Presentazione Squadre 2025: Bahrain Victorious

Dopo un 2024 decisamente sotto le aspettative, la Bahrain Victorious è chiamata ad un 2025 nel segno del riscatto. La costante crescita della formazione del Golfo Persico, culminata con un 2023 ricco di successi, si è bruscamente interrotta l’anno passato anche a causa di un CicloMercato in cui le tante partenze non sono state colmate da arrivi di pari livello. Quest’anno, invece, la compagine mediorientale è riuscita a confermare i principali big e sul fronte delle entrate ha visto arrivare tanti giovani promettenti, il più interessante dei quali è sicuramente Lenny Martinez, che in squadra sperano possa proseguire la crescita evidenziata nella scorsa stagione.

Gli uomini più attesi

Se nella scorsa stagione era stato difficile immaginarsi un corridore in grado di colmare il vuoto lasciato da Mikel Landa per puntare alle classifiche generali, in questo 2025 sono tantissime le aspettative riposte su Antonio Tiberi. Lo scalatore laziale, quinto in classifica e vincitore della Maglia Bianca al Giro d’Italia 2024, si è dimostrato un corridore pienamente in grado di lottare per piazzamenti di primissimo piano sia in gare di tre settimane (ricordando il colpo di calore che lo ha costretto al ritiro in una Vuelta che si stava mettendo molto bene) che in corse a tappe più brevi, come dimostrato dalla vittoria al Giro del Lussemburgo. Non sarà facile confermarsi, ma al Giro d’Italia la lotta per il podio non sembra più una totale utopia.

Altro corridore chiamato a fare classifica, probabilmente al Tour de France, è il nuovo acquisto Lenny Martinez che ha già dimostrato di sapersi ben comportare quando la strada sale, ma che dovrà assicurarsi di essere nella migliore condizione dopo che nella passata stagione ha totalmente fallito l’appuntamento con la Grande Boucle, alla quale era arrivato fuori forma dopo un’ottima prima parte di 2024. Il francese, ancora giovanissimo ma già con una rilevante esperienza alle spalle, rappresenterà una carta importante anche per le brevi corse a tappe, palcoscenico su cui le sue caratteristiche da finalizzatore potrebbero fare la differenza in positivo, e per le gare di un giorno più movimentate.

Forti in salita e nomi sicuramente spendibili per vincere tappe con tante montagne sono quelli di Pello Bilbao e Santiago Buitrago. Entrambi sono reduci da un 2024 non eccezionale, anche se il basco è stato condizionato da qualche problema fisico e il colombiano ha comunque concluso nella top-10 del Tour de France, ma tutti e due hanno già dimostrato di saper vincere e brillare sui palcoscenici più importanti. Saranno pedine importantissime, con il secondo probabilmente votato di più alle classifiche generali delle corse a tappe e lo spagnolo a puntare alle corse di un giorno a lui più adatte, oltre che a successi parziali nei Grandi Giri che deciderà di mettere in calendario.

Più probabilmente destinati ad un ruolo di supporto sono invece Damiano Caruso e Jack Haig. Il siciliano ha già annunciato che quasi sicuramente si ritirerà al termine della stagione e anche l’australiano sembra aver superato l’apice della sua carriera. Entrambi, però, potrebbero risultare fondamentali con la loro esperienza anche alla luce dell’età media relativamente giovane della squadra e saranno sicuramente pedine importanti nel corso della lunga stagione. È chiamato invece ad una riscossa Torstein Træen, che, dopo essere arrivato lo scorso anno dalla Uno-X Mobility con grandi aspettative, non è quasi mai riuscito a mettere in mostra il suo talento, fatta eccezione per una bella vittoria di tappa al Giro di Svizzera. Anche il norvegese potrà costituire un buon supporto quando la strada salirà.

Passando alle classiche, il successo della Bahrain Victorious passa quasi totalmente dal ritorno di Matej Mohorič al pieno delle sue potenzialità. Lo sloveno, corridore in grado di vincere, tra le altre, una Milano-Sanremo, è incappato lo scorso anno in una delle stagioni meno redditizie della sua carriera, finendo spesso lontano dalle posizioni che contano, e dovrà riprendersi in fretta anche considerando che quello appena iniziato è l’ultimo anno del suo contratto. Pure Fred Wright arriva da un’annata sotto le aspettative ed è chiamato a raccogliere qualcosa in più, avvicinandosi magari a quel livello di rendimento che lo aveva fatto pensare in grande, anche in termini di Classiche Monumento.

