Wiggins dice la sua su Armstrong: “Che alla gente piaccia o no è iconico, ha cambiato la mia vita”
Bradley Wiggins parla di Lance Armstrong con termini tutt’altro che banali. L’ex corridore inglese, vincitore del Tour de France 2012 davanti al connazionale Chris Froome, è intervenuto nella trasmissione talkSPORT radio, all’interno della quale ha avuto la possibilità di esprimere la propria opinione sullo statunitense, vincitore di sette Grande Boucle poi revocatagli in seguito alla scoperta del sistematico utilizzo di doping. Il detentore del record dell’ora era finito al centro di una bufera proprio sul tema doping nel 2017, in una vicenda poi conclusasi con un nulla di fatto. Dopo aver sempre fermamente respinto le accuse, il sir è tornato a parlare di ciclismo, in un modo destinato a lasciare il segno.
“Non sto dicendo che è un’icona – ha premesso il primo britannico a vincere un Tour – ma che alla gente piaccia o no, in qualche modo è iconico, nel bene o nel male. Per quanto mi riguarda, non posso cambiare il modo in cui mi ha fatto sentire quando avevo 13 anni. Ha cambiato la mia vita“. Un riferimento importante quindi per la carriera del ciclista, che come molti suoi colleghi ha avuto lo statunitense come modello per appassionarsi allo sport.
La devozione e il rispetto nei confronti del suo idolo proseguono con rapporti personali, come rivela lo stesso Wiggins: “Lo conosco come persona dopo il ciclismo, dopo tutto quello che ha passato. La mia opinione è che tante cose succedono nel mondo, e molte brutte cose. Lance ha pagato a caro prezzo ciò che ha fatto. D’accordo, lo sport ne ha sofferto, ma non era da solo in ciò che ha fatto“. Un intervento breve ma significativo, destinato a far discutere in questo periodo povero di corse di rilievo nel panorama ciclistico internazionale.
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