Black Lives Matter, Eliot Jackson della MTB e un ex pro della strada raccontano il razzismo nel mondo del ciclismo

Eliot Jackson parla di razzismo nel mondo del ciclismo. Il professionista della MTB ha deciso di pubblicare un video sul proprio canale Instagram, ispirato dal movimento #BlackLivesMatter, nato dopo l’uccisione di George Floyd per mano di un poliziotto a Minneapolis. Già la scorsa settimana Jackson, insieme ad altri, aveva parlato di razzismo nel ciclismo, compreso quello su strada, come confermato dalle parole di Rahsaan Bahati, classe ’82 che ha corso nel primo decennio di questo millennio e ha rivelato a Velonews che il fenomeno del razzismo non era esclusiva americana, ma avveniva anche in Europa.

Nel suo video Eliot Jackson mette in risalto l’ipocrisia del mondo del ciclismo: “Nella comunità ciclistica è frustante perché tutti, brand e atleti, costruiscono questa immagine di una cultura inclusiva, ma non appena viene fuori qualcosa… diventa troppo difficile da gestire”.

Ancora più dure le parole di Bahati: “Sembrava di essere in una confraternita bianca. Mi sono allenato con corridori più grandi di me a cui non piacevo, uno per il colore della mia pelle e due perché andavo più forte di loro. Ero un ragazzino con un quarantenne bianco che mi diceva di fermarvi. Ma anche quando vai in Europa c’è la stesso livello di ignoranza e  razzismo”.

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