Giro d’Italia 2025, Juan Ayuso non si nasconde: “Sarò al via per vincere”

Juan Ayuso non nasconde il suo obiettivo, vuole vincere il Giro d’Italia 2025. Lo spagnolo della UAE Emirates XRG, capitano designato della formazione emiratina per la Corsa Rosa, è uno dei principali favoriti tra coloro che saranno al via di Tirana il prossimo 9 maggio e condivide con Primoz Roglic (Red Bull-Bora-hansgrohe) l’onore e onere di essere considerato l’uomo da battere dalla maggior parte degli avversari anche alla luce dei risultati ottenuti in questa prima parte di 2025, con lo sloveno che ha conquistato la Volta a Catalunya proprio davanti ad Ayuso, che invece si è aggiudicato la Tirreno-Adriatico. A pochi giorni dal via del Giro, in un’intervista rilasciata alla TV spagnola, il nativo di Barcellona parla delle sue ambizioni e dei suoi piani in vista delle tre settimane in Italia.
“So che l’attenzione di tutti sarà su Roglic e su di me – spiega il classe 2002 – dato che siamo quelli che, fino ad oggi, hanno ottenuto i migliori risultati. Ci saranno tanti avversari, ma ovviamente Primoz è quello principale, l’uomo da battere. Credo che sia lui il principale favorito anche perché ha già vinto e sa cosa serve fare per aggiudicarsi il Giro. Io voglio andare lì per vincere, non voglio nascondermi dicendo che l’ambizione è salire sul podio, io voglio vincere. Ma se non dovessi riuscirci comunque non considererei la corsa un fallimento”.
Il 22enne catalano, oltre alla già citata Tirreno-Adriatico e al Trofeo Laigueglia di quest’anno, ha già vinto sulle strade italiane, aggiudicandosi nel 2021 il Giro d’Italia Under 23: “Ho dei bellissimi ricordi di quella gara. È stato l’appuntamento che mi ha fatto conoscere al mondo, ed anche quello che mi ha dato la fiducia per convincermi a passare professionista l’anno successivo”. Per quello che riguarda l’edizione di quest’anno, invece, Ayuso sembra essere soddisfatto del percorso, anche se avrebbe preferito avere una tappa di montagna impegnativa già prima rispetto alla terza settimana: “Il percorso è quello tipico del Giro, ed è adatto alle mie caratteristiche. Credo che manchi una vera tappa impegnativa nelle prime due settimane, dover aspettare la terza settimana può essere un’attesa decisamente lunga. Ci saranno comunque due cronometro, la prima molto tecnica e la seconda più lunga e filante dove spero di guadagnare sui miei avversari, la tappa di Siena, che sarà bellissima anche se forse non determinante per la classifica, e qualche tappa di media montagna con arrivo in salita, potranno succedere molte cose”.
La vera lotta per la Maglia Rosa, però, avverrà senza dubbio nella terza durissima settimana, con tanti arrivi in salita e soprattutto tappe lunghe e con oltre 4000 metri di dislivello: “Tutti i giorni della terza settimana saranno decisivi – conclude Ayuso – non so se la tappa col Mortirolo sarà quella più determinante, anche perché anche la penultima frazione con l’arrivo a Sestriere e il Colle delle Finestre sarà sicuramente importante. L’unica cosa sicura è che saranno tre settimane durissime”.
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