Giro d’Italia 2024, Kaden Groves: “Sento la responsabilità di essere il capitano, la ciclamino potrebbe essere un obiettivo”

Kaden Groves si presenta al Giro d’Italia 2024 da capitano. Il velocista australiano torna alla Corsa Rosa, dopo il successo di tappa della scorsa edizione, da leader della Alpecin-Deceuninck. Lo sprinter classe 1998 arriva però a questo importante appuntamento dopo un’infortunio al ginocchio che gli ha impedito di esprimersi al meglio nei mesi primaverili. Nella conferenza stampa di oggi Groves ha svelato quali sono i suoi piani per le volate e anche quelli per le tappe più mosse e ondulate.

A seguito del tuo infortunio al ginocchio di questa primavera come è stata la tua preparazione?
”Dopo l’infortunio al ginocchio mi sono preparato bene, ho fatto due settimane in altura e ora penso di essere pronto”.

Lo scorso anno hai vinto una tappa al Giro, cosa ti ricordi di quel giorno?
”Ho grandi ricordi del Giro d’Italia, l’anno scorso ho vinto una tappa. Ricordo che era una giornata bagnata con la pioggia. Sono contento di essere tornato e uno dei miei obiettivi quest’anno potrebbe essere la maglia ciclamino”.

È il tuo terzo grande giro di fila, quanto è importante per te avere la fiducia della squadra? Dopo l’inizio di stagione di Van der Poel e Philipsen senti addosso la pressione di dover continuare a vincere?
”Sento la responsabilità di essere il capitano, ma la mentalità del team è quella di un team vincente. Cercherò di continuare sulla scia di successi di questo inizio di stagione”.

Ti senti uno sprinter puro che può competere con Merlier e gli altri velocisti?
”Non mi definisco uno sprinter puro. Penso che in alcune tappe più difficili posso tenere anche in salita a differenza di corridori come Merlier o Jakobsen che possono soffrire di più e magari cercheremo di metterli in difficoltà”.

Lo scorso anno hai vinto nella capitale spagnola, Madrid, speri di fare lo stesso anche a Roma?
”L’anno scorso ho vinto a Madrid, quest’anno però ci sono tante tappe prima di arrivare a Roma. Sarebbe bellissimo vincere lì, soprattutto perché vorrebbe dire che finisco il Giro e l’anno scorso non ci sono riuscito perché stavo male”.

Qual è secondo te il treno perfetto in una volata di gruppo?
”Non esiste il treno perfetto, ma nei miei sogni c’è sempre l’idea di arrivare all’ultimo chilometro in testa al gruppo con due compagni di squadra davanti”.

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