Giro d’Italia 2024, giornata per velocisti – Ewan: “Sono un po’ stanco” – Gaviria: “Dobbiamo organizzarci meglio” – Bauhaus: “Pensiamo prima di tutto a Tiberi”
Venerdì 17 maggio va in scena la tappa numero 13 del Giro d’Italia 2024. La cartina altimetrica dice praticamente tutto, dato che la Corsa Rosa andrà da Riccione a Cento, per 179 chilometri piatti come un tavolo da biliardo. Pare, già in partenza, tutto apparecchiato per i velocisti rimasti in gruppo, che andranno a caccia della vittoria o, quantomeno, di un piazzamento importante. Fra questi ci sono anche corridori che finora non sono riusciti a lasciare il loro segno nelle volate disputate: è il caso di Caleb Ewan (Jayco-AlUla), Fernando Gaviria e, in misura minore, di Phil Bauhaus (Bahrain Victorious), che comunque un terzo posto, ad Andora, lo ha portato a casa.
“In questi ultimi giorni, dopo il riposo, non mi sono sentito granché bene – le parole di Caleb Ewan prima della partenza – Oggi spero che vada un po’ meglio, anche perché questa è un’opportunità per noi velocisti e poi non ne avremo altre per un po’. Mi sono sentito un po’ stanco, ma durante un Grande Giro può capitare di star male un giorno e poi di andare meglio già il giorno dopo. Errori nelle volate dei giorni scorsi? Probabilmente li ho fatti io, negli ultimi chilometri delle varie tappe, facendo un po’ di confusione. Devo capire come muovermi meglio nel gruppo nel finale. Oggi il finale è tecnico e in questi casi è più facile muoversi. So di avere una squadra forte, che mi metterà nella giusta posizione, e spero di poter far bene”. ù
Così, invece, il colombiano Fernando Gaviria, che finora non è andato oltre due settimi posti: “Le gambe stanno bene – le sue parole – Vediamo come va oggi. Dobbiamo organizzarci un po’ meglio come squadra nel finale, ma abbiamo fiducia sul fatto di aver lavorato bene e che questo darà i suoi frutti. Il finale di oggi è difficile, con alcune curve. Dovremo stare molto attenti e speriamo di riuscire a trovarci nella posizione corretta nel momento decisivo”.
Come detto, Phil Bauhaus ha già messo in bacheca un terzo posto di tappa, ma il tedesco vorrebbe anche qualcosa in più: “La condizione sta migliorando, anche se non mi sento ancora al 100 per cento – le parole del tedesco prima del via da Riccione – Volata sicura? In queste corse non c’è mai niente di sicuro, ma credo proprio che sarà volata oggi. C’è vento, sì, ma non penso che causerà frazionamenti, soprattutto nel finale. La squadra è qui prima di tutto per gli obiettivi di classifica di Antonio Tiberi, ma io negli ultimi chilometri posso avere il sostegno di Andrea Pasqualon e Jasha Sütterlin. Combineremo le due cose, cercando di proteggere Antonio fino ai -3 dall’arrivo e io potrò sfruttare quel lavoro di posizionamento. Poi, andremo per la volata. Speriamo di fare bene”.
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