Greg Van Avermaet difende Remco Evenepoel. In un’intervista con Het Nieuwsblad, in cui ha parlato della sua preparazione al doppio appuntamento Tour-Tokyo e della partecipazione al Giro del Delfinato al via quest’oggi, il corridore della Ag2r Citroën ha parlato anche delle prestazioni al Giro d’Italia del giovane connazionale. L’ex CCC si è detto contento che il corridore della Deceuninck-QuickStep non abbia vinto il Giro al primo colpo, perché questo avrebbe aumentato ancor di più la pressione su di lui, già eccessiva alla viglia della Corsa Rosa, soprattutto considerato che veniva da un lungo stop causa infortunio.
“In ogni caso correre un grande giro non è male – ha spiegato – Penso che abbia imparato molto. Tuttavia, le aspettative erano troppo elevate già in partenza, credo che i media lo abbiano elogiato troppo e troppo in fretta. È il suo primo grande giro, tante cose erano nuove per lui. Non è facile performare per tre settimane e soddisfare tutte quelle aspettative, soprattutto quando vieni da un infortunio così grave. Ma direi che non è andato affatto male. La prima settimana l’ha passata molto bene e, cosa più importante, ha imparato molto. Non si tratta solo di pedalare forte, ci sono molti altri fattori che entrano in gioco. È una cosa buona che sia riuscito a correre un grande giro in questo modo. Se avesse già vinto il Giro, le aspettative sarebbero aumentate in maniera esponenziale e la pressione su di lui sarebbe aumentata enormemente, e a quell’età di certo non fai i salti di gioia per questo”.
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