Giro di Polonia 2020, Remco Evenepoel fa ancora il fenomeno: attacco solitario ai -50, tappa, maglia e dedica a Jakobsen
Remco Evenepoel vince la tappa regina del Giro di Polonia 2020. Il corridore della Deceuninck-QuickStep è arrivato da solo sul traguardo dopo aver attaccato a 50 chilometri dall’arrivo. Alle sue spalle dopo più di un minuto e mezzo arriva in solitaria Jakob Fuglsang, secondo, dopo essersi liberato nel finale della compagnia di Simon Yates e Rafal Majka. Male invece il vincitore di ieri Richard Carapaz, che dopo essere anche caduto a metà giornata, arriva con un distacco superiore ai 3′ rispetto a Evenepoel, che è ora il nuovo leader della corsa e, salvo avvenimenti imprevedibili nella frazione di domani, si porta a casa il quarto successo su quattro corse disputate nel 2020.
La tappa regina si apre ovviamente con i primi tentativi di attacco. Per vedere nascere l’azione giusta bisogna tuttavia aspettare la prima salita di giornata, posta sin dalle prime fasi del gruppo. A rispondere alla decisa accelerazione di Nathan Haas (Cofidis) è il solo Chris Harper (Jumbo-Visma), con la coppia che riesce a scollinare da sola. Alle loro spalle si forma tuttavia un terzetto formato da Patryk Stosz (Polska), Kamil Małecki (CCC Team) e James Whelan (EF Pro Cycling), che recuperano il minuto di ritardo accumulato in salita nella discesa, andando a formare un quintetto che il gruppo è ben felice di lasciar andare.
Il loro vantaggio sale rapidamente a 4’15”, ma quando la Deceuninck – QuickStep si mette nelle posizioni di testa il margine smette di crescere. La squadra belga non fa troppi calcoli e rapidamente va a chiudere sugli attaccanti, ripresi a 53 chilometri dalla conclusione. Da un gruppo ormai fortemente ridotto, nel quale Richard Carapaz (Ineos) è appena rientrato in seguito ad una caduta, non tarda a partire Remco Evenepoel. Il capitano della Deceuninck – QuickStep entra in azione quando al traguardo mancano ancora ben 50 chilometri di corsa.
Il fenomeno belga guadagna rapidamente, per poi rallentare nelle fasi di pianura successive, ma arrivando comunque ad avere un margine di un minuto. Alle sue spalle il primo a lanciarsi all’inseguimento è Rafal Majka (Bora-Hansgrohe), alla cui azione si aggregano immediatamente Simon Yates (Mitchleton-Scott) e Jakob Fuglsang (Astana). Intanto nel gruppo è Eddie Dunbar (Ineos) a fare il lavoro per Carapaz, fino a quando ai -15 l’ecuadoriano decide di entrare in azione in prima persona per provare innanzitutto a raggiungere il terzetto di inseguitori, che conserva un vantaggio di 19” sul gruppo.
Sull’ultimo GPM posto ai -13 il giovane talento della Deceuninck transita con un vantaggio di 1’15” sui più diretti inseguitori, mentre Carapaz passa con un ritardo di 2’, distacco che costerebbe la leadership al capitano del team Ineos. Dei tre all’inseguimento il più attivo è Fuglsang, che fa un ritmo troppo alto da seguire per Simon Yates, che perde le ruote dei due compagni d’avventura.
Anche Majka si stacca per un frangente, ma stringendo i denti riesce a rientrare sul danese dell’Astana, con i due che vengono ripresi anche da Yates a pochi chilometri dall’arrivo. Il ritmo di Evenepoel, però è inarrestabile e ai due chilometri dall’arrivo il suo vantaggio sul terzetto alle sue spalle è di 1’35”, mentre ormai il gruppo di Carapaz è lontano più di due minuti e mezzo.
Il belga si invola così verso il successo in solitaria, con un vantaggio che gli permette anche di rallentare per fare una bella dedica al compagno Fabio Jakobsen, coinvolto nella terribile caduta del primo giorno, mentre alle sue spalle Fuglsang si libera della compagnia di Yates e Majka, che si giocano il podio allo sprint con il britannico che la spunta sul polacco.
Ordine d’arrivo Quarta Tappa Giro di Polonia 2020
Classifica Generale Quarta Tappa Giro di Polonia 2020
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