Giro d’Italia 2018, Presentazioni Squadre: Mitchelton – Scott

La Mitchelton – Scott arriva al Giro d’Italia 2018 con l’obiettivo di stupire. La formazione di Matthew White proverà a sovvertire i pronostici di vittoria e a sparigliare le carte in ottica classifica generale, presentandosi ai nastri di partenza con due capitani, Esteban Chaves e Simon Yates. Il colombiano torna alla Corsa Rosa dopo il secondo posto dell’edizione 2016, quando riuscì anche vestire la maglia di leader al termine della frazione di Risoul, mentre l’inglese sarà al via della corsa a tappe italiana per la prima volta in carriera, pur vantando una importante esperienza maturata nei Grandi Giri con svariate partecipazioni al Tour de France e alla Vuelta a España. In entrambe le corse il britannico si è piazzato nella Top 10 visto che ha chiuso la Grande Boucle al settimo posto, vincendo la maglia di miglior giovane, mentre alla Vuelta si è piazzato al sesto posto, imponendosi anche in due frazioni.

Il duo di capitani sarà coadiuvato da alcuni gregari di assoluto affidamento, come Roman Kreuziger e Mikel Nieve. Kreuziger sarà al via del suo sedicesimo GT in carriera, e al suo quarto Giro, corso già come capitano nelle edizioni 2011, 2012 e 2015, mentre nella sua militanza alla Tinkoff – Saxo partecipò come luogotenente di Alberto Contador. Lo scalatore ceco perciò costituisce un’ottima terza alternativa in funzione classifica generale, oltre a poter essere l’ultimo uomo dei capitani nelle salite più impegnative. Nieve invece avrà il compito di scandire un ritmo forsennato nei tratti più arcigni delle numerose salite di questo Giro, reduce da una eccezionale esperienza in Sky, quando si dimostrò più volte fra i migliori in salita. Il basco potrebbe essere un potenziale capitano in qualsiasi altra squadra e gode di un proficuo rapporto con le strade del Belpaese, come testimonia il successo nella classifica della maglia azzurra di miglior scalatore nell’edizione 2016 e le due top ten centrate nel 2011 e nel 2012.

Altro valido elemento in salita sarà certamente Jack Haig, uno degli astri nascenti del ciclismo australiano, ma in generale fra gli scalatori più promettenti. Classe 1993, potrebbe lottare per il successo nella classifica della maglia bianca e rappresentare anche una interessante carta per i successi parziali, anche se occorrerà comunque vederlo all’opera al suo esordio sulle strade del Giro, assoluta novità per lui, che potrebbe inoltre dover fare i conti con ordini di scuderia che potrebbero limitarne le sue velleità personali.

Un Grande Giro si vince anche nelle tappe di pianura o comunque anche nei primi chilometri di una tappa di alta montagna. In questi frangenti i due capitani della squadra australiana potranno sfruttare le doti di passista di Christopher Juul Jensen e di Sam Bewley, corridori ormai avvezzi con ruoli da gregario in un Grande Giro. Da non escludere che possano a loro volta godere di qualche libertà, soprattutto il primo, in frazioni intermedie, con possibili azioni da lontano.

Sempre in pianura troveremo Svein Tuft, “capitano” storico del team grazie alla sua lunga militanza e i 41 anni compiuti, che lo rendono inoltre il corridore più esperto al via di questa edizione del Giro. Il canadese proverà ad ottenere la prima maglia rosa nella cronometro d’apertura, sfruttando le sue doti riconosciute da cronoman. Malgrado l’età avanzata Tuft ha dimostrato anche negli ultimi anni di poter essere competitivo su questa particolare specialità.

In conclusione si può affermare che la Mitchelton – Scott parteciperà al Giro con l’intento di vincerlo, o comunque di piazzare uno tra Chaves e Yates sul podio. Una selezione di sicuro affidamento potrà certamente coadiuvare i due capitani nel raggiungimento degli obiettivi designati.

Articolo a cura di Matteo Romano

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