Europei Limburg 2024, Geraint Thomas critica la tattica della nazionale olandese: “Credo stessero fumando erba in ammiraglia”
A quasi una settimana di distanza dal successo di Tim Merlier (Soudal Quick-Step) si discute ancora degli Europei di Limburg 2024. A parlare della prova in linea è anche Geraint Thomas (Ineos Grenadiers) che, pur non avendo preso parte alla rassegna europea, ha discusso della corsa nel suo podcast Watts Occurring, criticando fortemente alcune scelte tecniche in particolare della nazionale dei Paesi Bassi, che, secondo il gallese, sono costate agli olandesi la vittoria. Secondo il vincitore del Tour de France 2018, infatti, la scelta di Mathieu Van der Poel di provare a fare corsa dura è stata controproducente per una nazionale che poteva contare su uno dei migliori velocisti in gruppo, ossia Olav Kooij.
“Io ho visto solo gli ultimi tre chilometri della corsa – ammette il 38enne – ma ho sentito che Van der Poel ha provato a creare caos e ha attaccato. Danny Van Poppel, uno dei migliori ultimi uomini al mondo, si è trovato in fuga. E l’Olanda aveva anche Kooij in grado di vincere. Le tattiche… Credo che in ammiraglia stessero fumando erba. Le tattiche sono state totalmente assurde. Il miglior ultimo uomo al mondo era in fuga. Capisco che ci sia Van der Poel in squadra, ma da commissario tecnico devi importi in situazioni come queste. Dovresti dire ‘rispetto che sei Van der Poel, ma se tu aiutassi Van Poppel e Kooij vinceremmo. Infatti Kooij ha finito secondo di pochi millimetri senza neanche avere un treno. È una cosa che mi lascia senza parole”.
Nonostante il Belgio abbia conquistato il successo, però, l’esperto corridore di Cardiff non ha risparmiato critiche anche per la nazionale ospitante, che con il doppio sprint di Merlier e Philipsen ha rischiato di lasciare sul piatto la vittoria: “Il Belgio ha fatto la volata con due corridori, non ha senso. Dal punto di vista di un allenatore si dovrebbe sempre concentrare i propri sforzi su un unico corridore. Alla fine hanno vinto, quindi è difficile criticare la loro scelta, ma sarebbe potuta finire male molto facilmente. Non so se abbiamo mai visto una cosa del genere. La responsabilità è della squadra, non è colpa degli atleti se si sono trovati in quella situazione, ma non si dovrebbero portare due velocisti. E se Van Aert non fosse caduto alla Vuelta? Avrebbero fatto la volata con tre corridori? È una cosa fuori di testa”
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