Presentazione Squadre 2025: Decathlon AG2R La Mondiale
Nel 2025 la Decathlon AG2R La Mondiale punta a confermare quanto di buono fatto lo scorso anno. Dopo una stagione davvero da incorniciare, con 30 vittorie di squadra e importanti piazzamenti in corse prestigiose come Vuelta a España e Giro d’Italia, la formazione transalpina non vede l’ora di ripetersi sia nelle corse a tappe che nelle classiche. Anche se alcuni importanti corridori se ne sono andati, come gli scalatori Ben O’Connor e Valentin Paret-Peintre, l’obiettivo del team è quello di ottenere quante più vittorie possibili con i tanti giovani corridori che nella passata stagione sono cresciuti in maniera davvero vertiginosa, come ad esempio il campione nazionale francese Paul Lapeira, che nel 2025 punta ad esplodere definitivamente.
Gli uomini più attesi
Perso Ben O’Connor, la squadra dovrà affidarsi soprattutto a Felix Gall per cercare piazzamenti importanti nelle gare a tappe e nei Grandi Giri. Dopo un 2023 di alto livello, coronato da una vittoria di tappa e dalla top-10 finale al Tour de France, lo scalatore austriaco non è riuscito a confermarsi nel 2024, ottenendo sì qualche buon risultato, ma senza raggiungere i picchi dell’anno precedente e, probabilmente, i risultati che si attendeva la squadra. L’obiettivo del 26enne nella nuova stagione sarà quindi quello di riprendere quella crescita che si era vista nelle annate precedenti e provare a essere protagonista nelle corse più importanti, anche se per lui non sarà semplice colmare il vuoto lasciato dall’australiano.
Nelle gare a tappe, la compagine transalpina avrà poi il compito di provare a lanciare il 22enne Johannes Staune-Mittet. Vincitore del Giro Next Gen 2023 e secondo classificato al Tour de l’Avenir dell’anno prima, il norvegese ha lasciato a sorpresa la Visma | Lease a Bike dopo solo una stagione tra i pro’ per cercare più spazio e per avere la possibilità di crescere con minori pressioni. Nel suo nuovo team, il 22enne avrà sicuramente diverse chances per provare a essere protagonista in prima persona e per sviluppare quelle capacità che ha evidenziato da Under-23, quando si era affermato come uno dei giovani più promettenti.
Diverse, invece, le carte che la squadra francese può giocarsi nelle classiche. In quelle vallonate, ci si attende ovviamente molto da Benoît Cosnefroy, che appare ormai maturo per provare a ottenere un risultato importante nelle Ardenne, continuando comunque a cercare vittorie e piazzamenti nelle corse di casa e nelle brevi gare a tappe. Grandi aspettative ci sono anche su Victor Lafay, che nella sua prima annata con la squadra non ha avuto molte possibilità per emergere a causa di un infortunio che l’ha tenuto fermo a lungo, e su Paul Lapeira, che ha evidenziato una grande crescita nel 2024 (dove si è anche laureato campione francese) e che, a un’ottima resistenza sui percorsi movimentati, unisce anche un buono spunto veloce.
La batteria di corridori che possono farsi valere su percorsi misti è davvero ampia e ben fornita. In organico c’è sempre Andrea Vendrame, unico italiano della rosa, che ha le qualità giuste per lasciare il segno sia attaccando da lontano sia muovendosi con il tempismo giusto in finali ristretti. Con il passare delle stagioni, poi, Dorian Godon è diventato un corridore sempre più rilevante: il francese arriva da una stagione in cui ha raccolto due successi al Giro di Romandia e tanti piazzamenti di spessore, confermando quanto di buono aveva fatto vedere nel 2023, quando si impose in due gare importanti come Freccia del Brabante e Giro del Veneto. Da tenere in considerazione, in corse “agitate”, anche la freschezza di Bastien Tronchon e le capacità di attaccante a lunga gittata di Geoffrey Bouchard, che è reduce da una stagione abbastanza travagliata.
In gare di un giorno potranno farsi vedere anche il francese Bruno Armirail e lo svizzero Stefan Bissegger. Entrambi sono grandi pedalatori, ai quali potrebbe essere lasciata carta bianca in quanto ad azioni individuali e, allo stesso modo, tutti e due rappresenteranno risorse importanti in chiave cronometro. A caccia di successi potranno andare corridori più adatti alle salite come Aurélien Paret-Peintre, che potrebbe anche andare a caccia di piazzamenti importanti nelle gare a tappe, e Nans Peters, già capaci di lasciare il segno su traguardi molto rilevanti. Nell’arsenale c’è anche la regolarità di Clément Berthet, che sa muoversi con profitto su percorsi complicati dal punto di vista altimetrico e che sa spendersi quando l’obiettivo è quello di raggranellare piazzamenti e punti UCI nelle gare a tappe.
