Giro d’Italia 2023, fuggitivi ripresi a 250 metri dall’arrivo: in volata vince Mads Pedersen, ancora 2° Jonathan Milan
Finale incredibile nella sesta tappa del Giro d’Italia 2023. Alessandro De Marchi (Team Jayco AlUla) e Simon Clarke (Israel-Premier Tech), ultimi due superstiti della fuga di giornata, vengono ripresi dal gruppo a soli 250 metri dal traguardo di Napoli, dove ad imporsi in una volata lanciata lunga da Fernando Gaviria (Movistar) è Mads Pedersen (Trek-Segafredo), al suo primo successo nella Corsa Rosa. Come ieri, chiude al secondo posto Jonathan Milan (Bahrain Victorious), mentre il podio viene completato da Pascal Ackermann (UAE Team Emirates) davanti a Kaden Groves (Alpecin-Deceuninck) e allo stesso Gaviria. Non cambia la classifica generale, con Andreas Leknessund (Team DSM) che mantiene quindi la Maglia Rosa.
Il video dell’arrivo
Il racconto della corsa
Si comincia con un tratto neutralizzato ben più lungo del previsto, a causa di una serie di forature che rallentano alcuni corridori. C’è anche una caduta, che vede coinvolti Otto Vergaerde (Trek-Segafredo) e Gianni Moscon (Astana Qazaqstan). Una volta partiti, ci prova subito Stefan Kung (Groupama-FDJ), ma il tentativo giusto è quello di Alessandro de Marchi (Team Jayco-AlUla): il friulano allunga prima di venire raggiunto da Francesco Gavazzi (Eolo-Kometa). Dietro la miccia dei contrattacchi non si spegne e si avvantaggiano Alexandre Delettre (Cofidis), Simon Clarke (Israel-Premier Tech) e, in un secondo momento, Charlie Quarterman (Team Corratec-Selle Italia).
I tre riescono a portarsi in testa e si forma così un gruppetto di cinque che procede subito di buon accordo. Alle loro spalle ci prova anche Alessandro Verre (Arkéa-Samsic) il quale però non riesce a chiudere il buco e rimane a lungo nella terra di mezzo fra fuggitivi e gruppo. Dopo 30 chilometri di gara, costellati da tantissime forature, la situazione in gruppo si calma definitivamente e i fuggitivi possono vantare quasi 3′ di vantaggio, dote che aumenta rapidamente fino a toccare i 4’30”, salendo poi ulteriormente fino a superare i sei minuti ai piedi del primo GPM di giornata, il Valico di Chiunzi.
A quel punto, in gruppo il ritmo aumenta grazie alla Ineos Grenadiers, con alcuni velocisti che non tardano a perdere terreno. Tra questi Mark Cavendish (Astana Qazaqstan) e Filippo Fiorelli (Green Project-Bardiani CSF-Faizanè), che non riusciranno più a rientrare visto che a quel punto anche altre squadre si portano in testa, in particolare UAE Team Emirates e Trek-Segafredo. Mentre Verre non riesce più ad avvicinarsi, finendo per essere ripreso a 90 chilometri dal traguardo, davanti intanto proseguono assieme sino al GPM successivo, Picco Sant’Angelo, quando è Clarke a rompere gli indugi, seguito dal solo De Marchi.
Delettre inizialmente prova a seguire, ma deve a sua volta arrendersi. Il gruppo, sempre tirato dalle squadre dei velocisti, insegue a quel punto con un margine confortevole intorno ai 2’30”, con il quale riprende i tre inseguitori. Il distacco resta stabile fino ai 25 all’arrivo, quando le squadre dei velocisti cominciano ad aumentare l’andatura, dopo una fitta discussione tra i capitani. Movistar, Alpecin-Deceuninck e Team DSM arrivano così davanti per dare una mano a UAE e Trek. Il ritardo comincia così a scendere, ma la coppia di testa vende cara la pelle, entrando nei dieci chilometri finali con ancora 60 secondi.
Cinque chilometri più avanti, mentre Primoz Roglic (Jumbo-Visma) e Geraint Thomas (Ineos Grenadiers) sono vittime di problemi meccanici che li costringono a un veloce inseguimento prima di rientrare in gruppo, il gap è ancora di 40 secondi per De Marchi e Clarke, che proseguono con ottima collaborazione. Con le squadre dei velocisti che sembrano non avere le forze per andare a chiudere, in testa al plotone si portano i team degli uomini di classifica per cercare di tenere al sicuro i loro capitani fino ai -3 dalla conclusione, dove i due battistrada passano con ancora 30″ di vantaggio.
All’ultimo chilometro, il margine di De Marchi e Clarke è dimezzato, ma i due sembrano avere ancora buone chances di giocarsi il successo, anche se a quel punto il friulano smette di dare cambi all’australiano, sulla carta più veloce. Davanti, quindi, la velocità cala, mentre dietro trovano le ultime forze per andare a chiudere il gap sui due coraggiosi attaccanti, che vengono riassorbiti a soli 250 metri dal traguardo. Appena ripresi, a partire come un missile è Fernando Gaviria (Movistar), che prova a sorprendere tutti quanti con una volata lunga nonostante un leggero vento contrario, ma da dietro gli altri velocisti recuperano e Mads Pedersen (Trek-Segafredo) riesce ad affiancare e superare il colombiano negli ultimi 50 metri, andando così a cogliere la vittoria.
Risultato Tappa 6 Giro d’Italia 2023
Classifiche Giro d’Italia 2023
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