Giro d’Italia 2025, Presentazione Percorso e Favoriti Settima Tappa: Castel di Sangro – Tagliacozzo (168 km)

Netto cambio di panorama al Giro d’Italia 2025. La tappa numero sette, in programma venerdì 16 maggio, rappresenta infatti il primo vero banco di prova per quel che riguarda le salite. Il profilo altimetrico che scandisce i 168 chilometri fra Castel di Sangro e Tagliacozzo è quello di un vero tappone appenninico, con tre Gran premi della Montagna e con un arrivo in salita che potrebbe già lasciare il segno nella classifica generale. La giornata chiama quindi al lavoro, per la prima volta in questo Giro, gli scalatori e gli uomini che puntano alle posizioni più importanti della classifica generale, ma non è da escludere che il successo di tappa possa essere a disposizione di uno o più fuggitivi della prima ora,
ORARIO DI PARTENZA: 12:50
ORARIO DI ARRIVO (PREVISTO): 16:59-17:30
DIRETTA TV E STREAMING: 12:50-14:00 RaiSport / 14:00-17:15 Rai2 / 12:30-17:45 Eurosport 1, Discovery+
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Percorso Settima Tappa Giro d’Italia 2025
Giusto qualche centinaio di metri di gara, dopo la partenza da Castel di Sangro, e si va subito verso l’alto. Si andrà infatti ad affrontare la salita di Roccaraso (7 km al 6,4 per cento di pendenza media), che rappresenterà ideale trampolino per gli attacchi della prima ora. Si resta in quota per qualche chilometro e poi si scende verso Sulmona, dove è posto il primo traguardo volante di giornata. Un ulteriore settore di discesa porterà i corridori ai piedi della salita di Monte Urano (4,5 km al 9,4 per cento di pendenza media, con punta al 14%), classificato come Gpm di Seconda categoria.
Discesa fino a Castelvecchio Subequo e nuova impennata, questa volta più morbida, verso la cima di Vado della Forcella, che complessivamente misura 24,3 km e che ha pendenza media del 3,7 per cento. In cima saremo a 1395 metri di altitudine e intorno a quella quota si resterà per una decina di chilometri, fino al traguardo volante di Ovindoli. A quel punto inizierò un lunghissimo settore di discesa, intervallato dall’insidioso tratto in contropendenza che porta verso Forme. La discesa terminerà a Tagliacozzo, dove sarà posto il Red Bull Km (traguardo con abbuoni) e dove in pratica inizierà l’ultima salita: si tratta di un’ascesa di 11,9 chilometri, con pendenza media al 5,5% e punte al 13%. La parte difficile sarà quella conclusiva, dato che i primi 9 km hanno il 4,6% di pendenza media, mentre gli ultimi 2,7 hanno un gradiente medio di poco superiore al 10 per cento.
Salite Settima Tappa Giro d’Italia 2025
NOME | CAT | QUOTA | KM | INIZIO | LUNGHEZZA | DISL | % MED | % MAX |
Roccaraso | 3 | 1238 | 7,4 | 0,4 | 7,0 | 445 | 6,4% | 11% |
Monte Urano | 2 | 846 | 70 | 65,5 | 4,5 | 421 | 9,4% | 14% |
Vado della Forcella | 2 | 1395 | 104,9 | 80,6 | 24,3 | 908 | 3,7% | 9% |
Tagliacozzo | 1 | 1425 | 168 | 156,1 | 11,9 | 663 | 5,5% | 13% |
Favoriti Settima Tappa Giro d’Italia 2025
Il primo arrivo in salita di questa edizione non dovrebbe fare grandi distacchi, ma permetterà sicuramente di cominciare a capire quali sono le effettive forze in campo, al di là delle gerarchie previste. Il risultato dovrebbe decidersi tutto negli ultimi 2,7 chilometri di ascesa, quando le pendenze arrivano in doppia cifra dopo essere state a lungo piuttosto semplice. Una distanza che potrebbe anche non consentire di fare una reale differenza. Non impossibile dunque che il successo finisca così per essere conteso fra un gruppettino ristretto dei migliori. Una situazione nella quale Primoz Roglic (Red Bull – Bora – hansgrohe), ha più volte mostrato in carriera di essere un corridore temibile. Esperienza ed esplosività sono due carte che messe insieme lo rendono il grande favorito di giornata, avendo anche mostrato già in questa prima settimana scarsa di gara una discreta forma e reattività.
