 3’42”. L’azione di Geschke viene seguita da una trentina di altri corridori, ai quali poi se ne accodano un’altra decina. All’inseguimento dei battistrada si portano quindi Tobias Foss e Jhonatan Narváez (Ineos Grenadiers), Kaden Groves, Nicola Conci e Edward Planckaert (Alpecin-Deceuninck), Ewen Costiou, Michel Ries e Alessandro Verre (Arkéa-B&B Hotels), Christian Scaroni (Astana Qazaqstan Team), Jonas Koch e Maximilian Schachmann (Bora-hansgrohe), Simon Geschke (Cofidis), Enzo Paleni (Groupama-FDJ), Andrea Vendrame (Decathlon Ag2r La Mondiale Team), Jefferson Alexander Cepeda e Georg Steinhauser (EF Education-EasyPost), Kevin Colleoni (Intermarché Wanty), Andrea Bagioli, Juan Pedro López e Amanuel Ghebreigzabhier (Lidl-Trek), Lorenzo Milesi, Nairo Quintana, Will Barta e Pelayo Sánchez (Movistar Team), Julian Alaphilippe e Mauri Vansevenant (Soudal Quick-Step), Chris Hamilton e Gijs Leemreize (Team dsm-firmenich PostNL), Alessandro De Marchi e Luke Plapp (Team Jayco AlUla), Davide Piganzoli, Matteo Fabbro, Mattia Bais, Mirco Maestri e Francisco Muñoz (Team Polti Kometa), Jan Tratnik e Attila Valter (Team Visma | Lease A Bike), Matteo Trentin, Michael Storer e Florian Stork (Tudor Pro Cycling Team), Luca Covili, Filippo Fiorelli, Martin Marcellusi, Giulio Pellizzari e Manuele Tarozzi (VF Group – Bardiani CSF – Faizanè).

Questi uomini scollinano con 2′ di ritado dalla testa della corsa, mentre il gruppo, dove a controllare la situazione si sono portati gli uomini della UAE Team Emirates, passa in vetta con un distacco di 2’50”. Dopo la discesa e qualche chilometro di fondovalle, inizia subito il GPM successivo, il Colle San Zeno, lungo il quale davanti perdono contatto Le Gac, Van Lerberghe e Ewan, mentre tra gli inseguitori allungano Scaroni, Piganzoli e Pellizzari. Questi tre si riportano sui nove battistrada superstiti a poco meno di tre chilometri dalla scollinamento, ma anche gli altri inseguitori, tra i quali qualcuno non è riuscito a seguire l’andatura, si riportano davanti poco prima del GPM. Geschke può così sprintare per i punti, ma viene anticipato da Scaroni. La lunga discesa seguente vede Bayer riuscire a prendere qualche secondo di margine, ma sull’austriaco si portano rapidamente Ballerini, Scaroni, Wood, Pellizzari e Tonelli.

Questi sei battistrada concludono la discesa con quasi un minuto di vantaggio sul folto gruppo inseguitore, composto Foss, Narváez, Groves, Conci, Planckaert, Costiou, Ries, Velasco, Koch, Schachmann, Geschke, Vendrame, Cepeda, Steinhauser, Pithie, Askey, Paleni, Calmejane, Bagioli, Ghebreigzabhier, López, Quintana, Barta, Sánchez, Alaphilippe, Vansevenant, Hamilton, Leemreize, De Marchi, Ewan, Plapp, Fabbro, D. Bais, M. Bais, Maestri, Piganzoli, Tratnik, Valter, Trentin, Storer, Stork, Covili, Fiorelli, Marcellusi e Tarozzi. Nel lungo tratto di fondovalle successivo, il vantaggio degli uomini al comando arriva a superare i due minuti e a sfiorare i cinque sul gruppo, ma avvicinandosi allo sprint intermedio di Malonno i primi inseguitori tornano a guadagnare, transitando con 1′ di ritardo e recuperando ancora qualcosa prima dell’inizio del Mortirolo.

