Giro di Romandia 2023, colpo doppio di Adam Yates davanti a Thibaut Pinot! 3° Damiano Caruso, 8° Egan Bernal
Tappa e maglia per Adam Yates al Giro di Romandia 2023. Il corridore della UAE Team Emirates ipoteca il successo finale conquistando la tappa regina davanti a Thibaut Pinot (Groupama-FDJ) , che nel finale non riesce a coronare la rimonta. A completare il podio di giornata, salendo così anche sul podio nella generale dietro un intelligente Matteo Jorgenson (Movistar), è un concreto Damiano Caruso (Bahrain-Victorious), capace di gestirsi al meglio nella lunghissima salita finale, ricca di attacchi e accelerazioni, con un Romain Bardet (Team DSM) molto attivo prima di perdere contatto e chiudere settimo, poco davanti ad un ritrovato Egan Bernal (Ineos Grenadiers), che a sua volta invece sale in maniera regolare, del suo passo, rimontando corridori saltati dal gruppetto dei big fino a chiudere con una incoraggiante top10.
Il video dell’arrivo
Ritardata a causa della pioggia caduta nella notte, la partenza vede subito il gruppo darsi battaglia verso il primo GPM di giornata, lungo il quale nessuno riesce a fare la differenza. In vista dello scollinamento è Julian Bernard (Trek-Segafredo) a muoversi per primo, puntando a difendere la sua maglia dei GPM. Una serie di scatti porta ben 23 uomini ad uscire dal gruppo, riuscendo a guadagnare una ventina di secondi. Il tempo di valutare i nomi presenti al comando, che il gruppo reagisce piuttosto prontamente, visto che alcuni hanno un distacco troppo contenuto in classifica per essere lasciati andare.
Nelson Oliveira (Movistar Team), Finn Fisher-Black (UAE Team Emirates), Rein Taaramäe (Intermarché – Circus – Wanty), Nans Peters (AG2R Citroën Team), Ewan Costiou (Team Arkéa – Samsic), Gregor Mühlberger (Movistar Team), Steven Kruijswijk (Jumbo-Visma), Ben Zwiehoff (BORA – Hansgrohe), Asbjørn Hellemose (Trek – Segafredo), Gianmarco Garofoli (Astana Qazaqstan Team), Luis-Joe Lührs (BORA – Hansgrohe), Jan Christen (Swiss Cycling), Antoine Debons (Swiss Cycling), Quinten Hermans (Alpecin-Deceuninck), Johannes Adamietz (Lotto Dstny), Thomas De Gendt (Lotto Dstny), Robert Stannard (Alpecin-Deceuninck), Josef Černý (Soudal – QuickStep), G Lawson Craddock (Team Jayco – AlUla), Julien Bernard (Trek – Segafredo), Domen Novak (UAE Team Emirates), Ivo Oliveira (UAE Team Emirates) e Antoine Aebi (Swiss Cycling) vengono così raggiunti prima da Marco Brenner (Team DSM), poi dal resto del gruppo che ovviamente non concede spazio.
Quando ormai l’avventura sta per concludersi, l’esperto De Gendt riparte, seguito dai giovani Ewan Costiou (Team Arkéa – Samsic) e Gianmarco Garofoli (Astana Qazaqstan Team), che colgono l’occasione. Dal gruppo a quel punto ripartono alcuni uomini, con Ben Zwiehoff (BORA – Hansgrohe), Quinten Hermans (Alpecin-Deceuninck), Christopher Juul-Jensen (Team Jayco – AlUla), Antoine Debons (Swiss Cycling), Josef Černý (Soudal – QuickStep), G Lawson Craddock (Team Jayco – AlUla) e Julien Bernard (Trek – Segafredo) che vengono lasciati andare dalle squadre dei favoriti, ben felici di poter rallentare visto che non ci sono corridori pericolosi.
Gli inseguitori rientrano così velocemente sui battistrada, formando un gruppetto di dieci uomini in testa alla corsa, con un vantaggio che rapidamente tocca i due minuti. La UAE Team Emirates tuttavia decide rapidamente di tenere sotto controllo la corsa. I battistrada scollinano il GPM di Anzère, dove Bernard fa il pieno di punti, con un vantaggio di 2’15”, ma il gap cresce nel corso della discesa seguente così come nella salita successiva, quella di Lens, dove è nuovamente Bernard a transitare per primo. Entrando negli ultimi 100 chilometri di gara, il plotone vede quindi il ritardo toccare i 3’10”, ma il gap aumenta ulteriormente nel tratto di pianura che precede il quarto GPM di giornata nonostante il lavoro della UAE Team Emirates, sempre con Ivo Oliveira.
