Giro d’Italia 2019, Roglic: “Oggi giornata decisiva, ma c’è ancora sabato. Non è finita”.

Prima vera giornata di difficoltà per Primoz Roglic al Giro d’Italia 2019. Dopo aver ceduto 40 secondi domenica soprattutto per uno sfortunato incidente meccanico che lo ha costretto a concludere la tappa sulla bici di un compagno, perdendo così terreno in salita e in discesa, lo sloveno oggi per la prima volta è stato staccato dai rivali ad armi pari. Sulle dure rampe del Mortirolo l’ex Maglia Rosa non ha potuto seguire il primo affondo di Vincenzo Nibali (Bahrain-Merida), perdendo poi terreno anche quando Miguel Angel Lopez (Astana), ha accelerato per cercare di rientrare sul siciliano. Il capitano della Jumbo-Visma ha così proseguito del suo passo, venendo ripreso dai corridori che si erano staccati in precedenza, ricevendo così una grande mano da Bauke Mollema (Trek – Segafredo) e Simon Yates (Mitchelton-Scott), con i quali aveva chiaramente interessi in comune.

“Non ho molto da dire, semplicemente che era davvero dura – commenta al traguardo – Faceva molto freddo alla fine. Non sapevo cosa aspettarmi, ma oggi ho dato tutto, quindi devo essere soddisfatto del risultato ottenuto. Alla fine faceva freddo per tutti, nel complesso ovviamente una giornata molto dura”.

Sul traguardo ha così concluso con un ritardo di 1’22” da Nibali e da Richard Carapaz (Movistar), venendo così scavalcato dal siciliano in seconda posizione mentre la Maglia Rosa ha ora un vantaggio di 2’09” su di lui. “Vedremo se la maglia è ancora a portata – aggiunge – Ovviamente oggi era una giornata decisiva, ma c’è ancora sabato. Poi, in generale, al Giro ogni giorno può succedere qualcosa, quindi bisogna restare concentrati, poi vedremo come andrà. Comunque, sono in buona posizione, sono felice di come è andata sinora. Penso più agli aspetti positivi, abbiamo fatto una buona prova. Il Giro non è finito“.

Nella sconfitta odierna, è emersa nuovamente la debolezza della sua squadra, che lo ha lasciato completamente solo nelle fasi decisive. Soprattutto paragonato alle prestazioni dei compagni dei suoi due rivali maggiori, appare evidente il divario. “Loro hanno squadre molto forti, ma le cose stanno così, non possiamo farci niente – Anche noi dovevamo avere una squadra importante, ma le cose sono andate male, con la fortuna che ci ha messo lo zampino”.

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