Il suo primo rivale sarà chiaramente Juan Ayuso, leader primario di una UAE Team Emirates XRG che comunque avrà anche in Adam Yates una pedina non trascurabile vista la sua capacità di accelerare sulle pendenze arcigne. Lo spagnolo ha caratteristiche simili a quelle dello sloveno, con il quale potrebbe anche provare a giocarsi le sue carte in uno sprint, lasciando che siano magari i suoi compagni a provare altre soluzioni, costringendo eventualmente il rivale a spendere energie anzitempo. Uno scenario in cui il britannico potrebbe anche trovare maggiore spazio, così come corridori come Isaac Del Toro, altrimenti a sua volta valida pedina per un arrivo in un piccolo comitato, Jay Vine, più a suo agio invece con una azione dalla media distanza, anche se bisogna vedere come è uscito dalla caduta odierna, al pari di Brandon McNulty.
Corridore che sicuramente tiene molto a questa tappa e potrebbe provare a far valere le sue conoscenze della zona è il padrone di casa Giulio Ciccone, che nel suo Abruzzo vorrebbe finalmente riuscire a lasciare il segno dopo tante difficili rinunce e situazioni. Apparso in ottima forma sinora, emergendo come uno dei gregari più preziosi al fianco di Mads Pedersen, stavolta avrà la squadra per sé, compresa, se ne avrà modo, la Maglia Rosa. Negli ultimi anni ha mostrato di poter dire la sua anche con lo spunto veloce, ma è un corridore che potrebbe anche riuscire ad anticipare, specialmente perché ha più volte fatto capire di non voler puntare alla generale e sembra meno pericoloso, sulla carta nell’ottica delle tre settimane. Se avrà spazio, proverà sicuramente a colpire senza aspettare la volatina.
Il finale si sposa bene anche con le caratteristiche di Simon Yates (Visma|Lease a Bike), che sinora si è visto ben poco ma che comunque ha sempre risposto presente, pur senza virtuosismi, Richard Carapaz (EF Education – EasyPost), per il quale tuttavia per vincere bisogna provare necessariamente ad anticipare, Einer Rubio (Movistar), che sulle pendenze più difficili sta mostrando di avvicinarsi sempre più al livello degli uomini più attesi, ma la salita nel suo complesso potrebbe avere anche in Tom Pidcock (Q36.5 Pro Cycling) un outsider non da poco. Un ritmo regolare fino agli ultimi tre chilometri potrebbe non bastare a staccare il folletto britannico, che a quel punto avrebbe una buona possibilità di far giocare la sua esplosività e leggerezza, non necessariamente solo per il suo spunto veloce.
Tra i big che saranno attesi al confronto sicuramente anche Egan Bernal (Ineos Grenadiers) e Antonio Tiberi (Bahrain – Victorious), che forse non sono i più adatti a questo traguardo, ma che comunque possono fare molto bene e staccarli non sarà semplice. In un finale che potrebbe poi rivelarsi anche più tattico, sarà dunque meglio non sottovalutarli, così come meglio non dare per scontato che Derek Gee (Israel – Premier Tech) dovrà solo difendersi, perché il longilineo canadese ha già mostrato in carriera di sapersi muovere anche oltre quel che ci si aspettava da lui.
Dominatore al Tour of the Alps, Michael Storer (Tudor Pro Cycling) sarà al primo grande test per capirne le ambizioni anche alla Corsa Rosa e sulla carta trova terreno in cui poter dire la sua. Tra coloro che potrebbero sorprendere (in questo caso non poco se dovesse riuscirci) anche Mathias Vacek (Lidl-Trek), che negli ultimi tempi ha mostrato una crescita generalizzata che lo ha visto capace anche di exploit interessanti in salita. Se il ritmo non dovesse essere troppo elevato, o se la situazione di gara dovesse portare a delle fasi di maggiore studio, la Maglia Bianca potrebbe anche ritrovarsi ancora davanti e con il suo spunto veloce fare male anche ai big più attesi. Da non escludere che possa provare una azione dalla distanza per scompigliare le carte.
