Sluitingsprijs Putte-Kappelen 2018, l’organizzazione rinuncia a far parte dell’UCI Europe Tour per diventare corsa nazionale

La Sluitingsprijs Putte-Kappelen 2018 non sarà una corsa dell’UCI Europe Tour. L’organizzazione ha deciso di rinunciare al proprio status di competizione registrata come 1.1 nel calendario ciclistico internazionale per ritornare al livello nazionale. Una decisione che ha permesso di salvare il suo svolgimento dal fallimento, annunciato nella scorsa stagione per problemi di salute di alcuni membri del comitato organizzativo. La direzione è stata quindi presa da Golazo, che ha spinto per il cambiamento nella formula della corsa. La classica belga, in programma martedì 16 ottobre, è l’ultimo appuntamento stagionale di un Paese da sempre molto affezionate alle competizioni da un giorno, e che terminava proprio a Kappelen il suo annuale rito ciclistico.

Uno dei membri di Golazo, Nick Van Den Bosch, ha spiegato l’idea alla base della scelta: “La formula competizione nazionale è più adatta allo spirito della corsa. Negli ultimi anni la gara è stata sul calendario internazionale come UCI Europe Tour 1.1, ma in un passato meno recente la Sluitingsprijs era sempre stata nazionale. Questo status porta molti vantaggi. Per esempio, le squadre non hanno un limite di sette corridori, e inoltre possiamo far partecipare corridori singoli e grandi atleti locali. Presto annunceremo i primi nomi”.

Un’altra novità legata a quest’edizione è lo spostamento della presentazione dei corridori, che torna all’Erbrandstraat a Putte-Kappelen: “Si adatta molto meglio alla storia della corsa. La presentazione inizierà alle 11:45, mentre alle 12:50 avverrà la partenza non ufficiale nell’Ertbrandstraat, dove è tradizionalmente posizionato il traguardo, al confine con i Paesi Bassi. Il gruppo dovrà percorrere dieci giri di 16,7 km“. L’anno scorso ci fu una doppietta olandese, con Avid de  Kleijn davanti a Coen Vermeltfoort. Bisogna risalire solo all’edizione precedente per l’ultima vittoria belga, con il successo di Roy Jans. Il nome più prestigioso nell’albo d’oro rimane quello di Eddy Merckx, nel 1967.

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