L’organico presenta poi diversi corridori capaci di giocarsi le rispettive carte, soprattutto in finali esigenti. È il caso di Edoardo Zambanini, reduce da una stagione eccellente, in cui ha dimostrato di farsi valere sia ad alte velocità che su percorsi misti. A 23 anni, sembrano esserci ancora margini di miglioramento da percorrere e chissà che questo processo di crescita non possa portarlo anche a celebrare la prima vittoria in carriera da professionista. Attenzione poi a Robert Stannard, tornato in gruppo sul finale della scorsa stagione e apparso molto motivato: l’australiano ha caratteristiche da attaccante e ha capacità di fondo che potranno sicuramente valergli qualche buon risultato, soprattutto in brevi corse a tappe senza troppa salita. Quella che sta per iniziare potrebbe poi essere la stagione della definitiva consacrazione di Matevž Govekar, che non è corridore che può fronteggiare i migliori velocisti del lotto, ma che ha caratteristiche sicuramente valide, in quanto a resistenza e a spunto veloce, da sfoderare magari in gruppi selezionati.

Qualche interrogativo in più rimane su quelle che sono le possibilità in volata. Dopo l’addio di Jonathan Milan, i comandi del treno della squadra di licenza bahreinita sono dallo scorso gennaio quasi totalmente in mano a Phil Bauhaus, che però, nelle ultime due stagioni, è riuscito a raccogliere solamente tre successi. Privo di uno spunto veloce ai livelli dei migliori, al tedesco manca anche quella resistenza che potrebbe permettergli di fare la differenza su percorsi più selettivi. Difficile quindi immaginarsi un 2025 ricco di vittorie in volate, almeno per quel che riguarda le gare di primissimo piano. Ci si aspetta poi qualche sussulto da Alberto Bruttomesso, che ha appena compiuto 21 anni, ma che affronterà già il secondo anno da pro’: nel primo, il veneto è stato capace di ottenere qualche buon piazzamento, anche se non su traguardi di primissimo piano, ma vista la giovane età ci sono margini di crescita. Stesso discorso per Nicolò Buratti, che ha qualche chilometro in più di esperienza rispetto al connazionale e che ha anche le qualità giuste per tenere botta in finali complicati: da vedere quali potranno essere gli spazi a disposizione dei due giovani italiani.

Da Nikias Arndt ci si aspetta qualche attacco a lunga gittata, oltre che opere di sostegno per i compagni designati per le volate, mentre Fran Miholjević è chiamato, una volta di più, al salto di qualità che finora non si è concretizzato. Il croato ha fatto vedere ottime cose da giovanissimo, ma nei primi due anni da professionista è rimasto spesso nell’ombra: la speranza, in squadra, è che possa raggiungere quei livelli che sembravano inizialmente alla sua portata. Da vedere inoltre quale potrà essere il rendimento di Finlay Pickering, scalatore britannico di 21 anni che nella sua prima stagione fra i “grandi” non ha lanciato particolari segnali, fatta eccezione per una prova complessivamente discreta nell’arco del Giro di Svizzera.

Ruoli di supporto saranno poi probabilmente destinati all’austriaco Reiner Kepplinger, che in salita ha mostrato qualche buon numero, al nuovo arrivato neerlandese Mathijs Paasschens e all’esperto italiano Andrea Pasqualon, che magari proverà anche a cercare qualche soddisfazione personale di giornata, nell’arco del suo programma. Avranno infine il ruolo di gregario corridori come l’esperto polacco Kamil Gradek e il taiwanese Sergio Tu, entrambi ormai professionisti da diversi anni e in grado di ricoprire un ruolo di tuttofare che può sempre tornare utile in un calendario ricco di corse e povero di momenti di riposo.

Le giovani promesse

Dei nuovi innesti della squadra, ben sette sono giovani neoprofessionisti e tra questi c’è anche un italiano, Daniel Skerl. Cresciuto nel Cycling Team Friuli, il 21enne possiede caratteristiche da velocista e nelle ultime annate è stato in grado di conquistare alcune vittorie, un paio delle quali in gare di categoria UCI .2. Data la presenza di pochi sprinter in squadra, non è escluso che il triestino possa già trovare spazio per provare a ottenere risultati in prima persona, facendo esperienze importanti anche in gare di buon livello che saranno sicuramente utili per il futuro.

Provenienti dalla formazione friulana, ormai a tutti gli effetti vivaio del team, sono anche altri quattro corridori: uno è il russo Roman Ermakov, classe 2004 che nell’ultima stagione ha ottenuto diverse vittorie (tra cui la Ruota d’Oro e il GP Kranj) e che sembra poter dire la sua nelle corse di un giorno vallonate. C’è poi lo sloveno figlio d’arte Žak Eržen, corridore che da junior si è messo in evidenza anche su pista e che ha mostrato di possedere un ottimo spunto veloce, che potrebbe permettergli di dire la sua negli arrivi di gruppo. Più adatti alle corse altimetricamente più impegnative appaiono invece il neerlandese Max Van Der Meulen (che nel 2023 è però riuscito a chiudere al sesto posto la Parigi-Roubaix U23) e il britannico Oliver Stockwell, ma di sicuro entrambi avranno la possibilità di testarsi in questo loro primo anno tra i pro’ per iniziare a capire che tipo di corridori potranno essere in futuro.

