Giro d’Italia 2020, Alberto Contador lancia Remco Evenepoel: “Sono sicuro può vincere già quest’anno”

Remco Evenepoel può vincere il Giro d’Italia 2020? Secondo Alberto Contador la risposta è già affermativa, facendo potenzialmente del talentino della Deceuninck – QuickStep il più giovane vincitore della Corsa Rosa della storia moderna, secondo solo a Fausto Coppi per una manciata di giorni. Per il belga sarebbe l’esordio assoluto in un grande giro, ma al suo primo anno da professionista, ad appena 19 anni, ha mostrato delle qualità impressionanti per la sua giovanissima età, tanto da aver ottenuto dei risultati di grandissimo prestigio, tra i quali spiccano la Clasica San Sebastian e l’oro nella crono degli Europei. In quel poco di 2020 che si è visto ha continuato su quella scia, conquistando entrambe le corse a tappe a cui ha partecipato, ottenendo inoltre anche tre successi parziali. Risultati che ne continuano la straordinarietà.

“Sono sicuro che può vincere il Giro già quest’anno – ha spiegato lo spagnolo a Sporza – Ne sono convinto. Lo step da compiere non è più così ampio. I suoi valori dimostrano che può già lottare per la vittoria, anche se bisognerà valutare giorno per giorno. 20 minuti non sono la stessa cosa che tre settimane ed è normale chiedersi se sarà ancora così forte durante la terza settimana”.

Per il Pistolero la scelta del prodigio belga di rinunciare alla Liegi – Bastogne – Liegi e di aver confermato la Corsa Rosa come grande giro d’esordio è quella giusta. “Non perché la maggior parte dei big sceglieranno il Tour quest’anno, visto che ci sarà comunque uno come Nibali al via – precisa – Ma perché il Giro è più una lotta diretta fra i pretendenti, invece al Tour serve una squadra forte in montagna e la Deceuninck ancora non ce l’ha”.

Una opinione pesante, che ovviamente aumenta anche la pressione sull’appena ventenne figlio d’arte (che ha già ampiamente superato le imprese del padre), ma che lo spagnolo ribadisce con fermezza: “Non ho mai visto in vita mia un talento come il suo”. Detto da uno degli unici due della storia a conquistare almeno due volte tutti i grandi giri, riferimento assoluto della sua generazione, non è certo qualcosa da poco…

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