Giro d’Italia 2025, David Gaudu crolla sull’Alpe San Pellegrino: il francese è sotto antibiotici per la ferita alla mano

La undicesima tappa segna la fine delle ambizioni di classifica al Giro d’Italia 2025 per David Gaudu. Già lontano, ma potenzialmente ancora con la possibilità di rientrare magari con qualche azione dalla distanza, il francese è scivolato ieri dalla 26ª posizione alla 45ª, ma soprattutto è passato da un ritardo di 7’06” a 34’42”. Un gap che ovviamente ormai lo taglia fuori da qualsiasi velleità di un buon risultato a Roma, confermando definitivamente le difficoltà di una stagione che era invece iniziata anche piuttosto bene, con la vittoria al Tour of Oman. Da allora tante difficoltà fra infortuni e problemi di salute che in questa edizione della Corsa Rosa, la prima della sua carriera, sono proseguiti.
Caduto domenica riportando un profondo taglio alla mano, il francese è da allora sotto antibiotici, ma le conseguenze sono più gravi di quanto sembrava inizialmente, come spiega anche Stéphane Goubert: “Oltre al contesto generale che conosciamo, di una preparazione a singhiozzo, le conseguenze della ferita alla mano sono state più importanti di quello che pensavamo. È sotto antibiotici e l’organismo non ha reagito bene. Ha provato a dire la sua, ma quando è iniziata la salita le sensazioni che aveva in partenza sono state confermate. Queste giornate possono capitare e bisogna accettarle”.
A questo punto, da capire se il leader della Groupama – FDJ avrà modo di dire la sua anche con qualche azione dalla distanza. Nel corso del giorno di riposo, era infatti sembrato abbastanza sereno riguardo le sue condizioni e la sua situazione in generale .”La mano è un po’ gonfia, inizialmente erano stati applicati tre punti di sutura , uno dei quali è già uscito – spiegava a L’Equipe – C’è un po’ di ritenzione idrica, dolore e rigidità, ma francamente sto bene. Abbiamo selezionato alcuni giorni per andare in fuga con la squadra. Non essendo più in ballo per la classifica generale, cercherò di far parte dei tentativi da lontano per puntare a una vittoria di tappa”.
Resta a questo punto tuttavia il dubbio se le sue attuali condizioni potranno consentirgli di avere effettivamente un ruolo attivo in questo modo. Con ora tre tappe abbastanza semplici davanti a sé, soprattutto per chi non ha ambizioni di classifica, il classe 1996 potrà cercare di rifiatare e poi provare, da domenica, di testare meglio la propria condizione per capire se ci sono possibilità di dire la sua sulle montagne che nella terza settimana non mancano di certo.
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