Sembra poter avere un futuro nelle classiche il belga Vlad van Mechelen, quinto all’ultima Parigi-Roubaix U23 e sesto nella Gand-Wevelgem di categoria. Passista piuttosto resistente e con un buono spunto, il classe 2004 ha quindi le carte in regola per poter diventare nei prossimi anni un protagonista delle corse del Nord. Infine, la formazione mediorientale ha messo sotto contratto anche il  portoghese Afonso Eulálio, che dei giovani neopro’ del team è sicuramente quello con maggior esperienza avendo militato nelle ultime stagioni in squadre Continental lusitane, le quali fanno molta attività professionistica. Lo scalatore 23enne ha infatti già ottenuto diversi piazzamenti interessanti, come il quinto posto finale alla scorsa Vuelta Asturias, ed è stato al comando dell’ultimo Giro del Portogallo fino alle ultime due tappe, quando è scivolato al decimo posto finale. Viste le caratteristiche, dunque, è probabile che lo vedremo cercare di mettersi alla prova in salita e nelle corse a tappe.

Organico Bahrain Victorious 2025

 

 

Contatti
BAHRAIN VICTORIOUS
Flat No. 62 – Building No. 328
Road No. 2805, Block No. 428, Al Seef
00000 Manama
BAHRAIN
Email: info@bahraincyclingteam.com
Sito: www.bahraincyclingteam.com
Organico
ARNDT Nikias 18.11.1991 GER
BAUHAUS Phil 08.07.1994 GER
BILBAO LOPEZ DE ARMENTIA Pello 25.02.1990 ESP
BRUTTOMESSO Alberto ITA
BUITRAGO SANCHEZ Santiago 26.09.1999 COL
BURATTI Nicolò ITA
CARUSO Damiano 12.10.1987 ITA
GOVEKAR Matevž SLO
GRADEK Kamil 17.09.1990 POL
HAIG Jack 06.09.1993 AUS
KEPPLINGER Rainer 19.08.1997 AUT
MARTINEZ Lenny 11.07.2003 FRA
MIHOLJEVIČ Fran CRO
MOHORIČ Matej 19.10.1994 SLO
PAASSCHENS Mathijs 18.03.1996 NED
PASQUALON Andrea 02.01.1988 ITA
PICKERING Finlay GBR
STANNARD Robert 16.09.1998 AUS
TIBERI Antonio 24.06.2002 ITA
TRÆEN Torstein 16.07.1995 NOR
TU Chih Hao 24.02.1997 TPE
WRIGHT Fred 13.06.1999 GBR
ZAMBANINI Edoardo 21.04.2001 ITA
Neoprofessionisti
ERMAKOV Roman 06.10.2004 RUS
ERŽEN Žak 19.10.2005 SLO
EULALIO AfonSo 30.09.2001 POR
SKERL Daniel 21.03.2001 ITA
STOCKWELL Oliver 07.06.2002 GBR
VAN DER MEULEN Max 13.01.2004 NED
VAN MECHELEN Vlad 02.06.2004 BEL
Staff
General Manager ERŽEN Milan 17.03.1971 SLO
Direttore sportivo ŠTANGELJ Gorazd 27.01.1973 SLO
Ass. Direttore sportivo BOŽIČ Borut 08.08.1980 SLO
Ass. Direttore sportivo FLORENCIO Xavier 26.12.1979 ESP
Ass. Direttore sportivo FUSAZ Andrea 27.09.1986 ITA
Ass. Direttore sportivo GOLAS Michal 29.04.1984 POL
Ass. Direttore sportivo KENNAUGH Timothy 28.11.1991 GBR
Ass. Direttore sportivo KREUZIGER Roman 06.05.1986 CZE
Ass. Direttore sportivo MIHOLJEVIĆ Vladimir 18.01.1974 CRO
Ass. Direttore sportivo PELLIZOTTI Franco 15.01.1978 ITA
Ass. Direttore sportivo STEPHENS Neil 01.10.1963 AUS
Ass. Direttore sportivo TAMOURIDIS Ioannis 03.06.1980 GRE
Ass. Direttore sportivo VIERHOUTEN Aart 19.03.1970 NED

Potenziale Bahrain Victorious 2025

Volate - 6.9
Colline - 8.4
Montagne - 7.7
Pavé - 5.5

7.1

Ci sono tante novità nell'organico della squadra dalla licenza bahreinita e dai tanti legami con l'Italia e con i paesi slavi che si affacciano sull'Adriatico. Nel 2024 diversi corridori sono rimasti sotto le attese, consegnando alla formazione una classifica UCI finale abbastanza anonima. La speranza è che questi tornino sui livelli già toccati in precedenza e che, nel contempo, i tanti giovani inseriti in rosa riescano subito a brillare, rendendo di nuovo il gruppo diretto da Milan Eržen uno dei più prolifici a livello mondiale.

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