La squadra francese ha poi a disposizione un manipolo di corridori che può dire la sua nelle Classiche del Nord, almeno in quanto a piazzamenti. Oliver Naesen non è più quello di un tempo, ma nel 2024 ha lanciato qualche segnale importante, mentre Dries de Bondt è atteso a risultati più brillanti rispetto a quelli fatti registrare nella stagione appena concluso. Fra pietre e muri, proveranno a dare il loro contributo pure Sander de Pestel e Stan Dewulf, con quest’ultimo che rappresenta una carta spendibile anche nelle volate, quando la concorrenza non è quella dei velocisti più forti al mondo.
Chi invece vuole tornare a sfidare, e magari a battere quei velocisti, è Sam Bennett, che nella prima stagione in squadra è rimasto spesso ai margini, fatta eccezione per la dominata 4 Giorni di Dunkerque, e che punta a ritrovare spazi e sorrisi sugli arrivi più importanti. A dare una mano all’irlandese, ma anche, se non soprattutto, a mettersi in proprio nelle occasioni a disposizione, ci saranno il francese Pierre Gautherat, abile anche su percorsi intricati e insidiosi, il belga Gianluca Pollefliet e il norvegese Tord Gudmestad, corridori che hanno spunti di rilievo e che potrebbero centrare risultati che ne incrementino poi il peso nelle strategie di squadra.
A Callum Scotson si chiederà probabilmente molto lavoro a sostegno dei compagni, mentre Jordan Labrosse potrebbe proseguire sulla strada della crescita individuale, imboccata con discreto profitto nel 2024. Nicolas Prodhomme, infine, è corridore che ama andare all’attacco e che ha dimostrato di saper raccogliere qualche buon piazzamento nelle pieghe del calendario.
Le giovani promesse
Forte di un settore di sviluppo ben attrezzato, la squadra francese ha deciso di dare fiducia ad alcuni ragazzi giovanissimi e molto promettenti. Il più giovane di tutti è Paul Seixas, che è addirittura un classe 2006, ma che ha intorno a sé aspettative significative. Nel 2024 ha vinto il titolo iridato a cronometro Junior e, sempre a livello giovanile, ha lasciato il segno praticamente in tutte le corse affrontate, compresa la Liegi-Bastogne-Liegi di categoria. Al momento rimane difficile inquadrarlo in una “specialità”, ma di talento sembra essercene, eccome. Medesimo discorso può valere per Léo Bisiaux, che compirà 20 anni a breve e che è stato eccellente protagonista di diverse gare giovanili internazionali, fra cui il Giro Next Gen (sesto alla fine) e il Tour de l’Avenir, chiuso al quarto posto della classifica finale. Nel suo caso, la bilancia delle caratteristiche sembra pendere decisamente verso quelle da scalatore, data anche la sua conformazione fisica.
Compirà a breve vent’anni anche l’australiano Oscar Chamberlain, anche lui “cresciuto in casa”. Nel suo caso, i risultati giovanili sono stati molto meno eclatanti, ma la squadra ha voluto comunque promuoverlo, aggiungendo una risorsa nel campo dei corridori veloci in organico. Tempo di promozione anche per Noa Isidore, che è un po’ più maturo dei compagni appena citati e che ha alle spalle un percorso agonistico già abbastanza indicativo: il francese ha affrontato alcune corse dei “grandi” nell’arco del 2024, dimostrando un colpo di pedale che potrebbe permettergli di spiccare, soprattutto su percorsi collinari e movimentati.
Attenzione, poi, al danese Rasmus Søjberg Pedersen, che, non ancora 21enne, ha messo tutti in fila al Campionato nazionale assoluto in linea: per lui ci sarà quindi il privilegio di indossare la maglia distintiva, al primo anno da professionista. Il ragazzo, però, è già avvezzo all’aria delle gare pro’, considerati gli ottimi piazzamenti ottenuti al recente Tour of Britain, dove è stato anche secondo di giornata, in una occasione, alle spalle di Matevž Govekar e davanti a tanti corridori già affermati; di lui si si dice bene anche in chiave Classiche del nord, oltre che in termini di spunto veloce.
Organico Decathlon AG2R La Mondiale 2025
|
|
|
Potenziale Decathlon AG2R La Mondiale 2025
Volate - 6.5
Colline - 8.5
Montagne - 7
Pavé - 6.2
7.1
Alle spalle c'è la stagione più brillante degli ultimi anni, ma davanti alla formazione francese c'è un futuro che si prospetta luminoso. Molto però dipenderà da come i giovanissimi talenti portati in organico riusciranno ad ambientarsi fra i professionisti e da quanto saranno in grado corridori già esperti e proiettati, nel 2024, a ruoli di primaria importanza. In rosa manca probabilmente la stella assoluta, ma ci sono decine di atleti in grado di fare la differenza in positivo, soprattutto su percorsi misti e selettivi. Ripetersi sarà difficile, ma non è impossibile.
Da Ekoï è già Black Friday! Tutto il sito al 60%! |
Ascolta SpazioTalk! |
Ci trovi anche sulle migliori piattaforme di streaming |