Dopo il traguardo volante di Uvrier, vinto da Costiou, il vantaggio dei battistrada arriva fino a un massimo di 3’50”, ma a quel punto Oliveira compie l’ultimo sforzo e riporta il gruppo a poco più di 3′ ai piedi dell’ascesa di Suen. Qui è la Groupama-FDJ a prendere in mano le operazioni, aumentando decisamente il ritmo e recuperando nel giro di poco 30” ai fuggitivi, che rimangono in 9 dato che Debons perde contatto. Con il prosieguo della salita, si staccano anche Bernard, Hermans, Garofoli e Costiou, e numerosi corridori perdono contatto anche dal plotone, che si avvicina a 2’15” dai cinque fuggitivi rimasti, mentre gli altri vengono progressivamente ripresi dal gruppo. Tra questi Garofoli (Astana Qazaqstan) che prova a portare con sé Harold Tejada, uscito in contropiede nelle fasi finali della salita.
Un tentativo tuttavia velleitario, che non consente loro di guadagnare più di una ventina di secondi, venendo annullato dal gruppo, nuovamente condotto dalla UAE Team Emirates, ancora prima dell’imbocco della lunga salita finale. Ai piedi dell’ultimo GPM di giornata una caduta in gruppo costringe Michael Woods (Israel – Premier Tech) al ritiro, condizionando anche la prestazione di Jesús Herrada (Cofidis). Quasi nello stesso momento Brandon Smith Rivera (INEOS Grenadiers) è il primo a lanciare le ostilità, ma la sua azione è di brevissima durata. Mentre davanti si danno battaglia, con Juul-Jensen che sembra emergere prima di essere raggiunto dal compagno Craddock e da un coriaceo Zwiehoff, il gruppo si avvicina sempre più fino al momento in cui sono sorprendentemente gli uomini del Team Jayco – AlUla, malgrado la presenza di due compagni in testa, a dettare il ritmo.
La sferzata della formazione australiana permette una importante selezione, sancendo così la fine della fuga di giornata a dodici chilometri dalla conclusione. Successivamente arriva in testa Marco Brenner (Team DSM), il cui forcing manda in difficoltà il leader della generale Juan Ayuso (UAE Team Emirates), facendo definitivamente esplodere il gruppo. Tra gli ultimi a cedere Gino Mäder (Bahrain-Victorious) ed Egan Bernal (Ineos Grenadiers), mentre con il giovane tedesco restano solamente, in ordine di classifica, Matteo Jorgenson (Movistar Team), Adam Yates (UAE Team Emirates), Max Poole (Team DSM), Thibaut Pinot (Groupama – FDJ), Romain Bardet (Team DSM), Oscar Onley (Team DSM), Simon Carr (EF Education-Easypost), Rafał Majka (UAE Team Emirates), Cian Uijtdebroeks (BORA – Hansgrohe), Edward Dunbar (Team Jayco – AlUla), Filippo Zana (Team Jayco – AlUla) e Gregor Mühlberger (Movistar Team).
Il campione italiano prende a quel punto le redini in favore di Dunbar, ma il primo scatto a 7 chilometri dal traguardo, arriva ad opera di Romain Bardet. A chiudere subito è Yates, seguito da Jorgenson, Dunbar e dagli altri, ad eccezione di Mulhberger, Zana e Majka, che comunque cerca di gestirsi per aiutare il suo nuovo leader. Dopo una nuova azione di Bardet la situazione non cambia, mentre ha inizialmente maggiore spazio lo scatto di Dunbar. Un rallentamento alle sue spalle concede a Majka di rientrare e il polacco si mette subito davanti, preparando lo scatto di Yates.
Seguito da un Jorgenson solido, alla cui ruota si muovono subito Bardet e Poole, il britannico piazza poi un nuovo scatto deciso entrando negli ultimi cinque chilometri e questa volta Jorgenson non riesce a seguire, sempre seguito dalla coppia DSM. Su di loro si riporta sotto Caruso, seguito da Pinot, Uijtdebroeks e Dunbar, che a loro volta si accodano al ritmo del giovane statunitense. Il gap a quel punto si stabilizza intorno ai dieci secondi, mentre dietro Bernal rimonta progressivamente alcuni corridori che si erano staccati dopo di lui.
Rimasto a ruota sino a quel momento, Pinot prova a scattare a due chilometri e mezzo dalla fine. Il suo primo tentativo non va a buon fine, ma una seconda e più decisa accelerazione entrando nei due chilometri finali lo vede avvicinarsi notevolmente al battistrada, dimezzando il ritardo con cui era partito. Visto il rientro del rivale, Yates trova tuttavia le forze per rilanciare la sua azione, entrando nell’ultimo chilometro con un vantaggio di sei secondi. Un gap che riesce a conservare anche negli ultimi mille metri, riuscendo così a conquistare tappa e maglia.
Risultato Tappa 4 Giro di Romandia 2023
Classifiche Giro di Romandia 2023
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