Qui davanti restano i soli Scaroni e Pellizzari, mentre dietro di loro inizia la bagarre nel gruppo all’inseguimento, con la Polti – Kometa che si mette in mostra tirando per tutto il tempo. Alla fine ad emergere è tuttavia Conci, che con una progressione nel finale della salita rientra sulla coppia di testa in vista del GPM, dove a transitare per primo è tuttavia Scaroni. Nella discesa in testa la situazione si ricompatta parzialmente e nel falsopiano ascendente che porta al Passo di Foscagno restano in testa Jhonatan Narváez (INEOS Grenadiers), Nicola Conci (Alpecin-Deceuninck), Michel Ries (Arkéa-B&B Hotels), Christian Scaroni (Astana Qazaqstan Team), Simon Geschke (Cofidis), Georg Steinhauser (EF Education EasyPost), Amanuel Ghebreigzabhier (Lidl-Trek), Juan Pedro López (Lidl-Trek), Nairo Quintana (Movistar Team), Pelayo Sánchez (Movistar Team), Julian Alaphilippe (Soudal Quick-Step), Mauri Vansevenant (Soudal Quick-Step), Davide Piganzoli (Team Polti Kometa), Attila Valter (Team Visma | Lease A Bike), Michael Storer (Tudor Pro Cycling Team), Luca Covili (VF Group – Bardiani CSF – Faizanè) e Giulio Pellizzari (VF Group – Bardiani CSF – Faizanè).

Controllato dalla UAE Team Emirates, che prova a gestire al meglio i suoi uomini, il gruppo intanto insegue con un distacco che si è stabilizzato attorno ai quattro minuti. La tregua tra i battistrada finisce sullo strappo di Le Motte, dove al comando restano Nicola Conci (Alpecin-Deceuninck), Georg Steinhauser (EF Education EasyPost), Davide Piganzoli (Team Polti Kometa), Attila Valter (Team Visma | Lease A Bike) e Luca Covili (VF Group – Bardiani CSF – Faizanè) sui quali rientrano Jhonatan Narváez (INEOS Grenadiers), Simon Geschke (Cofidis), Nairo Quintana (Movistar Team), Julian Alaphilippe (Soudal Quick-Step) e Michael Storer (Tudor Pro Cycling Team).

Questi uomini arrivano assieme sul Passo di Foscagno, ma qui la corsa esplode definitivamente, con Steinhauser che parte subito, prendendo un buon vantaggio. Dopo aver seguit una serie di scatti infruttuosi, Nairo Quintana rompe gli indugi e si lancia da solo all’inseguimento del battistrada mentre nel gruppo il ritmo aumenta, con la UAE Team Emirates che chiama in causa i suoi scalatori migliori. Il ritmo di Felix Grossschartner prima, e soprattutto Rafal Majka, in un secondo momento, manda in frantumi il gruppo, fino allo scatto di Tadej Pogacar che arriva a circa 15 chilometri dalla conclusioe, mentre ormai Quintana conduce la corsa con un margine di poco superiore ai tre minuti.

Se Daniel Martinez (Bora-hansgrohe) prova timidamente a seguire la Maglia Rosa, da subito si capisce che sarà un altro capolavoro dello sloveno, rapido a rimontare chiunque lo precede. Unica eccezione al GPM è Quintana, che scollina ancora con 40 secondi di vantaggio, ma ai piedi del muro finale ne restano trenta e Pogacar se li divora. A due chilometri dall’arrivo Quintana è raggiunto e staccato senza esitazioni, con il fenomeno di Komenda che prosegue la sua inarrestabile progressione sino all’ultimo chilometro, che a quel punto sa di potersi gustare pienamente.

La Maglia Rosa conquista così la tappa con 30 secondi di margine su un Nairo Quintana che dal canto suo ha fatto una grande tappa visto che dopo di lui bisogna aspettare altri due minuti prima di veder arrivare qualcuno, ovvero Steinhauser, unico altro fuggitivo a resistere al ritorno degli altri uomini di classifica. Poco dietro arriva infatti Romain Bardet (Team dsm-firmenich PostNL) che era partito a sua volta sul Foscagno, in contropiede, guadagnando quei trenta secondi che gli hanno poi consentito di resistere al rientro di Daniel Martinez (Bora-hansgrohe) e Geraint Thomas (Ineos Grenadiers), emersi nuovamente come i più solidi, alle spalle dello sloveno. Malgrado il lavoro dei compagni, Ben O’Connor (Decathlon Ag2r La Mondiale) perde qualche secondo, anticipando un generoso Thymen Arensman (Ineos Grenadiers), votato alla causa del suo leader, e un grintoso Einer Rubio (Movistar), che a sua volta aveva provato ad anticipare nel finale.

Risultato Tappa 15 Giro d’Italia  2024

Classifiche Giro d’Italia 2024

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