Giro d’Italia 2025, Isaac Del Toro sempre più fiducioso: “Devo pensare di poter vincere il Giro, oggi è stato importante rendermi conto di poter seguire tutti”

Isaac Del Toro continua a brillare al Giro d’Italia 2025. La Maglia Rosa corre da padrone nella prima grande montagna di questa edizione, rispondendo prontamente a tutti gli attacchi, senza mai cedere un metro e con apparente facilità ogni volta che si è mosso. Una prestazione ancora una volta scoraggiante per i suoi rivali quella del classe 2003, che arriva così alla settimana decisiva sulle ali dell’entusiasmo, ma soprattutto con una consapevolezza sempre maggiore nei propri mezzi, accresciuta proprio nella giornata odierna.

Come è andata oggi per voi?
Per noi è stata una buona giornata, siamo riusciti a lavorare bene e siamo sempre stati attenti. è andata bene sono molto contento di come abbiamo lavorato come squadra oggi. Non avevamo previsto di guadagnare su Roglic, volevamo stare attenti ad ogni attacco e poi, con tutto il caos che c’è stato qualcuno ha pagato qualcosa, era importante essere ben posizionati. Non c’è davvero nessuna tappa facile qui al Giro.

Ti senti consapevole delle tue possibilità, senti di poter vincere il Giro?
Io non ho ancora abbastanza fiducia in me. Ho lavorato tanto per questo, voglio continuare a lavorare. Devo pensare che posso vincere il Giro. Non voglio essere arrogante e dire che lo vincerò, ma altrimenti non succede. Devo avere la giusta mentalità per essere davanti e riuscire a vincere. C’è una possibilità e devo essere pronto a coglierla.

Ti abbiamo visto seguire praticamente ogni azione
Sì, bisognava essere molto attenti oggi. Tutti sono molto forti qui, sono molto felice di aver avuto le gambe di seguire sempre tutti. Sono molto felice di avere superato questa giornata dura, è importante rendermi conto di essere in grado di fare queste cose.

Roglic ha perso 1’30”, pensi che sia fuori dai giochi?
Non credo, è uno dei più forti di questa epoca. Non si arrende mai, lo ha ampiamente dimostrato e lo mostrerà sicuramente nell’ultima settimana. Dobbiamo stare attenti a lui, magari ha avuto una giornata storta o è il dolore, non possiamo saperlo.

Sul Monte Grappa come sono andate le cose quando eri davanti e la squadra sembrava tirare dietro di te?
Non penso mi stessero inseguendo, ma volevano stare attenti davanti in gruppo perché nella discesa alcune curve erano difficili. Credo che dietro loro stavano tirando contro di me, piuttosto stavano pensando a evitare rischi. Non tiravano per venirmi a riprendere, ma per limitare i rischi e non cadere.

Perché la UAE non ha provato a giocare la superiorità numerica oggi?
Forse non era la tappa più adatta oggi. Eravamo lontani dall’arrivo e davanti c’era la fuga, non era semplice poterli andare a riprendere. Penso che abbiamo corso nel modo più intelligente, ma la prossima settimana potremo sicuramente giocarci le nostre carte anche in questo modo.

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