E3 Saxo Classic 2025, nuovo show di Mathieu Van Der Poel! 2° Mads Pedersen, 3° Filippo Ganna

Mathieu Van Der Poel più forte di tutti anche alla E3 Saxo Classic 2025. A meno di una settimana dalla vittoria della Milano-Sanremo, il fenomeno della Alpecin-Deceuninck si prende anche la classica belga, bissando così il successo dello scorso anno. Il 30enne neerlandese ha fatto la differenza negli ultimi 40 chilometri, attaccando sul Vecchio Kwaremont e staccando Mads Pedersen (Lidl-Trek) e Filippo Ganna (Ineos Grenadiers), assieme ai quali si era avvantaggiato ai -80 dalla conclusione e aveva raggiunto al comando gli attaccanti Casper Pedersen (Soudal-Quick-Step) e Aimé De Gendt (Cofidis), in seguito ripresi da un altro drappello inseguitore.
Mads Pedersen ha poi chiuso al secondo posto, con un ritardo appena superiore al minuto, mentre a completare il podio è stato Ganna, staccato di poco più due minuti, con il verbanese che nel finale è riuscito a mantenere una trentina di secondi di margine sui primi inseguitori e una quarantina sul grosso del gruppo.
Il video dell’arrivo
Una con un apetito : Don Mathieu van der Poel
⚠️ El neerlandés manda un más que serio aviso para Flandes y logra su segunda @E3SaxoClassic consecutiva
Lo has podido ver en @Eurosport_ES y @StreamMaxES. #LaCasadelCiclismo pic.twitter.com/4JFSWNVHst
— Eurosport.es (@Eurosport_ES) March 28, 2025
Il racconto della corsa
La corsa parte come previsto, con subito gli scatti di coloro che vogliono creare la fuga di giornata, ma dopo cinque chilometri lo scenario cambia completamente. Una maxi-caduta spezza infatti il gruppo, lasciando dietro molti degli uomini più attesi, partendo da Mathieu van der Poel (Alpecin-Deceuninck). Con lui rimangono tagliati fuori anche Wout Van Aert (Visma | Lease a Bike) e Filippo Ganna (Ineos Grenadiers), oltre a praticamente tutta la Red Bull – Bora – hansgrohe. La Alpecin – Deceuninck ci mette un po’ a riorganizzarsi, mentre davanti proseguono gli scatti e inevitabilmente alcune squadre provano anche a rendere dura la vita agli inseguitori. Inizialmente sono gli uomini Ineos Grenadiers a tenere alto il ritmo, andando a riprendere facilmente il tentativo di Jannik Steimle (Q36.5 Pro Cycling), così come quello successivo di Oliver Knight (Cofidis). Il secondo troncone intanto perde un minuto dopo venti chilometri ma con l’arrivo anche di Visma | Lease a Bike e Groupama – FDJ a tirare, il gap sale notevolmente, arrivando fino a superare i tre minuti al termine della prima ora di gara.
Con l’arrivo delle prime difficoltà sono Dries De Bondt (Decathlon AG2R La Mondiale), Julius van den Berg (Team Picnic PostNL) e Rory Townsend (Q36.5 Pro Cycling Team) a provare ad accelerare, respingendo l’inseguimento di Robert Stannard (Bahrain Victorious), che prova a muoversi da un primo gruppo di circa 50 unità in cui ormai è la solo Groupama – FDJ a tirare. I tre battistrada riescono così a guadagnare 55 secondi, mentre da dietro si avvicinano a 2’20” a 150 chilometri dalla conclusione. Davanti, intanto, una foratura ferma Townsend, che viene atteso dagli altri due, portando così a un forte riavvicinamento del primo gruppo. I battistrada vengono così ripresi una dozzina di chilometri più avanti, ma intanto si è avvicinato anche il gruppone, condotto quasi esclusivamente dalla Alpecin – Deceuninck.
