Giro d’Italia 2025, Primož Roglič e la Red Bull lasciano la Maglia Rosa: “È andato tutto come volevamo”

È durato nuovamente un solo giorno il secondo intervallo in Maglia Rosa di Primož Roglič al Giro d’Italia 2025. Dopo averla conquistata a Tirana e poi averla ceduta il giorno dopo a Mads Pedersen (Lidl-Trek), dopo l’arrivo di Tagliacozzo lo sloveno della Red Bull-Bora-hansgrohe ha indossato il simbolo del primato per un solo giorno prima di lasciarlo a Diego Ulissi (XDS Astana) alla vigilia della tappa conclusiva della prima settimana. Con ancora 13 tappe da correre e con tutte le grandi montagne ancora da affrontare, quella della formazione tedesca è stata una scelta studiata a tavolino sia per permettere al loro capitano di non dover affrontare tutto lo stress post-tappa che la Maglia Rosa comporta sia per smarcare la squadra da compiti di controllo nel corso delle prossime tappe.
A confermare la scelta di voler cedere la Maglia Rosa è il direttore sportivo della Red Bull Christian Pömer che, ai microfoni di Cyclingnews, commenta la decisione: “Questa mattina il nostro piano era quello di far sì che ci fosse un piccolo gruppo senza veri e propri uomini di classifica che stesse in fuga tutto il giorno. Sapevamo che questa tappa sarebbe stata difficile da controllare e alla fine si è svolta esattamente come nei nostri piani, è stata una tappa mostruosa”. A differenza di quanto avvenuto lo scorso anno alla Vuelta a España, quando la fuga con protagonista Ben O’Connor scappò di mano alla Red Bull, costringendo poi Roglič ad un lungo inseguimento di tre settimane, questa volta la formazione tedesca è riuscita a tenere tutto sotto controllo, tenendo a bada anche un Romain Bardet (Picnic-PostNL) che rappresentava il pericolo più concreto in ottica classifica.
“Abbiamo ceduto la Maglia di proposito – prosegue Pömer – e in realtà speravamo che la fuga riuscisse anche a guadagnare un po’ più di tempo. Nel finale è stata la UAE a mettersi a tirare forse proprio perché volevano che tenessimo noi la maglia. Comunque noi in questo momento della corsa non vogliamo avere la maglia”. Il piano della Red Bull ha portato quindi i risultati sperati, riuscendo anche a mantenere Roglič in terza posizione e assicurandosi quindi il secondo posto nella carovana delle ammiraglie, elemento fondamentale alla vigilia di una tappa pericolosa come quella degli sterrati: “Ora abbiamo ottenuto quello che volevamo, i ragazzi hanno affrontato una giornata difficilissima ma come squadra siamo soddisfatti di come è andata. Ora vedremo cosa succederà”.
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