Giro d’Italia 2025, Diego Ulissi interrompe il lungo digiuno italiano in Maglia Rosa: “Emozione indescrivibile, ho ripensato a quando ero bambino…”

Diego Ulissi conquista a quasi 36 anni la sua prima Maglia Rosa al Giro d’Italia 2025. Terzo di giornata dopo una lunga fuga, il portacolori della XDS Astana trova così un risultato che lo ricompensa per il coraggioso cambio di maglia arrivato dopo una lunghissima militanza con la fu Lampre-Merida, ora UAE Team Emirates XRG. Pochi secondi quelli che domani gli consentiranno di entrare nella sua Toscana con la maglia che tutti i bambini che amano il ciclismo sognano, e lui ovviamente non faceva eccezione quando trenta anni fa muoveva le sue prime pedalate mentre Marco Pantani emergeva.

Dopo otto tappe, questa è la tua prima Maglia Rosa, che interrompe anche un lungo digiuno italiano
Una grandissima emozione. Sul momento quando me l’hanno comunicato avevo una grande gioia, poi quando l’ho vista, appena prima di vestirla, ho ripensato quando vedevo il Giro da bambino. Mi ero regalato già grandi emozioni vincendo otto tappe ed ero andato vicino alla maglia rosa, ma ora finalmente a 35-36 anni questa emozione e gioia è davvero qualcosa di speciale

Forse si può parlare di un premio alla carriera?
Certamente. È un sogno da quando ho iniziato a correre in bici, a sei anni. Ero già soddisfatto della mia carriera ma ora vestirla, anche solo per un giorno perché domani sarà durissima, peraltro arrivare in Toscana con la Maglia Rosa, è una emozione indescrivibile.

Avevate pianificato questa giornata?
Avevamo pianificato di entrare in fuga per provare a giocarsi la tappa. La squadra voleva che entrassi proprio io, poi niente… Plapp è stato superiore, niente da dire, aveva una grandissima gamba. Io ho dato il meglio di me stesso, poi nel finale, quando sapevo di avere un vantaggio per poter sperare ho tirato a tutta e ce l’ho fatta…

Quale è stato il tuo primo pensiero quando hai capito che avresti indossato la maglia?
Ero già soddisfatto tagliando il traguardo, ero molto stanco e avevo dato tuto me stesso. Ma quando riesci qualcosa che magari era impensabile… poi oggi è stata una tappa tirata, perché la fuga non voleva andare via e devo ringraziare i miei compagni che hanno usato tutte le loro forze per cercare di aiutarmi a centrare la fuga giusta… È stato tutto perfetto.

Domani indosserai la maglia in casa, ma l’obiettivo è tenerla.
Sì, anche se sarà veramente complicato. Ma con la Maglia Rosa addosso bisogna dare tutto se stessi ed è quello che farò. Poi quel che verrà si vedrà

Si può dire questo sia il giorno più importante della carriera?
Non saprei, ma quest’anno compio 36 anni e rimanere ad alti livelli non è facile. Bisogna godersi giornate come queste. Otto vittorie sono anche quelle una grande soddisfazione, forse questa è le ciliegina che potevo mettere sul Giro d’Italia

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