Biesse-Carrera, Francesco Galimberti costretto a chiudere la carriera dopo il grave incidente con una moto al Giro della Romagna di aprile
Francesco Galimberti costretto ad appendere la bici al chiodo a soli 23 anni. Il corridore della Biesse-Carrera ha annunciato il suo ritiro dall’attività con un post sul proprio profilo Instagram, mettendo così anticipatamente fine a quella che sarebbe potuta essere una promettente carriera visti i buoni risultati ottenuti nella categoria Under-23 negli scorsi anni, tra cui il successo nella classifica finale del Giro del Friuli Venezia Giulia 2023. Una decisione, questa, arrivata dopo mesi difficili, durante i quali l’ormai ex corridore brianzolo ha dovuto fare i conti con un grave infortunio riportato al Giro della Romagna dello scorso aprile.
Come aveva raccontato lo stesso Galimberti, l’incidente era stato causato da una moto-ripresa presente sulla sede stradale nelle ultime centinaia di metri, già all’interno della zona transennata. Il classe 2001, che faceva parte di un gruppetto che si stava giocando un buon piazzamento alle spalle dei primi, non era riuscito a evitare l’impatto con il mezzo, riportando una frattura scomposta del femore. Anche altri corridori erano finiti a terra nell’incidente, e tra questi lo spagnolo Mikel Iturria (Euskaltel-Euskadi), che, proprio come fatto dal 23enne brianzolo, negli scorsi giorni ha annunciato il ritiro per le conseguenze di quell’incidente e del conseguente infortunio.
“E bene sì, prima o poi anche le cose belle finiscono – scrive Galimberti nel post – Che dire. Ho sempre dato tutto me stesso, il 110% di quello che avevo ogni giorno per inseguire un sogno che purtroppo rimarrà tale per sempre. Ad un certo punto è stato così vicino da essere riuscito ad accarezzarlo con la pelle d’oca… poi però tutto è svanito in un attimo. Negli ultimi anni ho affrontato situazioni difficili, che hanno richiesto tante energie, fisiche e mentali, e soprattutto tempo, ma questa ne richiede ancora di più, troppo… ed è proprio per questo che sono costretto a dire basta“.
“Sono mesi che ci penso… non è affatto facile accettarlo. Posso solo ritenermi fortunato”, prosegue il classe 2001, che poi ringrazia tutti coloro che sono stati al suo fianco in questi anni in bici e augura al fratello gemello Lorenzo, anche lui corridore della Biesse-Carrera, di “raggiungere il suo, anzi, il nostro sogno e senza cui questa avventura non sarebbe nemmeno potuta cominciare. Si chiude un capitolo lungo più di 15 pagine, per aprirne uno nuovo, tutto da scrivere“.
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