Europei Drôme-Ardèche 2025, Remco Evenepoel: “Tadej ha avuto un’altra giornata straordinaria, ha mostrato di nuovo perché è il più forte al mondo. Ho fatto del mio meglio, non ho rimpianti”

Come una settimana fa in Rwanda, Remco Evenepoel si deve accontentare della seconda posizione alle spalle di Tadej Pogačar anche agli Europei Drôme-Ardèche 2025. Il belga è uscito nuovamente sconfitto nel confronto diretto con lo sloveno, che lo ha staccato a 75 chilometri dalla conclusione ed è andato a prendersi il titolo continentale dopo quello mondiale, ma rispetto a domenica scorsa i rimpianti per questa nuova medaglia d’argento appaiono minori. Assieme ai compagni di nazionale, il 25enne ha infatti provato a mettere in difficoltà Pogačar e la sua Slovenia accendendo la corsa da lontano e attaccando anche in prima persona a una novantina di chilometri dal traguardo, ma il campione del mondo in carica si è rivelato ancora una volta più forte, come ammesso anche dallo stesso Evenepoel ai nostri microfoni dopo il traguardo.

Oggi sono stato battuto di forza da un corridore che era più forte – le parole del belga – Guardando i distacchi penso si veda che siamo abbastanza vicini, poi gli altri sono molto lontani. Tadej ha avuto un’altra giornata straordinaria, io stavo bene e ho provato a fare del mio meglio per batterlo, ma ha mostrato di nuovo perché è il più forte al mondo“.

Dopo essere stato staccato da Pogačar, Evenepoel si è ritrovato a inseguire assieme a Paul Seixas, Juan Ayuso e Christian Scaroni, ma ha ricevuto poca collaborazione da loro: “È stato frustrante perché se avessimo tutti collaborato per bene saremmo rientrati, ma alcuni avevano l’ordine di non collaborare e bisogna accettarlo, in quanto è una tattica di gara. Ma è un peccato, perché penso che in quel momento, in quattro, saremmo potuti rientrare, specialmente con il vento contrario che c’era. Sarei forse dovuto partire prima per staccarli, ma alla fine non ho rimpianti. Dopo la corsa è sempre facile parlare, ho fatto il meglio e alla fine è arrivato di nuovo un secondo posto”.

Il 25enne è soddisfatto soprattutto del fatto che il Belgio ha fatto la gara e non l’ha subita: “Abbiamo provato a fare la corsa dura, era quel che volevamo, abbiamo fatto tutti quel che avevamo pianificato. Non eravamo mai sulla difensiva, almeno finché Tadej non ha attaccato. Sono felice di quel che abbiamo fatto, tutti hanno collaborato bene e alla fine torniamo a casa con un altro argento. Che è una cosa buona, ma ovviamente non quello che volevamo. Ma dobbiamo accettarlo e guardare avanti“, ha concluso Evenepoel.

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