Giro d’Italia 2020, Tao Geoghegan Hart conquista Piancavallo! Joao Almeida resiste all’assalto di Wilco Kelderman, perdono 1’30” Nibali e Fuglsang

La prima grande tappa di montagna del Giro d’Italia 2020 mostra gerarchie inattese alla vigilia della corsa. La Sunweb impone infatti la sua legge, controllando la corsa sin dalle prime fasi di corsa, per poi far esplodere il gruppo nella salita finale. Unico a resistere al ritmo sfrenato è Tao Geoghegan Hart, capace poi di battere nettamente allo sprint Wilco Kelderman e Jai Hindley, il cui ritmo ha staccato nettamente Joao Almeida. Il portoghese è stato comunque bravo a resistere, limitando i danni a 36 secondi, che gli consentono di mantenere la Maglia Rosa, seppur per una manciata di secondi. Decisamente più lontani invece Vincenzo Nibali e Jakob Fuglsang, che con due approcci diversi alla salita conclusiva arrivano assieme, con un ritardo di 1’36”.

La fuga oggi è molto ambita, ma no ci vuole molto affinché nasca il tentativo di giornata. A comporlo sono Andrea Vendrame (AG2R La Mondiale), Luca Chirico (Androni – Sidermec), Manuele Boaro (Astana Pro Team), Mark Padun (Bahrain – McLaren), Nathan Haas (Cofidis, Solutions Crédits), Daniel Navarro (Israel Start-Up Nation), Thomas De Gendt (Lotto Soudal), Matthew Holmes (Lotto Soudal), Davide Villella (Movistar Team), Rohan Dennis (Ineos Grenadiers), Giovanni Visconti (Vini Zabù – KTM) ed Edoardo Zardini (Vini Zabù – KTM), ma il gruppo reagisce, con le squadre escluse che cercano di riportarsi sotto. Il tentativo si trova così a doversi sudare la propria avventura, restando a lungo con un vantaggio di circa venti secondi. Ai piedi della prima salita di giornata perdono contatto Haas e Zardini, mentre dal gruppo escono Giovanni Carboni (Bardiani CSF Faizanè), Sergio Samitier (Movistar) e Ruben Guerreiro (EF Pro Cycling), con quest’ultimo che si riporta rapidamente su Haas, ma senza poi riuscire a fare la differenza.

Mentre la Deceuninck – QuickStep lascia fare, concedendo subito un vantaggio che arriva a superare rapidamente i sette minuti, quando la salita si fa più intensa è Samitier ad accelerare notevolmente, staccando gli altri contrattaccanti, fino a riuscire a rientrare, supportato da Villella negli ultimi metri, in vista del GPM, dove Visconti passa in testa, andando ad indossare virtualmente la Maglia Azzurra che poi concretamente vestirà al traguardo. In gruppo intanto arrivano NTT Pro Cycling e Sunweb a fare l’andatura, cominciando a contenere il ritardo dalla testa della corsa e andando a riprendere alcuni degli inseguitori, fino a rientrare poi anche su Carboni, costretto a rialzarsi dopo essere rimasto inutilmente nel mezzo per qualche chilometro.

Lo scenario non cambia nelle fasi centrali della corsa, con il distacco che si riduce a cinque minuti. La svolta arriva invece verso il TV di Poffardo, dove sono De Gendt, Dennis, Villella e Visconti ad allungare, ma i due italiani non riescono a restare a lungo con gli altri due, così come il belga deve rapidamente arrendersi all’australiano, il cui ritmo è molto più deciso. L’azione dell’ex campione del mondo a cronometro sarà tuttavia annullata sulla salita finale dalla nuova scossa del gruppo, con anche la Astana ad alzare l’andatura. La vera svolta è tuttavia portata nuovamente dalla Sunweb, che dopo aver fatto lavorare a lungo Nico Denz, quasi per tutto il giorno, mette davanti Sam Oomen, Chris Hamilton e Jai Hindley, che nell’ordine spezzano il gruppo.

Tra i primi a staccarsi c’è Pello Bilbao, ma poco dopo tocca anche a Domenico Pozzovivo, così come Brandon McNulty. Restano così davanti solamente Chris Hamilton, Jai Hindley, Wilco Kelderman, Tao Geoghegan Hart, Joao Almeida, Fausto Masnada, Vincenzo Nibali e Rafal Majka, bravo a rientrare dopo essere rimasto sorpreso da un buco. Il siciliano tuttavia non regge a lungo, saltando all’improvviso per essere ripreso da Patrick Konrad e Pello Bilbao, mentre poi la stessa sorte tocca a tutti gli altri quando è Hindley a prendere in mano il ritmo.

Oltre al suo capitano, unico a resistere è Geoghegan Hart, mentre Almeida decide di salire del proprio ritmo, non potendo seguire l’accelerazione. Lentamente il suo distacco sale, ma il portoghese non crolla, gestendosi con intelligenza per contenere il distacco in 36 secondi al traguardo. Decisamente più lontani gli altri, con Majka che arriva da solo anticipando di poco gli altri, che si ricompattano nei chilometri finali, chiudendo a 1’36” dal vincitore Tao Geoghegan Hart, che domina lo sprint sui due Sunweb.

Risultato Tappa 15 Giro d’Italia 2020

Classifica Generale

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