Giro d’Italia 2025: Lucca e Pisa collegate da una crono, Torino chiede una tappa nel territorio per gli 80 anni della fine dalla Guerra
Si aggiungono altri pezzi del grande puzzle che compone il percorso del Giro d’Italia 2025. Secondo quanto riporta LuccainDiretta, sarebbe in via di definizione il percorso di una cronometro in terra toscana, più precisamente tra Lucca e Pisa. In partenza venerdì 9 maggio, la Corsa Rosa il prossimo anno partirà certamente dall’Albania e si concluderà a Roma, con un percorso che sarà dunque in gran parte in risalita visto che le prime tappe nello Stivale saranno in Puglia. Se inizialmente si prenderà inevitabilmente la dorsale adriatica, che coinvolgerà dunque anche Abruzzo, Marche ed Emilia, ci sarà spazio anche per una deviazione verso il Tirreno.
In questo contesto trova posto quella che sarà la prima prova contro il tempo della prossima edizione, che dovrebbe andare a bilanciare le prime montagne che si suppone saranno già arrivate. Dopo l’arrivo lo scorso 8 maggio di una frazione in linea in provenienza da Genova, Lucca sarebbe dunque pronta ad accogliere nuovamente la carovana, mentre per Pisa (che si era già candidata due anni fa) l’attesa è molto più lunga visto che l’ultima volta fu nel 1980, con una crono da Pontedera, che arrivò tre anni dopo quella che era una tappa forse molto simile a quella che arriverà la prossima primavera (nel 1977 si corse infatti una crono da Lucca a Pisa, lunga 25 chilometri).
Intanto, a Torino, una mozione a prima firma del consigliere Vincenzo Camarda, approvata ieri all’unanimità dal consiglio comunale, chiede di valorizzare con una tappa del Giro d’Italia i luoghi della Resistenza nel 2025. Per gli 80 anni della fine della Seconda Guerra Mondiale dunque il capoluogo piemontese, che il prossimo anno farà en plein di GT ospitando la Gran Salida della Vuelta a España, vorrebbe regalarsi di nuovo la Corsa Rosa con l’obiettivo di portare la corsa, non in città, ma presumibilmente in montagna o comunque nel territorio per organizzare un “momento celebrativo” che mostri “l’intento di continuare ad investire a Torino con eventi di rilievo nazionale”, in particolare nel ricordo anche dei “vent’anni dal conferimento della Medaglia d’oro della Resistenza”.
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