Giro d’Austria 2024, Brandon Rivera supera Martin Marcellusi al photofinish e fa colpo doppio

Jacopo Cigoli4 Luglio 2024, 16:40

Tempo di lettura: 2 Minuti

Brandon Rivera vince la seconda tappa del Giro d’Austria 2024. In uno scontro al photofinish con Martin Marcellusi (Bardiani – CSF – Faizané), il corridore della Ineos – Grenadiers l’ha spuntata di pochi millimetri sull’azzurro, arresosi alla rimonta del corridore colombiano proprio a pochi centimetri dalla linea di arrivo. Conclude il podio Xandro Meurisse (Alpecin – Decenuninck). Con il ritiro forzato di Max Walscheid e grazie agli abbuoni conquistati con la vittoria il corridore sudamericano scavalca anche nove posizioni in classifica generale e i prende la maglia di leader, precedendo di 7″ Davide De Pretto (Jayco – AlUla) e di 8″ Felix Grosschartner (UAE Emirates).

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Il racconto della tappa

Pochi metri di gara e una caduta di gruppo costringe gli organizzatori a neutralizzare la corsa. Fra i coinvolti nell’incidente anche Max Walscheid (Jayco-AlUla), che aveva iniziato la tappa da primo in classifica generale e che deve invece ritirarsi. Si riparte dopo quasi un’ora di pausa e prende rapidamente forma la fuga con 7 corridori: sono Abram Stockman (TDT-Unibet), Maximilian Kabas (Hrinkow Advarisc), Michiel Coppens (Beat), Jarno Grixa (P&S Metalltechnik Benotti), Luca Dreßler (Lotto Kern-Haus PSD Bank), Tim Wafler (Tirol KTM) e Radosław Frątczak (Voster ATS).

L’ultimo dell’elenco perde contatto abbastanza in fretta, mentre gli altri sei proseguono nella loro azione, anche se il gruppo concede pochissimo spazio, mantenendo il divario nel raggio dei 2 minuti. Anche Wafler perde contatto strada facendo, con il gruppo che si porta a meno di 1′ con 50 chilometri ancora da percorrere. Il ritmo del gruppetto in fuga si dimostra presto troppo alto per Maximilian Kabas che, sullo strappo di Saaß perde le ruote. Il percorso vallonato che avvicina i corridori all’ultima fatica di giornata, il Porscheberg, costringe anche Grixa, Dreßler e Coppens ad abbandonare le speranze di vittoria, lasciando, a 17 chilometri dalla conclusione, il belga Abram Stockman da solo contro il gruppo tirato da Ineos – Grenadiers e Alpecin – Deceuninck.

Il ritmo imposto dalle due squadre WorldTour permette al gruppo di ricongiungersi all’ultimo fuggitivo rimasto ai -13, a poco più tremila metri dall’attacco della salita finale. Un tentativo di Welhai Berhe (Jayco AlUla) ai -10, viene subito sedato dal gruppo, e nella concitazione per prendere in testa al gruppo la salita c’è una caduta in cui rimane coinvolto, tra gli altri, Filippo Ganna (Ineos – Grenadiers), fortunatamente senza conseguenze a livello fisico, ma con tutte le speranze di rimanere con i migliori ormai totalmente svanite.

All’attacco del Porscheberg è la VF Group – Bardiani CSF – Faizané a prendere l’iniziativa lanciando un importante attacco che permette al proprio corridore di guadagnare rapidamente un vantaggio di circa 10 secondi sul gruppo inseguitore. Nonostante in un primo momento nessuno sembri disposto ad inseguirlo, è Felix Grosschartner (UAE Emirates) a farsene carico e, complice un calo del corridore azzurro in testa alla corsa, il gruppo scollina compatto, guidato proprio dall’austriaco, seguito da Davide De Pretto (Jayco – AlUla) e Giulio Pellizzari (VF Group – Bardiani CSF – Faizané).

Composto da circa 15 unità, il plotone si lancia così in picchiata verso il traguardo di Steyr con la formazione di Roberto Reverberi in testa a tutti per preparare lo sprint di Martin Marcellusi. Dopo il velocissimo ingresso nell’ultimo chilometro è proprio il romano a lanciare per primo la volata a 200 metri dalla conclusione, ma a pochi metri dal traguardo il colombiano Brandon Rivera (Ineos – Grenadiers), complice anche lo slittamento della ruota posteriore dell’azzurro sul pavé che caratterizzava le ultime centinaia di metri del percorso, riesce a prendere lo spunto giusto e a trionfare, al photofinish. Al terzo posto chiude, più staccato, Xandro Meurisse (Alpecin – Deceuninck).