Giro d’Italia 2024, prevista pioggia e neve: eliminato l’Umbrailpass dopo le proteste dei corridori (aggiornato)

Non trova pace la sedicesima tappa del Giro d’Italia 2024. Dopo le discussioni di ieri e la riunione che ha portato RCS Sport a comunicare le sue decisioni, con le ipotesi di neutralizzazione e cancellazione in caso di condizioni meteo estreme, il sindacato dei corridori ha chiesto ai suoi rappresentanti all’interno delle squadre la propria opinione. Viste le fortissime probabilità di neve sull’Umbrailpass, il 100% dei votanti delle 23 squadre ha dunque espresso la volontà di non affrontare quella salita, né tantomeno la discesa in queste condizioni.

Secondo quanto scrive Adam Hansen in una lettera inviata a Mauro Vegni, oltre che a Amina Lanaya, General Manager dell’UCI, nonché al presidente dei Commissari di Gara Joey Ermens e al rappresentante delle squadre David McPartland,, presidente del CPA, “i corridori hanno unanimemente annuciato che non parteciperanno alla tappa con le attuali condizioni”, una “decisione collettiva che illustra la serietà della situazione e la necessità per una azione immediata”.

Da notare comunque che quanto richiesto dal CPA è previsto nella nota ufficiale emanata ieri da RCS Sport che spiegava come “in caso di condizioni meteorologiche estreme, la tappa sarà neutralizzata fino a un luogo nel quale siano soddisfatte le condizioni di sicurezza”. Nel caso di solamente un vago peggioramento, che difficilmente includeva la caduta di neve in quel momento, si prevedeva la creazione di “una zona di parcheggio sulla cima del Giogo di Santa Maria (dopo 50.2KM) per dare ai corridori l’opportunità di cambiarsi l’abbigliamento”, portando così ad una neutralizzazione di tre minuti. Una azione che “sarà in vigore nella salita del Giogo di Santa Maria prima del o al 40esimo kilometro”.

Secondo quanto ci riportano i nostri inviati, al momento RCS Sport starebbe comunque valutando la possibilità di partire seguendo questo scenario, provando dunque fino all’ultimo a sperare nel regolare svolgimento della tappa. Secondo alcune ricognizioni effettuate in tempo reale, al momento la strada sarebbe infatti praticabile. L’impressione è che la direzione di gara stia cercando di ricordare ai corridori quanto successo lo scorso anno sul San Bernardo, quando si decise di non affrontarlo a causa delle previsioni meteo, ma poi non ci furono condizioni così estreme e le immagini mostrarono che si sarebbe potuti passare.

Sembra tuttavia abbastanza chiaro che, se le previsioni confermano neve (soprattutto considerando che si parla di precipitazioni anche su Passo di Eira e Passo di Foscagno, come riportano i nostri inviati che intanto sono in zona partenza dove non manca la pioggia), diventa difficile pensare che l’inizio della tappa possa svolgersi regolarmente.

Dopo ore di attesa, valutazioni, discussioni e cambiamenti, RCS Sport annuncia la decisione ufficiale alle 11:45: ” La tappa avrà la sua partenza e procedure tipiche in Livigno. Da lì si partirà in sfilata verso il Tunnel Munt Raschera. I corridori si fermeranno e si cambieranno prima del confine con la Svizzera. La partenza vera sarà a Prati allo Stelvio come da cronotabella”.

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