Giro d’Italia 2018, Chaves entusiasta: “Un inizio fantastico per noi, ringrazio Simon”

Esteban Chaves torna a sorridere al Giro d’Italia 2018. Partito nella fuga dalla lunga distanza, il colombiano è stato il più forte del gruppetto degli attaccanti, gestendosi al meglio grazie anche al lavoro sporco di Jack Haig in precedenza. Nella salita finale ha dunque saputo sfruttare la maggiore freschezza, correndo con intelligenza e lasciando che fossero gli altri a piazzare le prime accelerazioni, fino a quando non ha deciso di cambiare ritmo in prima persona, involandosi verso il traguardo. A raggiungerlo, completando un eccezionale lavoro di squadra e la grande giornata della Mitchelton – Scott il co-capitano Simon Yates, con il quale è arrivato a braccetto, entrambi festeggianti sul traguardo, spartendosi la posta in palio: tappa al primo, maglia rosa al secondo.

“Che bella giornata – si rallegra dopo il traguardo, sfoderando il suo ormai quasi proverbiale sorriso – Ci son voluti tanti attacchi finché partisse la fuga e quando ho visto che c’erano Henao e De La Cruz ho provato a muovermi anche io. Con me c’era Haig che ha fatto un lavoro eccezionale. Abbiamo fatto bene con tutta la squadra. Sapevamo che se fosse partita una fuga numerosa dovevamo esserci”.

Il lavoro corale ha portato frutti straordinari alla compagine australiana che oltre alla tappa e la Maglia Rosa, si prende anche la Maglia Azzurra, permettendo inoltre al colombiano anche di risalire in terza posizione nella generale, guadagnando undici posizioni e risalendo a soli 26 secondi dal compagno, con il solo Tom Dumoulin nel mezzo. “Una giornata da ricordare per tutta la vita – si entusiasma Chaves – Non si vince sull’Etna tutti i giorni, né si prende la maglia rosa. Il Giro inizia in maniera fantastica per noi”.

In conclusione non manca un ringraziamento al compagno, che nel finale sembrava in grado di staccarlo, ma lo ha aspettato, tenendo un ritmo che Chaves, dopo il lungo sforzo avrebbe potuto seguire, lasciandolo così passare in vista del traguardo. “Devo davvero ringraziare Yates per quello che ha fatto”, chiosa dunque il piccolo scalatore sudamericano, che oggi davvero sembra rinato dopo un 2017 da dimenticare.

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