Ripreso Townsend, la Q36.5 Pro Cycling prova a dare una mano alla Groupama, ma ormai l’inerzia è tutta a favore degli inseguitori e il ricongiungimento avviene a 111 chilometri dal traguardo. Tuttavia, in quel momento nascono nuovi scatti, con Stefan Küng (Groupama-FDJ) e Matteo Jorgenson (Visma | Lease a Bike) che provano a complicare la vita ai corridori appena rientrati. Di conseguenza, il gruppo si spezza di nuovo, grazie anche alla successiva azione di Valentin Madouas (Groupama-FDJ), portando alla resa di Matej Mohoric (Bahrain Victorious), che perde contatto anche dagli inseguitori. Van der Poel si porta invece davanti a tutti, scollinando per primo il Vecchio Kruisberg in grande scioltezza, come a mandare un segnale ai rivali.
Entrando nei cento chilometri finali il gruppo alterna fasi di controllo, in approccio ai passaggi chiave, a momenti molto più calmi. Ed è in uno di questi che riescono a muoversi Aimé De Gendt (Cofidis) e Casper Pedersen (Soudal Quick-Step) che riescono a guadagnare fino a 50 secondi prima che il ritmo in gruppo torni a salire grazie a Ineos Grenadiers e Lidl – Trek. La formazione britannica accelera infatti sul Kortekeer con Ben Turner, mentre il team statunitense si muove sul Taaienberg, dove Alex Kirsch mette in rampa di lancio Mads Pedersen. Lo scatto secco dell’ex iridato vede solo un altro vincitore mondiale riuscire a seguirlo, con Van der Poel che non gli concede neanche un metro. I due vengono raggiunti da Filippo Ganna (Ineos Grenadiers), che sale invece in progressione, formando un terzetto di altissimo livello che già a più di 80 chilometri dalla conclusione mette tutti gli altri in ombra.
I tre vanno rapidamente a riprendere la coppia di testa, con i quali riescono a guadagnare velocemente sul gruppo, dal quale emerge Tim Wellens (UAE Team Emirates XRG). Sul belga si riportano Matteo Jorgenson (Visma | Lease a Bike), Stefan Küng (Groupama-FDJ), Joshua Tarling (Ineos Grenadiers), Jasper Stuyven (Lidl-Trek) e Matteo Trentin (Tudor Pro Cycling Team), accusando un ritardo di 25 secondi a 75 chilometri dalla conclusione, mentre il gruppo, nel quale provano a tenere alto il ritmo Wout Van Aert (Visma | Lease a Bike) e Michael Matthews (Team Jayco AlUla) si trova a 45 secondi. Distacchi ancora contenuti, ma davanti ci sono tre passisti fenomenali e dietro si fa invece più fatica a gestire i cambi, complice anche la presenza di corridori che non tirano.
Il gap sale così progressivamente fino ad arrivare sul Paterberg con 1’20” di vantaggio sui primi inseguitori e oltre due minuti sul gruppo. Qui è Pedersen ad alzare nuovamente il ritmo, ma solo De Gendt perde contatto, rientrando così subito dopo lo strappo. La corsa si decide poco dopo, sul Vecchio Kwaremont, dove è Van der Poel a piazzare il suo colpo. Una accelerazione micidiale quella del fenomeno neerlandese che vede subito Ganna perdere contatto, ma pedalata dopo pedalata anche il danese perde la ruota, non potendo far altro che guardare il numero uno farsi sempre più piccolo davanti a sé, fino a non riuscire più a vederlo. Al termine della salita faro della corsa il gap è di 17 secondi su Pedersen e 32 su Ganna, ma le speranze di poter rientrare svaniscono presto perché la pedalata più efficace è quella di Van der Poel anche in pianura.
Sotto una leggera pioggia che cade a tratti, non basta così una scivolata in curva ad impensierirlo né ad impedirgli uno splendido assolo di trenta chilometri che lo vede imporsi con un vantaggio di 1’05” su Pedersen e 2’05” su Ganna, che dopo essere stato quasi sul punto di riprendere il danese, ha dovuto cedere il passo. A 2’34” chiude invece Casper Pedersen, che regola il gruppetto degli inseguitori, giunto a sua volta poco davanti al gruppo, regolato da Mike Teunissen (XDS Astana), a 2’45”.
Risultato E3 Saxo Classic 2025
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