Fusione Jumbo-Soudal, Tudor Pro Cycling alla finestra per valutare decisioni riguardo la licenza WorldTour

Se la fusione tra Jumbo-Visma e Soudal-QuickStep dovesse liberare una licenza WorldTour, la Tudor Pro Cycling è pronta a valutarne l’acquisizione. Anche se evidentemente non è questa la strada immaginata da Fabian Cancellara e il suo staff per l’approdo nella massima categoria, l’opzione viene comunque lasciata aperta visto che si tratterebbe di una occasione importante per approdare nel grande ciclismo in maniera anticipata. D’altro canto questo è anche quello che potrebbe frenare un team che ha invece fatto della programmazione e della gradualità un punto centrale della sua evoluzione e forzare la mano non è necessariamente una buona idea.

“Naturalmente anche noi abbiamo ricevuto la notizia, ma la nostra pianificazione per il 2024 è quasi pronta spiega l’amministratore delegato Raphael Meyer a WielerFlits mostrando poco entusiasmo all’idea – Abbiamo già rafforzato la nostra squadra sia con i corridori che con il personale, per essere pronti a dare il meglio nella nuova stagione e oltre. È su questo che ci concentriamo al momento”.

Dopo aver acquisito la licenza della Swiss Racing Academy lo scorso anno, proseguendo la stagione nella categoria continental, il team elvetico quest’anno corre con licenza professional e ha iniziato un suo percorso importante con l’arrivo di alcuni nomi che hanno garantito qualche successo di peso, in particolare Arvid De Kleijn. Se nella lotta per la promozione nella massima categoria, iniziata quest’anno e che durerà sino a tutto il 2025, la squadra è ancora indietro, per il prossimo anno è stata fatta una compagna acquisti di peso grazie agli arrivi di uomini come Alberto Dainese , Marius Mayrhofer e Matteo Trentin, così come era stato ingaggiato il compianto Gino Mäder.

Uomini che potrebbero dare risultati anche nella massima categoria, quindi il team non esclude del tutto la possibilità di acquisire la licenza WorldTour che potrebbe rendersi disponibile (condizionale ovviamente ancora d’obbligo). Anche se verrebbe fatto alle proprie condizioni: “Il nostro obiettivo di crescere fino a diventare un top team sostenibile, che alla fine porta al WorldTour, rimane invariato. Siamo impegnati nel nostro piano a lungo termine per raggiungere questo status. Se la licenza dovesse essere disponibile, dovremmo discutere internamente se questo possibile passo sia coerente con i valori e la visione di Tudor, che prevedono una crescita organica e a lungo termine”.

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