Presentazione Squadre 2025: Alpecin-Deceuninck
La Alpecin-Deceuninck rimane su strade decisamente conosciute, quelle che l’hanno portata a essere ormai stabilmente fra le prime 10 squadre della classifica mondiale, e, soprattutto, a raccogliere una serie di successi pesantissimi negli ultimi anni. La formazione di licenza belga arriva da una stagione in cui ha saputo vincere tre Monumento consecutive, dalla Milano-Sanremo alla Parigi-Roubaix passando per il Giro delle Fiandre, e ha deciso di non deviare minimamente da quelle che sono state le recenti strategie. Palla, quindi, a Mathieu Van Der Poel, a Jasper Philipsen, Kaden Groves e a, pochi, altri cacciatori di traguardi parziali, per spiccare nelle gare più adatte a corridori veloci, resistenti e portati per pietre e terreni simili. Finora, ha sempre funzionato…
Gli uomini più attesi
Mathieu Van Der Poel è uno dei più attesi di tutta la scena ciclistica mondiale, non solo della sua squadra. Il neerlandese arriva da una stagione in cui era partito fortissimo, vincendo due Monumento e risultando fondamentale in quella vinta dal suo compagno di squadra. Con l’andare dei mesi il livello prestativo non è rimasto lo stesso, ma è stato comunque in grado di prendersi un bronzo mondiale, su un percorso non del tutto adatto alle sue caratteristiche. In questa stagione, senza i Giochi Olimpici di mezzo e con una prova iridata ancora più dura di quella di Zurigo, le sue attenzioni saranno, una volta di più, rivolte principalmente alle Classiche Monumento e alle gare del Nord in generale. Per quanto visto finora nel ciclocross, la condizione è a dir poco scintillante: se riuscirà a mantenerla tale, e magari a progredire ancora un po’, il contatore delle vittorie pesanti potrebbe tornare a muoversi.
L’altro corridore di punta della squadra sarà ovviamente Jasper Philipsen, reduce dal successo (tra gli altri) alla Milano-Sanremo 2024. Il belga, dimostratosi molto più di un velocista visti anche i due secondi posti consecutivi alla Parigi-Roubaix (in entrambi i casi alle spalle di VDP), ha già dichiarato di puntare a far bene nelle classiche nella prima parte di stagione, dove assieme al sopracitato compagno di squadra potrà costituire una coppia davvero temibile, offrendo così al team più opzioni. Nella seconda metà dell’anno, invece, il 26enne si concentrerà nuovamente sulle volate, con l’obiettivo di conquistare nuove vittorie al Tour de France e, magari, quella Maglia Verde sfuggitagli quest’anno.
Come negli anni passati, si chiederanno vittorie pesanti anche a Kaden Groves. L’australiano sembra ormai trovarsi molto bene nel ruolo del velocista da scatenare su palcoscenici importanti, non calcati dai due “grandissimi nomi” che si ritrova come compagni di squadra. Con questo schema ha portato a casa trofei di peso negli anni passati e bisognerà vedere quali corse verranno messe nel suo programma dalla squadra. Di certo, il vincitore della Maglia Verde alle ultime due Vuelta a España è finalizzatore che sa come svolgere al meglio il suo compito.
In quanto al settore-volate, si attendono contributi di rilievo da Jensen Plowright, connazionale di Groves che ha lanciato segnali interessanti nell’arco del 2024, e da Lars Boven, reduce da un 2024 abbastanza grigio. Al servizio dei compagni più titolati dovrebbero invece restare Edward Planckaert, Jonas Rickaert, Robbe Ghys e Oscar Riesebeek, corridori esperti, “pesanti” e abituati da anni a lavorare per i velocisti e, in generale, per i compagni più titolati.