Tra gli uomini di classifica è dotato di un discreto spunto veloce anche Max Poole, anche se non è ancora chiara la gerarchia in casa Picnic – PostNL, nella quale figura anche Romain Bardet, corridore che invece potrebbe cercare di muoversi in controtempo per cercare di sorprendere. Restando in Francia, sulla carta la giornata dovrebbe sorridere a David Gaudu (Groupama-FDJ), ma l’ex enfant prodige transalpino sembra ancora lontano dalla condizione dei giorni migliori e i chilometri messi nelle gambe in queste prime sei tappe potrebbero non essere bastati per trovare lo spunto necessario.
Ovviamente, non manca anche l’opzione fuga dalla distanza. Soprattutto considerando che non necessariamente le squadre dei big saranno interessate a prendersi da subito la Maglia Rosa, che invece quasi certamente non sarà più sulle spalle di Mads Pedersen, qualche attaccante della prima ora potrebbe sognare il colpo doppio, o comunque qualcuno potrebbe essere favorito dalla marcatura scarsa data dal suo distacco in classifica. È cosi che “nobili decaduti” come Thymen Arensman (Ineos Grenadiers), Wout Poels (XDS Astana), Luke Plapp (Team Jayco-AlUla), Louis Meintjes (Intermarché-Wanty) o Pello Bilbao (Bahrain Victorious) potrebbero provare ad inserirsi nelle azioni dalla lunga distanza. Tentativi nei quali sicuramente ritroveremo Lorenzo Fortunato (XDS Astana), a caccia di punti preziosi per la Maglia Azzurra, tramutandosi così potenzialmente anche in ottimo compagno per la causa di corridori come Diego Ulissi e Christian Scaroni.
Nel novero di chi potrebbe provare sin dalle prime fasi di gara anche Filippo Zana (Team Jayco – AlUla), Marco Frigo (Israel – Premier Tech), Nicholas Prodhomme (Decathlon Ag2r La Mondiale), Jefferson Alexander Cepeda (EF Education – EasyPost), Davide Formolo (Movistar), Marco Brenner (Tudor Pro Cycling) e Gianmarco Garofoli (Soudal Quick-Step). Sono invece al momento troppo vicini per poter pensare di avere spazio uomini come Jefferson Alveiro Cepeda (Movistar), Nairo Quintana (Movistar), Chris Harper (Team Jayco-AlUla), oppure Davide Piganzoli (Polti-VisitMalta), per il quale sarà un buon test per capire a cosa ambire in queste tre settimane.
Non si può escludere neanche un exploit di fuggitivi meno quotati, che magari proprio per questo vengono lasciati andare con meno timori. Uomini come Davide Bais (Polti-VisitMalta), Rémy Rochas (Groupama-FDJ), Mark Donovan (Q36.5 Pro Cycling), Yannis Voisard (Tudor Pro Cycling), Simone Petilli (Intermarché-Wanty), Koen Bouwman (Team Jayco AlUla), Simon Guglielmi (Arkéa-B&B Hotels) o Luca Covili (VF Group Bardiani CSF Faizanè) potrebbero avere più spazio e hanno dimostrato in carriera di non aver paura di osare.
Borsino dei Favoriti Settima Tappa Giro d’Italia 2025
***** Primož Roglič
**** Juan Ayuso, Giulio Ciccone
*** Michael Storer, Adam Yates, Simon Yates
** Richard Carapaz, Derek Gee, Einer Rubio, Antonio Tiberi
* Egan Bernal, Pello Bilbao, Lorenzo Fortunato, Tom Pidcock, Jay Vine
Meteo previsto Settima Tappa Giro d’Italia 2025
Previsioni meteo a cura di 3BMeteo, aggiornate alle 22:30 di giovedì 15 maggio.
Maggiori insidie Settima Tappa Giro d’Italia 2025
Ci sono tutti gli ingredienti per una giornata campale, nell’arco di questo Giro. I corridori dovranno essere subito pronti a dare il massimo, dato che il primo Gpm inizia dopo 400 metri di gara… Il resto della giornata sarà tutto un su e giù sulle strade dell’Appennino abruzzese, tipicamente arcigne e complicate. Tanta salita presuppone anche tanti tratti di discesa, che andranno affrontati sempre con grande lucidità. In una tappa così dura sarà importante anche la gestione delle energie e pure dell’abbigliamento, dato che le temperature previste, soprattutto in quota, non saranno proprio primaverili. Fondamentale, infine, per gli uomini di classifica sarà arrivare nelle migliori condizioni possibili all’inizio della salita finale.
Altimetria e Planimetria Settima Tappa Giro d’Italia 2025
Cronotabella Settima Tappa Giro d’Italia 2025
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