Veloce, ma anche adatto a percorsi misti, è il giovane tedesco Henri Uhlig, che si aggiungerà alla batteria, molto nutrita, di corridori in grado di mettersi in proprio su traguardi parziali. Questo reparto è composto in particolare da Quinten Hermans, Timo Kielich, Xandro Meurisse e Stan van Tricht, oltre che da Gianni Vermeersch, uomo che soprattutto sul pavé potrà rappresentare una carta importante, sia in chiave “collettiva” che individuale, come già avvenuto in passato.
In un organico in cui le montagne sembrano apprezzate solo per le vacanze, spicca la presenza di Luca Vergallito: il milanese sarà alla seconda stagione da professionista e proverà a far fruttare le sue qualità, andando a caccia magari di successi parziali su percorsi indigesti alla gran maggior parte dei suoi compagni. Qualcosa, in tal senso, proverà a fare anche l’austriaco Tobias Bayer, mentre il suo connazionale Michael Gogl è più uomo da corse di un giorno, anche se è reduce da una serie di stagioni abbastanza incolori. C’è un po’ di attesa in più intorno al nuovo arrivo Johan Price-Pejtersen, che nelle stagioni trascorse alla Bahrain Victorious ha fatto vedere poco, ma che spera di mettersi in luce, soprattutto nelle “amate” cronometro.
L’organico si completa poi con lo svizzero Silvan Dillier, il tedesco Juri Hollmann e i belgi Jimmy Janssens e Fabio Vandenbossche, che proveranno a rendersi utili con qualche attacco da lontano e con un lavoro oscuro da svolgere in funzione delle strategie di squadra che verranno stabilite di giorno in giorno. In rosa rimane inoltre il neozelandese Sam Gaze, le cui attenzioni principali rimangono però improntate sulla mountain bike, come avvenuto nelle passate stagioni.
Le giovani promesse
C’è grande interesse attorno a Gal Glivar. Lo sloveno è stato mandato “in prestito” dalla UAE Team Emirates XRG, in modo da trovare spazi buoni per sfruttare le sue qualità lasciate intravedere sulla scena giovanile. Veloce e resistente, potrebbe rappresentare una carta importante per le classifiche generali delle brevi corse a tappe senza salite lunghe, ma bisognerà prima vedere come andrà l’ambientamento fra i professionisti.
Ramses Debruyne e Simon Dehairs arrivano invece dalla squadra di sviluppo e, da membri di quella struttura, hanno potuto già assaggiare più volte l’aria delle gare dei “grandi”. Debruyne pare più adatto alle classiche collinari, mentre Dehairs è velocista che promette bene, visti i risultati più che lusinghieri raccolti nel 2024. Da vedere se verrà insignito dei gradi di finalizzatore in alcune gare o se dovrà esclusivamente lavorare per compagni più titolati.
La nidiata di giovani “cresciuti in casa” conta anche su Tibor del Grosso e Emiel Verstrynge, due corridori molto attivi nel ciclocross, ma capaci anche di far vedere ottime cose su strada, nelle gare di categoria affrontate nelle stagioni precedenti. Verstrynge, peraltro, potrebbe avere spazi di rilievo, considerate le qualità di scalatore che ha già messo in mostra e che sono ben poco ricorrenti nell’organico della squadra.
Organico Alpecin-Deceuninck 2025
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Potenziale Alpecin - Deceuninck 2025
Volate - 8.9
Collina - 7.2
Montagna - 3.8
Pavé - 9.2
7.3
Il piano-base non si discosta da quello degli anni precedenti. Si punta quasi tutti su uno dei corridori più forti mai visti al mondo, Mathieu van der Poel, e su un velocista prolifico, Jasper Philipsen, che ha dimostrato di saper fare grandi cose anche nelle Classiche più adatte a lui. Le volate e le gare di un giorno per uomini "pesanti" rimarranno i settori più curati, con diversi corridori di medio-alto livello che hanno già dimostrato di saper lasciare il loro marchio sugli ordini d'arrivo. Le montagne e, in generale, le classifiche generali rimangono invece territorio praticamente inesplorabile.
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